Draco Malfoy era sempre stato un ragazzo dal carattere particolare. Era vanitoso, una serpe e un ruba cuori. Da quando aveva messo piede ad Hogwarts le ragazzine sia più piccole che più grandi avevano perso la testa per il biondino, che, senza neanche stare a dirlo, se ne approfittava adulandole e corteggiandole per poi passarci una notte e dimenticarsele il giorno dopo. Era un ragazzo che poteva avere qualsiasi cosa desiderasse con un semplice schiocco di dita. Era viziato e disonesto ma, quando si trattava dei suoi amici era sempre molto gentile e disponibile, un vero amico. Dalla conquista di Hogwarts, Draco e i suoi amici se l'erano spassata, ignorando completamente le condizioni degli studenti e degli insegnanti che vi erano ormai resi schiavi dai crudeli mangiamorte. Draco quindi non sapeva che l'odiata Granger, quella fastidiosa ragazzina, era stata torturata e resa uno straccio da sua zia e dal suo professore di pozioni.
Si trovavano tutti nella sala comune dei serpeverde drappeggiata di arazzi e pareti verde acceso. Stavano ridendo tutti insieme, sorseggiando liquori, e parlando delle figuracce fatte con le ragazze o con i ragazzi con cui si avevano avuto storie.
Draco era seduto su una soffice poltrona, la sua preferita, tenendo i mano il bicchiere ricolmo di liquore che faceva ondeggiare abilmente tra le dita sottili. Pansy Parkinson era seduta sulle sue gambe mentre ascoltava concentrata e un po' brilla le avventure dei suoi amici.
Pansy era sempre stata fastidiosa, una spina nel fianco per il giovane serpeverde. Era appiccicosa, irritante, poco intelligente e profondamente antipatica. L'unica cosa cui Draco le dava merito, era che quando si trattava dei suoi bisogni fisici, lei era sempre pronta a soddisfarli anche con una certa maestria. In quel momento però lo stava scocciando, si era seduta su Draco senza chiedergli il permesso e non prestandogli neanche attenzione quando lui aveva cercato di farle capire di scendere e di lasciarlo in pace.
"Merlino, perché non posso cacciarla?" si domandava sempre Draco. Il fatto era che suo padre e il padre di Pansy erano molto legati tra loro, sia da un'amicizia profonda che da un proficuo contratto in affari quindi, il ragazzo, non poteva assolutamente trattare la Prkinson come avrebbe trattato chiunque lo avesse infastidito, perché altrimenti, Lucius Malfoy, se la sarebbe presa con il figlio.
Draco venne riportato alla realtà quando Blaise, il suo migliore amico, lo chiamò affermando di dover assolutamente sentire la prossima figura. Con malavoglia Draco portò la sua attenzione sul diretto interessato: Soren Carter, un ragazzo dai capelli neri lunghi fino alle spalle che solitamente portava raccolti in uno chignon. Ciò faceva perdere la testa a moltissime ragazze cosa di cui Soren si vantava puntualmente. Era simpatico a Draco, lo faceva ridere ed era molto utile per accalappiare le sorelle, anche se né lui né Draco non ne avessero bisogno.
"Allora," cominciò a raccontare "qualche mese fa continuavo a ricevere bigliettini anonimi da una ragazza. Non sapevo chi fosse ma li ritenevo alquanto stupidi. Un giorno, due tassorosso, sono venute da me a risolvere il mistero della ragazza degli stupidi bigliettini. Mi hanno riferito un nome di cui non avevo neanche sentito parlare e mi hanno riferito che si trattasse di una tassorosso del quarto anno. Mi sono incuriosito, "Magari è figa" ho pensato, così mi sono andato ad informare." la faccia di Soren si fece ancor più divertita " quando l'ho vista mio dio, ho quasi vomitato. Era altissima e molto grassa, con i capelli ricci e gli occhiali. Non ero mai stato con una cessa, così c'ho provato. L'ho portata nella mia stanza ed ho incominciato a baciarla." fece una faccia schifata " Merlino, mi sembrava di star baciando la Sprout. Ho comunque proceduto, quando l'ho vista nuda mi è venuto seriamente da vomitare e non mi si alzava neanche!" incominciarono tutti a ridere della povera tassorosso.
"Carter," disse all'improvviso Pansy, " ora devi dirci il nome di quella ragazza!" tutti cominciarono ad annuire ridendo ancora. Soren, ancor più divertito rispetto agli altri, decise che avrebbe confidato il nome della ragazza a tutti. Era in procinto di rivelarlo quando la porta della sala comune si aprì e Bellatrix entrò a passo svelto. La conversazione finì all'istante, tutti gli occhi dei ragazzi erano puntati su di lei.
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Prisoner |Dramione #Wattys2016
FanfictionUn amore platonico, nato in brutte circostanze, li salverà entrambi. Tratto dalla storia: "Non ce la faccio Hermione, non riesco a vederti così." la voce di Draco s'incrinò e gli occhi diventarono lucidi. Stava cercando di parlarle il più piano poss...