Dopo una lunghissima giornata di scuola entro in casa e vado subito a letto. Preparo il borsone per danza e mi siedo sul mio amato davanzale.
Guardo fuori dalla finestra la bella Roma ma mi cade l'occhio sulla finestra di Luca. No, oddio che schifo. Su tutto quello che potevo vedere proprio questo?
Luca sta scopando appassionatamente la sua ragazza. Bleah.
"Gio, non riesco a passarti a prendere. baci Grè"
Oh fantastico. Devo pure andare in skate con una temperatura pari a quella del polo nord.
Alle due mi preparo e dopo poco esco di casa.
"Ciao bellezza" mi saluta con un sorriso sghembo Luca. No ma certo, ma esci pure quando esco anche io. Seguimi pure.
"Levati" dico freddamente.
"Ti porto?" Continua aprendo la portiera del passeggero.
"Cosa non hai capito di 'levati'?" Rispondo sarcasticamente.
"Zitta e sali"
Beh dopo tutto non sarebbe male avere un passaggio. Non ho tempo di fare un passo che Luca mi prende in braccio e mi fa sedere sulla sua macchina.
"C'era il caso?" Gli chiedo sbuffando quando anche lui entra in macchina.
"Direi di si" dice avvicinandosi per darmi un bacio sulla guancia, ma io mi giro di scatto e le sue labbra si poggiano sulle mie in un bacio casto.
Cristo altro che farfalle nello stomaco.
Arrossisco immediatamente.
"Accademia?" Mi chiede disinvolto. "Ehm s-si grazie" dico cercando di regolarizzare il respiro.
Arriviamo dopo pochissimo tempo e io inizio a salire le scale con Luca dietro di me. Ad un certo punto mi cedono le gambe e io cado sulle ginocchia. Un male atroce si impossessa del mio ginocchio.
Luca mi solleva immediatamente e mi rimette in piedi.
Gemo dal dolore quando faccio un passo.
"Ce la fai piccola?" Sembra preoccupato..
"S-si"
Faccio un altro passo e una lacrima mi riga il volto.
"Non non ci riesci. Ti porto al pronto soccorso"."Signorina Ferrari?" Mi chiama il dottore dopo due ore in questa sudicia sala d'attesa.
Mi alzo in piedi e camminando molto lentamente entro nel suo studio.
"Mi spiace informarla che ha avuto un cedimento dell'osso del ginocchio. Lei fa sport?"
"Si, danza classica"
"Ecco. Deve smettere nell'immediato o rischia di non riuscire più a camminare"
Gli occhi mi si velano di lacrime.
Luca posa la sua mano sulla mia.
"Per il momento stia a completo riposo per almeno tre giorni dopodiché dovrebbe tornare a camminare normalmente."
"Okay, grazie dottore" gli stringo la mano e esco dal pronto soccorso. Luca mi prende nuovamente in braccio e io non oppongo nessuna resistenza. Mi sistema in macchina e io volgo lo sguardo al finestrino.
Alcune lacrime mi rigano il volto. Il mio fottuto sogno si è appena frantumato. Vaffanculo.
Mi posa sotto casa e mi fa uscire.
Alla vista dei miei occhi rossi mi stringe tra le sue forti braccia.
Insipiro il suo buonissimo profumo e scoppio in un pianto liberatorio.
"Mi dispiace bimba" mi posa un bacio sui capelli.
Rimaniamo così per un periodo indefinito di tempo.
"Ci sono i tuoi?"
"Si"
"Allora ti porto fino su e vado"
Mi porta fino in casa mia e io suono il campanello.
Mi apre mia mamma che mette subito su una faccia preoccupata. Mi siedo sul divano e inizio a raccontarle tutto.
"Luca, puoi lasciarci sole per un attimo?" Gli chiedo sorridendo.
"Certo piccola" e va in cucina.
"Oh salve.. I-io mi scusi.. N-non pensavo ci fosse qualcuno" comincia a balbettare Luca dalla cucina.
Guardo interrogativamente mia madre. "C'era papà di là" mi dice sorridendo.
Ridacchiò leggermente ma torno seria quando mi ricordo il motivo per cui sono qui.
"Ho una micro frattura al ginocchio. Devo averla già presa da un po' ma non me ne sono mai accorta. Mi hanno detto di smettere assolutamente danza o potrei perdere l'uso delle gambe" dico mentre copiose lacrime tornano a rigarmi il viso."
"Oh tesoro" mi abbraccia con gli occhi lucidi. Sa quanto amassi la danza. "Ora riposati. Sei distrutta. Annuisco e mi alzo ma una fitta al ginocchio mi fa tornare con il sedere sul divano. "Facciamo che ti chiamo Luca" sorrido e le sussurro un flebile 'grazie'.
L'alta figura di Luca fa capolino dalla cucina. "Salta su bimba" salgo a cavalluccio su di lui che mi porta fino nella mia camera.
"Bene, io vado. Passo a salutarti domani. Ciao bimba" e così dicendo mi schiocca un bacio sulla fronte e uno sul mio fottutissimo angolo della bocca. Oh Luca cosa mi fai.Mi sveglio il mattino seguente verso le cinque Quindi decido di affacciarmi alla finestra e mi godo in tutta tranquillità l'alba, in qualche modo mi fa pensare a lui. Sarà che la prima volta che l'ho vista è stato con lui, oppure perché me lo ricorda in qualche modo. Mi ricorda il suo essere così lunatico, proprio come il cielo alla nascita del sole. Cambia di mille sfumature in poco tempo.
Credo di provare una cosa mai provata prima.
Si, parlo di luca. Penso di provare qualcosa per lui.
Ha un qualcosa che sa il fatto suo. Forse sono i suoi occhi grigi che ho amato dal primo momento che li ho visti. La sua presenza mi fa stare in paradiso e la sua assenza mi lacera dentro. Sento come se qualcuno mi avesse scavato dentro. Quando le sue mani mi sfiorano la mia pelle si copre di brividi. Quando mi bacia sento una voragine nello stomaco, come se avessi la tempesta dentro. Cazzo le sue labbra. Il suo sorriso. La sua risata. Cristo. Ho i brividi solo al pensiero. Non ho mai provato nulla di simile. Certo, cotte si, ma mai così forti come questa. E quei suoi nomignoli. Mi fa arrossire con le sue battute perverse e con i suoi complimenti. Il suo profumo è droga per me. E forse sto impazzendo, ma se per amare devo diventare pazza allora aprite le porte del miglior manicomio perché non ho nessuna intenzione di smettere.
Wow. Non avrei mai pensato di provare una cosa del genere né tanto meno di dirlo ad alta voce eppure è così. Esatto. È così. Sono innamorata di Luca.
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Occhi Di Un Cielo D'inverno
RomanceGiorgia è una ragazza all'apparenza come tante. Occhi di un azzurro simile al ghiaccio e capelli castani, è figlia dei più ricchi imprenditori di Roma e di una giornalista. È una ragazza molto semplice, acqua e sapone con la passione per la danza cl...