Era appena nato un modo per porre fine a quella catastrofe. Bisognava trovare il modo di scalfire le corazze con armi fa fuoco o razzi, in questo modo le perdite umane sarebbero minime. Finché ci sarei stato io dentro questo robot, avrei cercato di abbatterlo anche a costo della vita. Non ricordavo nemmeno cosa avevo messo dentro lo zaino da sopravvivenza che avevo preso di fretta... Staccai un braccio dal cingolo che aveva un pistone idraulico in cima, e lo abbassai facendo scorrere la bretella, l'unica infilata al braccio, fino alla mano, dove la afferrai. Il mio corpo scivolò pian piano giù dal cingolo, così puntellai i piedi contro la parete della caviglia sperando che non cedano, e rimasi fermo. Addirittura potevo anche usare entrambe le mani, tenevo lo zaino con una mano, mentre con l'altra frugavo dentro tirando fuori ogni tanto oggetti che al tatto sembravano utili: Un walkie talkie, un bastone di metallo retratile, uno scalpello, un piccolo lancia-fuochi... Era perfetto, il lancia-fuochi: due canne, due grilletti con sicura e i fuochi artificiali si potevano ricaricare e cambiare. Lo tirai fuori, ma restai stupefatto da una cosa che non ricordavo: un sacchettino di fuochi artificiali per ricaricare il lanciatore. Preparai il lancia-fuochi, tolsi la sicura e lo puntai verso l'alto, il ginocchio era formato da ingranaggi vari con un pistone idraulico che scendeva fino al piede. Il mio obbiettivo era quello di colpire un piccola apertura sopra il pistone idraulico, un piccolo foro nell'articolazione del ginocchio che confinava con il serbatoio di liquido criogenico per il raffreddamento dei componenti. Cercai di puntare esattamente quel piccolo buco a una quindicina di metri da me. Caricai il grilletto freddo verso dietro, e mollai, dalla canna uscì un lampo di luce rossa, e il fuoco colpì la parete esterna del ginocchio, e dopo un po' di rimbalzi esplose come una granata scagliando scintille rosse ovunque. Il fracasso incanalatasi per la gamba mi fece dolorare le orecchie, e non ci sentii per dei secondi. A quel punto il piede del robot sbatté contro il suolo, facendomi scivolare di pochi centimetri giù per il cingolo, mentre le gambe rimasero incollate alla parete. Alzai la testa e vidi il pistone idraulico scendere a tutta velocità verso di me, e per non essere investito da questa bestia inferocita, mi lasciai cadere, e con il lancia-fuochi, sparai il colpo della seconda canna verso l'alto, questo colpì esattamente il buco che cercavo di colpire prima, rimanendo là dentro. Intanto io cadevo nella ruote dentate in movimento; arrivai con la schiena su un ruota dentata dentata che girava, l'altezza non era molta, quindi non mi feci tanto male, e mi rialzai subito, cercando di camminare sopra le dentature per scappare, ma questa era più veloce di me, ed infine il colpo di grazia: mi si incastrò il piede tra due dentature e mi slogai la caviglia, andavo dritto verso il punto dove le due macine si incontrano e schiacciano tutto. Cercai di togliere il piede dalle due dentature che mi avevano intrappolato il piede, ma non c'era nulla da fare... Ero destinato a una morte orribile. Poi sentii il boato dello scoppio nel ginocchio, l'aria si fece gelida, poi un sacco di liquido criogenico cadde giù dal ginocchio sulle ruote dentate, schizzando come una cascata, tante gocce mi arrivarono addosso congelandomi la pelle e tutto ciò che c'era sotto. Il dolore mi buttò a terra, respirando velocemente. Lo zaino mi cadde accanto, e il sacchetto di esplosivi cadde giù dalle ruote, finendo nel punto di unione, esplodendo. L'esplosione, avvenuta sotto le ruote, le scaraventò contro la parete del tallone, facendolo sfondare. Il mio piede in quel momento uscì fuori dall'incastro... Avevo la faccia poggiata sulla terra nuda, mi alzai sulle braccia, e vidi il robot a terra con la gamba destra mozzata fino al ginocchio. Era poggiato come me, sulle mani e con le gambe piegate che poggiavano le ginocchia. Vidi la jeep dei miei amici sfrecciare via lungo la strada, lasciandomi inesorabilmente al mio triste destino con un killer extraterrestre. Mi alzai sulle gambe, e mi accorsi subito di avere qualcosa che mi dolorava al piede. Abbassai la testa e guardai, una scheggia era ficcata sul lato esterno del piede, ed il sangue usciva dalla ferita macchiando la terra. Mi chinai e tolsi la sceggia con un colpo secco. Guardai il robot, che si alzò su una gamba, e guardò i miei amici. Dopo di che fece un balzo in avanti, poi un altro ancora, ed un altro cadento a terra di nuovo su quattro zampe. Allora capii che non li avrebbe abbandonati come obbiettivo facilmente. Dovevo farmi inseguire io, era l'unico modo per salvarli. Vidi il mio zaino a qualche metro da me, camminai zoppicando fino a prenderlo, poi presi una scatoletta del pronto soccorso, e mi sedetti su un pezzo di corazza della caviglia. Levai la scarpa e la calza, vidi un taglio di circa cinque centimetri che passava sotto il mignolo e anulare del piede. Presi una garza e del cotone per fasciarmi il piede, e mentre mi medicavo pensavo a cosa fare dopo. Neanche io sapevo come avevo fatto a combinare in quel modo il gigante, ma un'unica convinzione rimane luminosa nel mio cervello: non smettere adesso, e finire quel bastardo. Mi alzai, e impugnai il lancia-fuochi, il suo sguardo scrutava il suolo in cerca della gamba persa, in questo momento sembra indifeso, ma so che se vedesse un umano non ci penserebbe due volte prima di schiacciarlo. È l'ora di fargli capire che non ho paura di lui, e cosa meglio di un corpo a corpo con un titano di 80 metri? Alzai il braccio con il lancia-fuochi al cielo, e sparai un colpo indirizzato ve il blu dipinto di blu, che per pochi secondi diventò rosso fuoco. Il gigante si girò verso di me, e si alzò sull'unico piede rimastogli. A questo punto cominciò una corsa devastando tutto ciò incontrato sulla strada, verso di me. Intanto la jeep con i miei amici ne approfittò, e corse via.

STAI LEGGENDO
The New Age, L'era Dei Titani
Ciencia FicciónMolto prima della vita sulla Terra un'altra civiltà intelligente lontano nello spazio, inventava i primi settori della scienza: Biologia e Robotica, poco dopo una disastrosa fine di quel mondo costrinze gli abitanti a disseminare in 2 pianeti divers...