11. Your Lips,So Kissable

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Per chi volesse scrivermi o semplicemente seguirmi, su twitter mi chiamo 'GretaMyLuvs'. un bacio xx

Louis rimase lì dentro casa del ragazzo più piccolo per un'altra oretta scarsa, donando la porzione di pizza di Harry all'affamato Niall.

Chiacchierarono per un po', giusto per affievolire il clima e rilassarsi, beandosi delle onde del mare serale.
Poi Louis, stanco di aspettare, abbastanza carico e convinto di ciò che avrebbe voluto fare, come una molla, fece uscire un "Scusa, ma Harry e Ben dove si incontravano sta sera?" Dalla bocca, e ricevendo una risposta immediata da Niall, che non sembrò capire affatto gli intenti del moro: "Mi sembra.. in quel ristorante pieno di fiori...in Abbey Road. Dovrebbe chiamarsi 'The Garden'. Sì, proprio così!"
"Okay Niall,grazie mille amico! Scusami, ma ora ho intenzione di andarmi a prendere ciò che è mio ora. Grazie della compagnia, sempre fantastico. A dopo Nialler."
Gli lasciò un veloce abbraccio sulla pelle, per poi seguitare a prendere casco, chiavi e telefono e uscire da quella sottospecie di casa.
Di nuovo un vagone di pensieri si infranse tra le pareti del suo cervello, frantumandosi e andando a creare confusione nel suo cervello.
Continuò a tenere le due sfere ghiacciate aperte di fronte a sé, in direzione della sua moto. Proprio su questa, Harry e Louis ebbero un piccolo dibattito. Si ricordò delle parole del più piccolo, di come volesse averla vinta e di come dopo erano finiti abbracciati fare un giro su quella moto.

Sta di fatto che abbracciò anche lui quella moto mettendocisi seduto e con due movimenti della mano fece sprigionare il motore in un ruggito. Prese velocità e lentamente i piedi si separarono dal suolo, andandosi a rifugiare nella moto. Abbassò la visiera e si sprigionò completamente al tempo, alla velocità e al pericolo.
Aveva appena imboccato l'ennesima strada, quando un dolce negozio di fiori apparve davanti a lui. Sopra una vetrina soffocata dai fiori, l'insegna "Here comes the Sun" spiccava luminosa tra le ore tarde della sera. "Fa che non sia chiusa,ti prego." pensò Louis, con una bozza di idea nella testa. Parcheggiò la moto davanti al luogo in questione e scese, parandosi poi davanti alla vetrina. un cartello con scritto 'Aperto' si adagiava stanco sul vetro freddo, appannato dalle goccioline.
Da quest'ultimo filtrava una fioca luce, che illuminò pigramente i fiori in esposizione all'interno del negozio.
Un anziana signora sedeva su una sedia di legno posta dietro al bancone, mentre con cura preparava un dolce mazzo di papaveri.
Alzò lo sguardo su Louis, smettendo di avvolgere un nastro rosso attorno allo stelo dei fiori e guardandolo con aria interrogativa.
"Ciao giovanotto. Cosa ti porta qui?" Disse la donna.
"Uhm, devo comprare dei fiori."

Bhe non lo so, vai dal fioraio a comprare il salame, Lou?

"Ovvio. Per chi sono?"
"Per un mio...amico." Disse titubante Louis, che ancora non sapeva come trasformare quella serata in qualcosa di più significativo.
"Amico? Allora qui ho un bellissimo mazzetto di fiori di Glicine. È il fiore raffigurante l'amiciz-"
"Mi scusi, mi sono spiegato male. È-è più di un amiciz-zia. Insomma-"
"Ah ok tesoro, tranquillo. Seguimi."
Si fecero strada tra il verde e il profumo, scostando di tanto in tanto delle foglie ribelli che si erano accasciate verso il pavimento.
Louis svoltò l'angolo e si bloccò. Un lieve profumo frizzante gli attraversó il naso, per poi arrivare direttamente al cervello. Gli occhi vagarono per la stanza, da un colore all'altro, finchè non finirono su un solo ed unico soggetto. Si avvicinó cauto ad esso e piegò le gambe, accovacciandosi e spostando tutto il peso sulla suola della vans.
Prese in mano il fiore e lo abbracciò con le sue esili dita.
"Questi sono perfetti. Li prendo."
Sostituì i fiori con dei soldi, imprigionò i capelli nel casco e partì tra il vento gelido di Brigthon.

***

"Buonissimo. È davvero buono."
"Mh,sisì. È vero." Harry rispose a Ben con aria distratta, infornando un altro cucchiaio di passata di verdure in bocca. Quel posto traboccava di fiori e il profumo iniziava ad aumentare diventando nauseante. Tra la voce squillante di Ben, quei papaveri attaccati al centro-tavolo e quel nauseante boccone di verdure, Harry stava seduto lì ad annoiarsi da un'ora a quella parte.
Fu riscosso da uno sbuffo di Ben, il quale lo stava guardando spazientito da più di due minuti.
"Cos'hai? Sei molto distratto, vedo."
"Scusami davvero tanto, ho un po' di mal di testa."
"Sì come no. So che ti stai annoiando, Harry." Allungò una mano tra i papaveri e la passata, andandola a posare sopra quella di Harry. "Non è vero."
Nel momento in cui iniziò ad accarezzare quella dell'altro in modo apparentemente romantico e mentre Harry si irrigidiva, la mano di Ben sparì di colpo dal posto di prima e una voce graffiata fece eco da dietro le orecchie di Harry. Ad Harry non parve reale.

"Scusami tesoro, ma sono passato a prendere ciò che è mio. Passa una buona serata....Ah! Paghi tu, vero?"
Louis fece la sua entrata in scena, afferrando sia la mano di Harry, che i suoi occhi.
Si girò, e con tutta la sua stazza, uscì di lì.Quest'ultimo lo seguì come incantato, tra quegli innumerevoli decori floreali, fino ad arrivare fuori dal locale.
Louis si girò e come in una favola, in una  bellissima favola, Harry si ritrovò incatenato al muro, col viso del più basso a pochi centimetri.
Non sentiva più il freddo che dettava il tempo nuvoloso della sera, ma improvvisamente fu solo caldo e una forte agitazione. Il più grande si soffermò ancora di più sul viso del ragazzo riccio, trasferendosi con lo sguardo, con l'anima, dalla bocca agli occhi e viceversa.
Occhi Verdi stava lì, sul muro di un ristorante a base di fiori, sovrastato dal corpo di un ragazzo che gli aveva completamente rubato mente e corpo.
Il liscio adagiò le mani tremanti sui fianchi del più alto, arpionando mani e cuore al corpo del ragazzo.
E poi fu un attimo.
Piegò le suole delle sue vans, spostando sulle punte tutto il suo peso e arrivando a poggiare le labbra su quelle carnose e soffici di Curly. Le poggiò delicate, senza fretta né tempo, assaporandone il dolce gusto. Due cuori confusi iniziarono a battere più forti, le mani tremarono pù velocemente, i polmoni consumarono più aria e la mente sfornò milioni di pensieri. Uno scambio di piacere e emozioni confuse e ancora prive di forma ci fu attraverso le due labbra, così diverse, ma perfette per essere incastrate. Quel semplice bacio, si trasformò in qualcosa di più ardente, passionale e impulsivo. Le lingue si intecciarono ai denti, le ciglia fra di loro e le labbra tra la passione. Solo uno scambio di anime, respiri. 

Si separarono all'unisono, trattenendo entrambi gli occhi chiusi e assaporando con la lingua ancora il ricordo dell'altro su di se stessi.
Si permisero di aprire gli occhi,e ancora avvinghiati, si guardarono per minuti interminabili, ripristinando respiro e battito.
Poi tutto da capo, proprio come era iniziato: "...Occhi azzurri. " disse Harry, travolto dalla felicità.

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Eeeeehy banane.
Eccomi qua. FINALMENTE SE SO BACIAATI. BOOM.
ok,me ne vado..
..vi sta piacendo?
Milla.

You Fool  ❥Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora