Capitolo 4

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ATTENZIONE! in questo capitolo è contenuto uno spoiler, se non avete ancora visto Harry Potter e i doni della morte parte 2 e vorreste vederlo non leggete la parte indicata tra due asterischi!
Detto ciò Buona lettura!

Apro gli occhi rendendomi conto di essermi addormentata sulla scrivania. Mi stiracchio. Cazzo non ho studiato. E oggi ho pure la verifica di Tedesco. E ho anche la versione di latino. Sono fottuta. Dovevo pure andare a prendere Greta all'aeroporto. Colpa di Luca. Non doveva portarmi in spiaggia. Accendo il telefono. 8:00. Fantastico davvero. Scendo di corsa ma non trovo nulla se non Draco e un bigliettino. 'Siamo in viaggio torniamo tra due settimane'.
Tanto vale che vada a scuola. Sono in ritardo e non so nulla.
Mi siedo sul divano e accendo la TV. Guardo alcuni cartoni che guardavo da piccola. Tra una pubblicità e l'altra guardo il telefono: 3 chiamate perse da papà, 5 da mamma e 23 da Greta. Sono morta.
Compongono il numero di Greta e la chiamo.
"Ma si può sapere dove eri finita?"
"Scusa, puoi urlare più forte? In Cina non hanno sentito" le dico di rimando
"Cosa? Gio, sono incazzata con te come mai prima d'ora, non è il momento per scherzare"
"Stai calma, vieni da me?"
"Non sei a scuola?"
"Ti racconto dopo, vieni? Abbiamo una saga da riguardare"
"Arrivo"
"Faccio i pancake"
"Corrooo" e riaggancia.
Mi alzo dal divano e mi infilo in cucina. Prendo tutto quello che mi serve e mi metto all'opera.

"Allora come sono?"
Greta infila un boccone in bocca. Mi guarda e li sputa.
"Ma che cazzo, ma mi vuoi avvelenare per caso? Cosa sono sto cosi?"
"Ehi, ho detto che facevo i pancake, non che li facesse uno chef cinque stelle" ci guardiamo alcuni secondi. "Harry Potter?"
"I doni della morte?"
"Metti il film, cerco del cibo"
Vado in sala e metto il Dvd, prendo delle coperte e dei cuscini e quando arriva Greta con i pop Corn faccio partire il film.
"È la prima o la seconda parte?"
"La seconda, non ho preso i fazzoletti"
"Li ho io" detto ciò Greta tira fuori dalla borsa una scorta di fazzoletti che sarebbe tranquillamente durata per tutto il millennio.
"Grande, ora passa i pop corn"
*E così passiamo tutto il giorno a guardare Harry Potter piangendo per la morte di Piton e guardando gli altri film della saga*
"Grè, che ora è?"
La luce del telefono illumina la stanza
"Sono le otto e mezza, pizza?"
"Chiama tu"
Annuisce e compone il numero di Pizza Hut che ormai sappiamo a memoria
"Ciao Tom, si, le solite grazie, a dopo"
Sì, okay, mangiamo abbastanza pizza.
"Grè, vado un attimo in camera a cambiarmi"
Annuisce soltanto, concentrata a guardare instagram. Salgo in camera e mi svesto rimanendo in intimo. Cerco nell'armadio una tuta e quando la trova vado verso il bagno butto un occhio sull'enorme specchio appeso alla parete e mi blocco.
Continua ad avere lo stesso effetto. Lascio cadere la tuta sul parquet e le braccia le faccio andare lungo i fianchi.
Traccio con le dita i polsi e le braccia e tagli immaginari bruciano, come bruciavano allora. Passo le dita sulla spalla e scendo sul petto. Arrivo alla pancia. Ho ancora i segni, i segni di una fottutissima anoressia. Queste gambe non mi reggono più, non la reggono più il peso di tutto ciò, della mia corazza. Due lacrime mi rigano le guance, non so il motivo, solo troppi ricordi che feriscono più di lame affilate.
"Gio, non devi pensarci" mi consola Greta arrivando da dietro
"Lo so, è solo che" non finisco la frase che scoppio a piangere, come non facevo da molto.
"Vieni qui" spalanca le sue braccia e io mi ci fiondo dentro. Amo i suoi abbracci, sono l'amore in forma concreta, e penso non ci sia nulla di meglio per asciugare delle lacrime.
"Gio, basta ti prego" mi asciuga una lacrima "ora ti vesti e scendiamo visto che hanno suonato."
Vado in bagno e mi sciacquo il viso, infilo la tuta e scendo le scale.
"E voi chi diamine siete?" Urla Greta accigliata.
"Ragazzi? Ma che ci fate qui?"
"Oggi non c'eri e io e Matt abbiamo pensato di venire a trovarti e a portarti i marshmallow" Andrea sorride trionfante mostrandosi tre pacchetti di cibo in sacchetti.
"Li conosci? Quando sono partita parlavi solo con me e ora hai tre amici?"
A quel punto interviene Luca "solo due amici, io la odio"
"Esattamente, comunque entrate pure"
"Tooooom! Le pizze, grazie mille!" Greta paga e ci mettiamo tutti e cinque in salotto a mangiare e a scherzare.
"Gio, ti ricordi quando mi avevi fatto i pancake? Quelli 'buoni'" mia le virgolette con le dita e ridacchia
"Oddio, quelle con le crocchette di Draco" rido con lei ricordando il momento
"Cosa era successo?" Chiede Matt
"Mi aveva fatto dei pancake buonissimi, inutile dire che erano i migliori che avessi mai mangiato con lei" inizia Greta "quando ho finito di mangiare e le chiesi cosa ci aveva messo mi aveva risposto 'giura di non picchiarmi, avevo finito la farina e ho tritato le crocchette di Draco'" ride a crepa pelle
"Mi ha inseguito per tutto il quartiere con una racchetta da tennis in mano"
"Seriamente?" Ridono i ragazzi.
"È pazza lo so"
"Siamo pazze, bitch"

In tarda serata decidiamo di dormire tutti a casa mia tanto è venerdì sera e domattina non saremmo andati a scuola
"Film?" Domanda Greta
"A patto che scelgo io" urla Luca dal piano di sopra
"Quale vuoi?"
"Insidious 3"
Faccio partire il film e mi corico sul divano
"E noi?"
"Ci sono tre materassini matrimoniali, possibile che non possiate mettervi li?"
Uno sbuffo sonoro riempe la stanza ma li ignoro.
"Gio, levati" Luca, solo lui rompe così tanto
"No che non mi levo"
"Se non lo fai tu ti alzo io"
"No"
"L'hai voluto tu" mi prende di peso e mi fa sedere sul divano
"È enorme sto divano e tu decidi di metterti proprio qui?"
"Sei tenera quando ti incazzi"
"Ma vaffanculo"
"Almeno mi puoi abbracciare se hai paura"
"È un horror?" Chiedo spaventata
"Perché? Paura?"
"pff, ma chi io? Ma ti fai furbo?"
"Come vuoi"
"Ti odio"
"Anche io"

Occhi Di Un Cielo D'invernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora