~21~ Ricatto d'amore

6K 394 163
                                    

Leonardo fece roteare il bicchiere e si concentrò sulla degustazione.
Aveva lo sguardo perso nel rosso granato del vino, quasi come se al suo interno potesse trovare risposte che cercava da tempo. Ne inspirò il profumo chiudendo gli occhi, prima di berne un sorso e assaporarlo lentamente.
Francesca vide il suo pomo d'Adamo andare su e giù mentre deglutiva, e attese di incrociare nuovamente il suo sguardo. Moriva dalla voglia di chiedergli cosa ci facesse in quel locale, decisamente fuori dai suoi standard. Era certa fosse venuto a cercarla.

-È bello rivederti, Franci- la precedette lui.

Chris lanciò un'occhiataccia verso Leonardo, ma rimase a debita distanza per rispetto di Francesca.

-So che non sei giunto fin qui casualmente. Come mi hai trovata?- chiese lei con malcelata aggressività.

-Non credo sia così difficile trovare una persona di cui conosci nome, indirizzo e numero di telefono- ribattè lui con aria di superiorità.

Francesca lo guardò bere un altro sorso di vino e sentì il cuore iniziare a martellarle nel petto. La presenza di Leonardo la stava innervosendo.

-Mi hai seguita?-

-No, non sono un pazzo e non ho tempo da perdere dietro ai capricci degli altri. Semplicemente mia madre ha telefonato a casa tua, dato che non rispondevi alle sue chiamate, e tua madre le ha rivelato che stavi ancora a Milano. È bastato insistere poco perché facesse anche il nome del locale in cui lavori. E così eccomi qui- disse con un mezzo sorriso.

I suoi occhi freddi come il ghiaccio sembravano studiarla e attraversarle la pelle. Leonardo la metteva sempre a disagio senza bisogno di fare nulla in particolare.

-È il tuo fidanzato?- domandò Stoppa, inopportuno come sempre

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

-È il tuo fidanzato?- domandò Stoppa, inopportuno come sempre.

Christian corse in suo aiuto non appena udì la voce di Stoppa e con una scusa lo trascinò via.

-Richy, vieni con me. Devo farti assaggiare questo nuovo whisky- 

Francesca gliene fu infinitamente grata e riportò subito l'attenzione sul suo interlocutore.

-Questo locale è frequentato da tipi interessanti- osservò Leonardo ironico.

-La cosa non ti riguarda. Piuttosto vieni al punto e dimmi cosa vuoi da me-

Leonardo sospirò accarezzando distrattamente lo stelo del calice.

-Non ti fa bene lavorare a contatto con il pubblico, sei così diversa da come ti ricordavo. Ti trovo indurita. Rilassati... Siediti accanto a me e ti dirò tutto-

Il tono piatto con cui si rivolgeva a lei, la agitò ancora di più.
Francesca non rispose. Aggirò il bancone e si sedette accanto a lui.

-Prego. Parli pure, signor Ferrari- lo schernì, chinando il capo in un teatrale segno di rispetto.

GuardamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora