6. Un nuovo risveglio

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Nella foto: Lamia.

Quando dicevo che avrei fatto di tutto pur di abbandonare l'orfanotrofio non credevo che mi sarei ritrovata a dover affrontare un branco di demoni infernali e non pensavo avrei dovuto gestire una situazione ben peggiore di quella che mi toccava subire tutti i giorni... bisogna stare attenti a ciò che si desidera.

E' l'alba, o almeno questo è quello che mi ha detto Roth dopo avermi svegliato con un secchio di acqua gelida in pieno viso. Sono ancora scossa per tutto ciò che mi sta capitando e credo di aver chiuso occhio sì e no per un paio d'ore.

"Lucifero ti aspetta nella Sala Grande, vedi di sbrigarti. Indossa questi." Mi ordina gettandomi addosso una semplice maglietta e dei pantaloni non troppo lunghi.

"Qualcuno si è alzato di malumore." Borbotto inviandogli un'occhiata di fuoco. "Esistono modi più carini per svegliare una ragazza, sai?"

"Zitta mocciosa e non perdere tempo, ti aspetto qua fuori." Replica prima di chiudersi la porta alle spalle.

Che razza di lunatico. Alzo gli occhi al cielo e mi preparo in fretta. Chissà a cosa vorrà sottopormi il Re degli Inferi... ho paura, davvero molta paura. Esco dalla camera e seguo Roth per la strada che ormai inizia a diventare familiare. Ogni passo che faccio diminuisce la distanza tra me e Lucifero e aumenta il numero di battiti che si ripetono nel mio torace.

"Paura, ragazzina?" Roth mi rivolge una breve occhiata prima di tornare a concentrarsi sulla strada di fronte a sé.

"Non troppa." Mento mordendomi il labbro. La verità è che me la sto facendo sotto.

Facciamo il nostro ingresso nella Sala Grande e la scena che mi si para di fronte mi lascia a bocca aperta: Lucifero sta sistemando delle catene molto spesse, mentre altri servitori portano in fila indiana il materiale che servirà per il rito: un libro, delle garze, una pomata e uno strano aggeggio di ferro. Mi prendo un po' di tempo per osservare la sala che mi circonda. A parte il tavolo non sono presenti altri oggetti di rilevante importanza. Il pavimento è lucido e di un'intensa tonalità di nero, mentre la parete infondo è coperta da due enormi tende di seta rossa.

"Buongiorno, bambina. Prego, avvicinati." Dice a gran voce il Re degli Inferi con una strana euforia negli occhi. Tutto ciò non fa che rendermi ancora più nervosa.

"Buongiorno." Mormoro con un filo di voce, avanzando con cautela.

"Allora, sei pronta?" Domanda con un ghigno maligno sul volto. Non posso fare a meno di rimanere nuovamente incantata di fronte al suo fascino mozzafiato.

"Lo sarei se sapessi a cosa sto andando incontro."

"Fidati, è meglio che tu lo scopra successivamente. E' il tuo biglietto d'accesso per questo mondo e, che tu lo voglia o no, sei destinata ad averlo."

Annuisco poco convinta. "Cosa devo fare?"

Il suo sorriso si allarga. "Inginocchiati qui. Ti legheremo con queste catene, serviranno a tenerti ferma."

Procediamo secondo le sue parole e mi lascio incatenare senza opporre resistenza. Prima lo facciamo, prima terminerà questa lenta agonia. "Lasciateci soli ora, ho bisogno di concentrazione. Roth, tu mettiti al suo fianco e resta pronto a tenerla ferma se dovesse ribellarsi."

Perché mai dovrei ribellarmi? Ormai ho accettato di fare questa pazzia.

Lucifero si abbassa fino a ritrovarsi di fronte ai miei occhi, poi inizia a sfogliare un libro all'apparenza molto antico.

"Questo è il Libro della Sapienza, servirà a invocare il tuo sangue demoniaco." Lo spalanca con un gesto deciso e una forte luce illumina tutta la stanza, proveniente dal libro stesso. Non ho mai visto una cosa del genere.

Il Segreto Dei Tuoi OcchiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora