Capitolo 9

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Un mese dopo, Hermione si trovava nel suo comodo letto.
Di notte fonda.
Ma lei non dormiva.

Continuava a girarsi e a rigirarsi, non riusciva a prendere sonno.
Aprì gli occhi e sbuffó.
Vide uno spiraglio di luna che entrava e dopo aver squadrato un pó la stanza, trovó qualcosa da fare.

Un bello e sano libro.
Si alzó, prese il suo amato libro, raggiunse il suo divanetto preferito-quello di fronte il fuoco caldo- della sala comune e inizió a leggere.

Fred intanto, nella sua stanza era rannicchiato in posizione fetale.
Neanche lui riusciva a dormire.

Decise di raggiungere le cucine a bere un buon latte.
Il latte sistema tutto, diceva la signora Weasley.

Si alzó e a passi pesanti raggiunse la porta, quando uscì e raggiunse le scale sentì il crepitare del fuoco.
Segno che qualcuno non era andato a dormire.

Ghignó divertito alla vista della Granger a leggere come suo solito rannicchiata contro il bracciolo del divano, con le gambe sopra il divano e le labbra continuamente umidificate dalla sua lingua.

«Granger! Niente sonno eh?» chiese divertito il rosso.

La riccia, alzò lo sguardo e, appena vista la figura del rosso sbuffó.

«Possibile che ogni volta che legga, anche di notte fonda, tu sia perennemente sveglio a distrarmi?» chiese la ragazza spazientita.

Fred sorrise.
«sono nato per distrarti, Granger.» ghignó il rosso sedendosi accanto ad Hermione e alzandole il mento con due dita.

Hermione alzó un sopracciglio divertita.
«Beh, visto che sei nato così antipatico, posso tornare a leggere?» chiese Hermione.

Fred scosse la testa ridendo.
«Non cambierai mai eh Granger?»

«Se intendi che devo smettere di leggere, no mio caro, potrebbe venire a impormelo anche Merlino in persona, non cambierei mai questa mia passione» disse decisa la riccia.

Riaprì il libro e riinizió a leggere.
Anche se non riusciva a leggere seriamente, continuava a rileggere la stessa frase.
Vi pare facile leggere con il fiato di Fred Weasley sul collo?

Perché ti fai problemi? Ignoralo e leggi! Come hai sempre fatto.

Anche se fosse, non riusciva a leggere tranquilla.
Poi sentì una presenza nella sua spalla.
Si giró e vide la mano di Fred sulla sua spalla.

«Mi spieghi cosa stai facendo?» chiese Hermione guardando con un ciglio alzato il rosso.
«Beh, non so se hai visto, ma sto mettendo una mano sulla tua spalla.
Semplice, no?» rispose ridacchiando Fred.

«Hahaha, divertente» disse Hermione roteando gli occhi.

Fred scosse la testa ridendo.
Poi guardó intensamente la ragazza e le prese il libro.

«Vediamo cosa legge la nostra secchioncella preferita...Animali Fantastici e dove trovarli? di cosa parla? Del maialino Mary che incontra la sua migliore amica Susy la mucca?» scherzó Fred.
Hermione lo guardó truce.

«Per tua informazione questo é un libro di scuola, e no, non parla del maialino Mary e le sue amicizie, ma fa un quadro generale su tutte le creature fantastiche» disse la riccia con faccia soddisfatta.

L'hai zittito! Ben fatto ragazza!

«Oh si e -la ragazza strappó il libro di mano al ragazzo- io sarò una "secchioncella" ma tu sei un asino.» continuó la ragazza.

«e ora buonanotte» disse Hermione alzandosi e salutando il rosso che era diventato improvvisamente muto.

«mai un pó di tranquillità.» borbottó scuotendo la testa la riccia mentre saliva le scale.

Intanto Fred, seduto sul divano, pensava che quella ragazza fosse troppo intelligente per averlo zittito.
Cosí decise di ritornare in camera sua, scordandosi completamente il latte che doveva prendere nelle cucine.
Sulle scale che portavano al dormitorio maschile trovò rannicchiato il suo gemello, George.
Alzò un sopracciglio e poi finirono per ridere insieme.

«Ti ha spento alla grande Freddie!» disse George, continuando a ridere.
«Ma.. »
«Continua a piacermi sempre di piú questa Granger... Non fraintendere... Mi piace un sacco il fatto che è l'unica che sa tenerti testa, è davvero cocciuta, perché non inviti lei al ballo?» disse in tono malizioso George.

Il ballo.. Non aveva ancora pensato veramente chi invitare, ma decise di non pensarci e godersi quello che stava vivendo in quel momento, ovvero sonno, profondo sonno.

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Era appena finita la prima prova del Torneo Tremaghi e Harry Potter, il bambino sopravissuto, orgoglio della casa Grifondoro, nonchè migliore amico di Hermione Granger e Ron Weasley, era arrivato al primo posto assieme a Viktor Krum.
Quale occasione meglio di una festa in onore di Harry per testare le proprie Crostatine Canarine? Fred e George si aggiravano tra i Grifoni, offrendo calorosamente le loro crostatine, con ampi sorrisi.

Fred finì per offrirne una anche ad Hermione, ma lei rifiutò calorosamente.
«Dai Granger, hai paura?» chiese beffardo Fred.
«Di voi due? Si, tanta» disse Hermione.
La castana li considerava completamente matti, senza un cervello, perlopiú.
Si divertivano a fare scherzi che sinceramente, non giovavano a nessuno.
Fred fece un sorrisetto da angelo.
«Come, non ti fidi di noi?»
«No» rispose secca Hermione.

Fred fece finta di piangere.
«Weasley, smettila di fare lo stupido» disse Hermione ridacchiando.

Ben presto però, arrivò il giorno fatidico dove i ragazzi avrebbero dovuto invitare una ragazza al ballo, non tutti però ebbero coraggio, quel giorno. Alcuni l'avevano fatto prima, altri invece non l'avevano fatto proprio.
Erano seduti nei divanetti della Sala Comune, era mattina ed Hermione aveva i capelli piú arruffati che mai, ma non se ne accorse.
«Hai già una dama per il ballo?» chiese Fred a Ron.
«No» disse Ron, scoraggiato «Tu con chi vai?»
Fred scoccò un'occhiata veloce ad Hermione e lei se ne accorse, ma non parló.
«Con Angelina»
«Davvero? Ha detto si?»
«Oh..» disse il rosso. Sapeva in che guaio si stava andando a cacciare. Ma per far ingelosire la Granger lo fece.
«Angelina!»
«Che vuoi?»
«Vuoi venire al ballo con me?»
«Si, ok»

Hermione si sentí spiazzata.
Ti facevo meno stupida! Ti interessa Fred? NO! Allora continua a non calcolarlo!

«Visto? Facile, Semplice e Veloce.» disse soddisfatto, quello meno soddisfatto era George. Voleva invitare lui Angelina al ballo...
«Tu hai già un accompagnatore, Granger?» chiese beffardo Fred.

«Si» rispose Hermione, arrossendo un pò.
«Davvero?» sbottò George.
«Io non ci credo.. Dillo che l'hai detto solo per scaricare il povero Neville..» disse Ron, furioso di rabbia.

«No! Me l'hanno già chiesto!» ribattè stanca Hermione.
«Sisi.. Come no..» disse indifferente Fred.
«Bene» disse Hermione «Sapete che vi dico? Aspettate e vedrete!» Si alzò di scatto.

Effettivamente si, lei non stava mentendo, in quei periodi, aveva passato molto tempo in biblioteca per la sua associazione CREPA e aveva notato che Krum era lí, chinato sui libri e ogni tanto le scoccava uno sguardo. Poi un giorno le si avvicinò e intavolò una conversazione, finchè..
«Vuoi venire al ballo con me, Herr-miuni?»
E lei accettò, l'aveva sempre  sottovalutato un pó troppo e ora era felice di aver conosciuto a fondo Viktor Krum, era davvero simpatico.

Ma la sua domanda era, come avrebbe fatto a sopportare Fred ed Angelina ballare mentre si sorridevano e si scoccavano occhiate maliziose?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 04, 2017 ⏰

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