Lo squadrone andò avanti, mentre io aspettavo, vidi una mano gigante scendere lungo la facciata dell'edificio accanto allo squadrone, tutti i militari iniziarono a sparare sulla mano, ma senza fare nulla, la mano arrivò su degli sventurati soldati uccidendoli, poi un movimento fulmineo uccise pure i restanti militari, io mi nascosi in un buco tra dei pezzi del palazzo accanto a me, il robot sfondò il palazzo con facilità, raggiungendo la strada principale in cui aveva ucciso i militari, avevo lasciato la bici dietro l'albero, mentre il robot si avvicinava camminando diede un calcio all'albero, che trascinò la bici avanti, mettendoci il piede di sopra e distruggendola, io quando sentii il crash della mia bicicletta dissi tra me e me a bassa voce:
- No...
Quando il robot fu ormai lontano tirai uno dopo l'altro mitra fuori dal buco ed uscii, la bici era diventata una frittella di acciaio, così mi misi a correre senza fare troppo rumore, arrivai all'incrocio del tabacchino, il vetro della porta era sfondato, così entrai, c'erano tutti, che dietro il bancone stavano prendendo i soldi dalla cassa, io passai a prendere l'equipaggiamento per una cosiddetta "apocalisse", quando sulla televisione che aveva lo schermo oscurato spuntò un TG speciale, quando vidi il conduttore sporco di polvere, e lo studio mezzo crollato, pensai che anche avesse sentito il terremoto devastante che c'era stato a Torino, ma quando spuntò a lato una foto di un robot gigante che distruggeva un palazzo decisi di chiamare gli altri, dicendo:
- Ragazzi... alzate il volume...
Saré così fece, alzò il volume, e le parole dette dal conduttore furono scioccanti:
- Questa mattina un attacco devastante da non si sa chi, ha ucciso milioni di persone in tutto il mondo, sembra che ci abbiano circondati, ci sono meteoriti di ferro che tutt'ora cadono sulla Terra, l'Italia è stata colpita in quattro punti, esattamente le città più importanti, Torino, Roma, Napoli e Palermo - Partì un video in cui dei carrarmati sparavano ad un robot senza esito -l'esercito sta facendo di tutto per contrastare questi robot giganti che sembra abbiano l'obbiettivo di sterminare più persone possibili.
Un terremoto investì Torino, e dalle crepe del tetto cadde polvere come un fiume arido, poi finì, e nel TG entrò in scena un signore che disse all'orecchio al conduttore qualcosa, il conduttore si mise una mano sulla testa e disse:
- Mi comunicano ora che un meteorite ha appena investito Milano, ed adesso un Titano di 90 metri sta sventrando i palazzi, sì, li chiamano Titani, mostri alti più di cinquanta metri, fatti prevalentemente di materiale indistruttibile. Tutto il mondo è nella nostra situazione di allerta, vi preghiamo di raggiungere le zone sicure che stanno creando i militari, la croce rossa e la protezione civile, lì avrete un primo soccorso. Se non sapete dove si trovi chiedete ai militari in giro per le città.
Poi il conduttore si alzò, la telecamera si abbassò inquadrando dei piedi e si sentì:
- Stacca, Stacca!
Poi un rumore di crollo fu l'ultima cosa che si sentì prima dello spegnimento della telecamera ed il ritorno allo schermo nero. Io mi girai sconvolto e dissi:
- Mio Dio, dobbiamo raggiungere al più presto la zona sicura... Maoro annuì, mentre delle persone correvano fuori, io uscii, e vidi il robot inseguirle, l'uncino nella mano sinistra si allungò enormemente, e lui con un colpo secco uccise tutte le persone, poi un carro armato molto strano e bizzarro spuntò da una stradina, il robot lo individuò e si avvicinò, il carro armato intanto sparò un colpo che si mise tra due falangi della mano destra del robot, poi prima che il robot potesse scagliare il suo uncino sul carro armato il colpo esplose sganciando una falange dell'indice e facendola cadere a terra, il robot così fece un ruggito metallico devastante e con il gancio colpì il carro armato di lato, questo iniziò a rotolare distruggendo tutto quello che incontrava, stava arrivando sul tabacchino, ed io corsi dentro gridando:
- A terra!
Tutti si buttarono a terra, mentre l'impatto distrusse il muro laterale, un polverone ricoprì tutto, e noi rimanemmo a terra aspettando, il robot si allontanò senza fare nient'altro, noi ci alzammo uno dopo l'altro, nessuno si era ferito. Il boccaporto del carro armato era verso di me, quindi lo aprii, e vidi un uomo sdraiato che cercava di gamba togliere la gamba che era incastrata tra sedile e la parete deformata, io con voce rauca di paura dissi:
- Vuole una mano?
Lui si lasciò cadere sul sedile e disse passandoci delle palle di cannone:
- No, no, prendete queste, mettetele dentro il dito e sparateci sopra, basterà che porterete una scheggia di quel materiale alla zona sicura, lo analizzeranno e troveranno qualcosa per scalfirlo, facemmo una catena umana, mettemmo 3 palle di cannone nel dito, dove c'erano fili elettrici e liquido che perdeva, distribuii i fucili a tutti, e mi misi fuori, mentre il resto dei ragazzi cercavano di aiutare l'uomo nel carro armato. Puntai la palla di cannone, mi misi dietro un muro mezzo crollato del palazzo di fronte e sparai, dovetti sparare una decina di proiettili prima che esplodesse scagliando scheggie ovunque, quando finì l'esplosione vidi il muro totalmente nero carbonizzato, e delle scheggie conficcate dentro, ne toccai una bruciandomi, allora tornai dentro, c'erano i ragazzi che guardavano dentro il carro armato da dove il militare era uscito tagliandosi la gamba, tutti iniziarono a prendere le tende per fasciargli al ferita, Rubber si tolse la cintura per legarla alla gamba del militare, egli frenava il grido straziante, mentre tutti lo aiutavano. Guardai giù, e vidi una scheggia di quel materiale, mi strappai la manica, la avvolsi alla mano e presi quella scheggia, anche attraverso la stoffa si sentiva il calore intenso, così lo gettai in un piccolo baule di ferro che c'era vicino all'entrata, mentre mi alzavo vidi gli occhiali da sole sulla macchina che li mostrava dentro un vetro. con il calcio del fucile ruppi il vetro, e mi presi il paio di occhiali più bello, poi sentii come se qualcuno stesse correndo, mi affacciai e vidi una ragazza, non so come la riconobbi, era la cugina di Milano di Maoro, Giuly! La chiamai, lei si fermò e mi guardò, io dissi:
- Giuly, siamo qui tutti, lei stropicciando gli occhi disse:
- Paul, ehy non ti avevo riconosciuto!
E corse verso di me, entrò dentro ed abbracciò tutti uno ad uno, vidi che non aveva armi, quindi le diedi il mitra, e mi tenni in mano la katana, poi si riaccese la televisione, e quello che sentimmo fu scioccante.
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The New Age, L'era Dei Titani
Ciencia FicciónMolto prima della vita sulla Terra un'altra civiltà intelligente lontano nello spazio, inventava i primi settori della scienza: Biologia e Robotica, poco dopo una disastrosa fine di quel mondo costrinze gli abitanti a disseminare in 2 pianeti divers...