Thalia e Astrid

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Dragon aveva passato la notte su una sedia, accanto al letto di Rufy. Era passato talmente tanto tempo dall' ultima volta che lo aveva avuto così vicino, l'ultima volta prima di Louge Town in cui si erano solo incrociati, eppure se la ricordava benissimo.
Aveva tenuto tra le braccia un Rufy di appena un giorno, mentre lo affidava alle cure di Konan, che lo avrebbe portato al sicuro da Garp.Quando aveva posato Rufy tra le braccia di Konan, non aveva solo detto addio a suo figlio, ma anche alla vita che aveva vissuto per anni.
Con Rufy se ne era andata anche Lei.
La vita di Monkey D Dragon, si era crepata come una pietra vecchia qualche anno prima della nascita di suo figlio.
La sua Leila, aveva vissuto gli ultimi anni della sua vita consapevole della morte che la stava raggiungendo,dunque la donna si recò dalla sua più cara amica, che in quegli anni navigava sulla RedForce.Gli aveva tenuto nascosto la sua condizione e ovviamente ,quando lo venne a scoprire, si infuriò da morire.Konan le diede ogni genere di cure, ma la malattia della donna era ormai troppo avanzata e non si poteva bloccare.Stesso destino che era toccato al fratello si lei. Allora Leila le chiese di fermare la malattia, il tempo necessario di mettere al mondo un bambino.Konan acconsentì e riuscì a concederle due anni di vita senza problemi, senza malattia.Ma accorciando drasticamente la sua vita. Konan poteva concederle tranquillamente altri dieci anni, ma con la nascita del bambino il tempo si riduceva a due scarsi anni. Dopo qualche mese, scoprì di essere incinta.Di Rufy. La gravidanza portò nuova speranza nei cuori dei rivoluzionari, che erano influenzati dalla felicità dei due genitori.Però, quando arrivò al nono mese, la donna si indebolì talmente tanto che la malattia si ripresentò con largo anticipo.Konan si dette da fare per farle portare a termine la gravidanza, e dopo un'ora dal parto, giusto il tempo di dire le ultime parole di addio, si spense.
E con lei si spense anche il carattere solare dell'uomo.

Ma ora il suo bambino era lì, a poco di distanza da lui e finalmente poteva fargli da padre.

Quando si ritrovò da solo, con un bambino appena nato da crescere ,un esercito da guidare, la Marina e il Governo mondiale alle calcagna, fece l'unica cosa che potesse essere fatta.

Affidò il bambino a chi potesse occuparsene.

E aveva fatto bene, era cresciuto bene, era diventato un grande uomo.

Per questo aveva accettato subito di aiutare Konan, nella sua ricerca all'uomo.

A lei doveva la felicità e la serenità di Leila, negli ultimi mesi della sua vita.
A lei doveva due volte la vita di suo figlio.Lei l'aveva fatto nascere e lei l'aveva salvato a Marineford.

Sapeva che lei nascondeva qualcosa, la storia non quadrava del tutto, ma non gli importava.

La sua più grande rivale in gioventù, aveva salvato le persone a lui più care e questo gli bastava.

Eppure, il suo ritorno gli aveva portato alla memoria la sua Leila.

Si alzò e carezzò la fronte del figlio, guardandolo con tenerezza.

-Certo che è difficile vederti con quello sguardo di questi tempi, Dragon- disse Silvers, che era appena entrato per vedere le condizioni di Rufy e di Ace, figlio del suo migliore amico.

-Rayleigh, stai bene?Mi sembri un po'...-
-Stanco.- disse il vecchio.
Quando Dragon annuì, il vecchio sospirò : -Ho passato la notte ad arrovellarmi il cervello con stupidi pensieri e quando potevo dormire, ho preferito passare il tempo accanto alla mia protetta-

-Un tempo era la vostra protetta, ormai può essere lei a proteggervi Reyleigh- disse il rivoluzionario che non voleva essere irrispettoso,anzi provava un grande rispetto per il Re Oscuro, ma era una semplice constatazione.

-Già- rispose semplicemente Silvers, poi sorrise e si voltò verso la porta :-La verità verrà a galla Dragon, non ti preoccupare- e così dicendo se ne andò.

Dragon sospirò e sussurrò :- Già, ma esattamente cosa verrà a galla?-


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Konan era appena entrata nella stanza di Astrid, quando si sentì le gambe cedere per ciò che vide.

Astrid, la sua dolce Astrid, era raggomitolata a terra, piangente e singhiozzante, mentre Thalia, la forte Thalia, aveva il viso rigato dalle lacrime e stringeva i pugni, fino a farsi sbiancare completamente le nocche.

Konan chiuse la porta velocemente e si girò verso di loro.
Si mosse lentamente verso Astrid e sedendosi accanto a lei, le mise un braccio sulle spalle e le posò un bacio sulla tempia:-Ehi piccola calma, raccontatemi cosa hai visto- disse Konan, rivolta ad entrambe, mentre con una mano prendeva il pugno stretto di Thalia, facendole aprire la mano e tirandola dolcemente verso di sè.

Thalia non oppose ,per una volta, resistenza e si fece tirare verso Konan, accoccolandosi al suo fianco e nascondendo il viso nel suo collo.

Astrid singhiozzando, iniziando a raccontare :-Nel sogno ero in una stanza poco illuminata, ma c'era Zackaria che stava torturando un ragazzo, di cui non vedevo il volto.Ma gli stavano facendo cose... continuavano a fargli domande, ma parlava nella Loro lingua e io non capivo eh... e poi il ragazzo è morto. E lui ,il ragazzo era... era Blaisie- disse ricominciando a piangere la ragazza.

Konan sospirò, appoggiando la testa contro il muro.
Blaisie era stato suo compagno di sventura in questi anni,un padre per Thalia e Astrid e un fratello per lei.

Konan si alzò e guardandole, le sembrò di tornare indietro di 20 anni ,quando lei ancora una ragazza che si era ritrovata a dover crescere due bambine di tre anni, che piangevano in continuazione a causa di quel coglione del padre o per gli allenamenti troppo duri, o perchè non riuscivano a controllare i loro poteri.Erano passati molti anni da allora. Col tempo aveva imparato ad amare quelle bambine come fossero sue, anche se all'inizio le detestava. Ma aveva scoperto che non si può odiare un innocente. E quelle ragazze in tutta questa orribile storia erano delle vittime innocenti.

Era orgogliosa di quello che le due mocciose erano diventate, sia come guerriere che come persone.

-Ragazze, Blaisie avrà vendetta ma ora non possiamo neanche piangerlo. Non è nè il luogo, nè il momento. Ora volevo offrirvi una cosa, che ne dite di aiutare sulla MobyDick , Astrid in infermeria e Thalia in armeria? Così vi distraete e potrete tenere d'occhio la nave e il Vecchio per me- disse la donna con tono incoraggiante.Aveva sempre fatto pena a consolare le persone.

Thalia alzò lo sguardo e sorrise-più che altro fece una smorfia-, ma apprezzò ciò che stava dietro a quella proposta.

Da quando era piccola, il suo sogno era diventare una piratessa come la sua maestra Konan
L'idea di poter navigare sotto Barbabianca la emozionava, anche se il suo sogno era quello di poter navigare con il Re dei pirati, ma quello era morto no? Quindi poteva benissimo accettare e accontentarsi.

-Si- disse con voce ancora tremula la ragazza. Lo doveva fare, doveva rialzarsi, per se stessa, per sua sorella Astrid, che aveva bisogno di una roccia a cui aggrapparsi, fragile com'era.E per Konan che aveva bisogno di lei e della sua forza, per aiutarla nella sua ricerca, e per Blaisie, che l'aveva cresciuta insieme a Konan.

Astrid continuò a singhiozzare, ma annuì.

Konan sorrise :-Bene, allora rimettetevi in sesto, fra mezz'ora sul ponte.Sapete come trovarmi.

E così dicendo, si diresse sul ponte dove avrebbe potuto trovare Marco.

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Marco era rimasto entusiasta della proposta di Konan.

Nella guerra, molti pirati erano stati feriti o addirittura morti e un paio di braccia in più sulla MobyDick non facevano mai male.

Probabilmente erano due ragazzine tutte ridacchianti e senza cervello, ma almeno avevano due braccia, e l'armeria e l'infermeria avevano sempre bisogno di persone pronte a dare una mano.Non che fosse maschilista, ma le poche ragazze sulla Moby Dick erano dannatamente... irritanti. E anche brutte. Più simili alla vecchia Big Mom che a Bonney.

Ovviamente non si aspettava di vedere Astrid e Thalia.

Rimase a bocca aperta a vedere le due ragazze : menomale che se le immaginava racchie e ridacchianti come due oche!

La prima era una ragazzina che non poteva avere più di diciasette anni, truccata leggera con una matita bianca che le metteva in risalto il colore azzurro chiaro degli occhi.
I capelli biondi le si arricciavano dolcemente ai lati del viso e la sua statura minuta, le dava un aspetto vagamente fiabesco.Sembrava un incrocio fra una fata e un folletto.

Accanto a lei stava una ragazza, anche lei sui diciassette anni ma più alta e più in carne ,non grassa, ma formosa. Gli occhi erano neri come il petrolio e i capelli erano di un nero ancora più scuro degli occhi.Era truccata solo con una matita nera che contornava gli occhi, ma che nell'occhio destro la linea proseguiva a creare un tatuaggio tribale, che dava ancora più profondità allo sguardo.

Erano bellissime come due dee.

-Chiudi la bocca fenice, non vorrai sbavare!- gli disse Konan ghignando.

In effetti Marco non era l'unico a bocca aperta, qualunque uomo della nave si era girato a guardarle.

-Thalia e Astrid?- chiese Marco ricomponendosi.

-Io sono Thalia e sono quella che vuole lavorare in armeria, mentre lei è Astrid quella che vi aiuterà in infermeria.- disse Thalia in tono asciutto.

Marco annuì gli piaceva la ragazza: era diretta.Serviva gente del genere quando la media dell'intelligenza sulla nave era quella di Ace.

-L'unica cosa da fare prima di farvi iniziare, è assegnarvi a una flotta.Konan mi stava proponendo di mettervi Thalia nella 2^ flotta comandata da Ace mentre Astrid nella 6^ flotta comandata da Haruta.-

Thalia annuì, voleva proprio conoscere questo Portuguese.D Ace.

-Bene, allora tu Astrid cerca in giro Haruta, chiedi in giro di lei e spiegale la situazione; mentre tu Thalia, per ora ti accompagno io giù in armeria, mentre quando Ace sarà in forze dovrai semplicemente chiedere a lui.-disse Marco

Konan sorrise alle due ragazze :-Ragazze, io devo andare a parlare con vostro padre, tornerò entro stanotte magari anche per la cena. Ah e Astrid a cena se non ci sono e la gente fa domande, tu dì semplicemente che torno dopo- e così dicendo scomparve sotto gli occhi meravigliati di Marco e quelli lievemente scettici delle ragazze.

Ma quando mai Konan è puntuale?




 Ma quando mai Konan è puntuale?

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