~15~ Mia sorella è figlia unica

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Francesca si calmò istantaneamente, alzò la testa e guardò fisso in quelle iridi brumose.

-Ivan ti avrebbe detestato- esclamò.

Tommaso rise e si alzò in piedi. Cercò la scrivania con l'aiuto della mano destra e vi si sedette sopra.

-Ah davvero? E per quale motivo?- chiese incrociando le braccia al petto.

-Perché sei un figlio di papà. Lui detestava i ragazzi ricchi e viziati-

Tommaso inarcò un sopracciglio palesemente confuso da quella affermazione.

-Non capisco perché tu mi stia dicendo questa stupidaggine. Stavi piangendo fino a un secondo fa e ora te ne esci con questa sparata- osservò piccato.

-Stavamo parlando di Ivan e vi ho immaginati vicini. Non sareste mai stati amici- sentenziò Francesca, soffiandosi il naso ancora umido di muco.

-Non puoi saperlo. E tu invece cosa ne pensavi dei figli di papà, prima di conoscermi?-

Un'espressione divertita illuminò il viso di Tommaso.

-Anche io detesto i figli di papà-

-Quindi ti ho fatto cambiare idea?- chiese lui ingenuamente.

Francesca si coprì il viso con entrambe le mani per trattenere una risata.

-Non ho cambiato idea, non so se hai sentito, ma ho usato il verbo al presente. Ho confermato che i figli di papà sono dei viziati presuntuosi- lo provocò.

-Non sono un imbecille viziato, signorina! Ho lavorato duramente per raggiungere i miei obiettivi. Mio padre mi ha sostenuto economicamente, ma io sono andato contro la sua volontà e gli ho disobbedito. Non sono un burattino. Tutto ciò che ho conquistato, l'ho ottenuto solo grazie alla mia determinazione e non tramite raccomandazioni-

Francesca raddrizzò la schiena e tese le orecchie incuriosita.

-Perché cosa voleva facessi tuo padre?-

-Lasciamo perdere- disse scrollando le spalle.

-Ho bisogno di chiederti una cosa- proseguì Francesca, ignorando l'improvvisa chiusura di Tommaso -Mia madre è preoccupata per mia sorella. Dice che viene spesso a Milano ultimamente e credo si stia frequentando con Andrea, il socio di Leonardo. Puoi dirmi qualcosa su di lui? Lo conosci, immagino-

Tommaso si irrigidì appena sentì pronunciare il nome di Andrea. Francesca lo vide chiaramente innervosirsi. Le sue rughe rappresentavano un inconfondibile segnale di disagio.
Com'era prevedibile, frugò nella tasca dei pantaloni ed estrasse un pacchetto di Camel. Si accese una sigaretta con estrema abilità e naturalezza.

-Cosa vuoi sapere?- chiese aspirando una gran quantità di fumo

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-Cosa vuoi sapere?- chiese aspirando una gran quantità di fumo.

-Che tipo è?-

-Un pezzo di merda- rispose secco.

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