Barbabianca e la Regina

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 Appena Konan mise piede sul ponte della MobyDick, sentì il suo cuore sobbalzare e stringersi per la malinconia.Non poteva cedere, nè mostrarsi debole davanti a nessuno : non era tornata per rimanere e mostrarsi felice di essere di nuovo lì, sulla nave di Barbabianca, in compagnia degli uomini alle sue spalle, significava riaprire il suo cuore, già segnato da mille cicatrici .E lei, questo non se lo poteva proprio permettere.

Dietro di lei, sentiva i passi lenti e pesanti di Dragon, come quelli di un soldato, e quelli più frettolosi e delicati del ragazzo accanto a lui ; al naso, le arrivava l'odore delle sigarette di Ben ,che non aveva cambiato marca neanche dopo così tanti anni; il respiro di Shanks era veloce e pesante, profumava di sakè e la sua spada tintinnava, contro il fianco del Rosso; accanto a sè, sentiva l'aria incresparsi di potere al passaggio di Silvers, una presenza calda e famigliare,sempre alla sua destra .

Forse, non l'avrebbe ammesso davanti a nessuno, però fra tutti questi rumori e profumi, lei si sentiva ,dopo così tanto tempo, a casa.

Senza degnare nessun pirata di uno sguardo, andò dritta sottocoperta, dove sapeva si trovavava l' infermeria - che assomigliava più a un vero e proprio ospedale- e rimase ferma sulla porta aperta della camera dove ,le infermiere , pulivano e facevano esami di ogni genere a Barbabianca.

Solo Silvers riuscì a leggere lo sguardo perso e malinconico, con cui la giovane guardava ogni più piccolo dettaglio.

Sentì i passi degli uomini dietro di lei, e quando si girò a guardarli, si concentrò sul ragazzo nascosto dietro al tipico mantello da rivoluzionario.

- Ragazzo, come mai sei qui?- gli domandò Konan.

-Quelli che il rosso e Beckman portano in spalla sono i miei fratelli , signora - rispose il ragazzo.

-Capisco.Chiamami Konan ragazzo, e tu ? Possiederai pur un nome, no?- gli chiese la donna.

Il ragazzo si tolse il cappuccio, rivelando un volto giovane e due occhioni azzurri, un naso all'insù e una bocca sottile, il tutto contornato da dei corti cappelli biondi.

-Sabo , sign... Konan- rispose il ragazzo.

Konan gli sorrise dolcemente, studiandolo con attenzione : sulla fronte attaccato ai capelli , sulla sinistra aveva una cicatrice, dovuta probabilmente a una scottatura , gli occhi erano grandi e buoni, che rivelavano grande intelligenza e astuzia ; era decisamente un bel ragazzo, e anche se così giovane percepiva in lui la stessa grande voglia di libertà, che i suoi presunti fratelli possedevano e che , lei stessa , un tempo possedeva.

-Bene Sabo, adesso aspetta qui insieme agli altri -gli ordinò gentilmente la donna.

Entrò in infermeria e con voce perentoria, ordinò alle infermiere :- Preparate due letti e tutto l'occorrente per un'operazione e poi uscite, a Barbabianca ci penserò, insieme agli altri due ragazzini-.

Le infermiere si fermarono, guardandola con aria superba : chi era quella ragazza e chi si credeva di essere?
Sakura , l'infermiera più vecchia a bordo ,la riconobbe subito e , per poco , non le prese un infarto. Erano passati decenni, dall'ultima volta che l'aveva vista...
Guardò prima il vecchio e poi la ragazza , che la guardava con occhi indecifrabili.Occhi che un tempo erano sempre pieni di sentimenti, fossero essi positivi o negativi. Cosa ti hanno fatto, bambina mia?

-Avete sentito la ragazza? Su preparate i letti e poi fuori di qui!- iniziò a sbraitare Sakura.
Le infermiere la guardarono un po' sbalordite, ma si fidavano di quella vecchietta, che aveva sempre una parola buona per tutti e che aveva decisamente più esperienza di tutte loro messe insieme.
Quando i due letti e l'occorrente per un'eventuale operazione furono pronti, uscirono velocemente dalla stanza.

-Mettete i due ragazzi sui letti, poi aspettatemi fuori!- ordinò a Shanks e Ben.

Il rosso ,anche se un po' contrariato all'idea di prendere ordini da qualcuno, fece come detto , seguito a ruota dal suo vice.

Lei si avvicinò a Barbabianca, e nel momento in cui Shanks e Ben misero piede fuori dall'infermeria,la porta sbattè automaticamente alle loro spalle.

-Che caratterino quella donna!- disse Sabo abbastanza ammirato.

Shanks e Dragon sbuffarono infastiditi, mentre Rayleigh si limitò a scuotere la testa ridacchiando.

-Beh ,almeno sappiamo che qualcosa, non è cambiato in lei- commentò Ben prima di accendersi una sigaretta.

-Beh non ci resta che sederci ad aspettare che finisca di rimetterli in sesto!- esclamò pacifico come sempre Silvers, mettendosi a terra semi sdraiato con la schiena appoggiata al muro.

-Siamo sicuri che ce la farà? Rufy e Barbabianca sembravano in punto di morte !- esclamò Sabo, preoccupato per il fratellino,ad Ace neanche ci pensava, lui era troppo forte per farsi stendere in quel modo.

-Si , può avere un brutto carattere, ma sul proprio lavoro non puoi trovarle niente da dire : nel combattere e nel curare la gente, non c'è nessuno che batta quella pazza- disse Dragon scuotendo la testa rassegnato.

Sabo lo guardò un po' incerto, ma se il suo capo si fidava lui non poteva fare altrimenti.
Si sedette a gambe incrociate, chiudendo gli occhi e sperando per i suoi fratelli, iniziando a pensare a cosa dire loro quando si sarebbero svegliati e lo avrebbero visto.

-Vado a cercare un po' di Sakè nelle cucine!- così dicendo, Shanks si avventurò in quella città galleggiante, che altri non era che la Moby Dick.

Ben e Dragon borbottarono qualcosa, che somigliava vagamente a un -idiota- e si sedettero anche loro, in attesa che l'operazione finisse.

**********

Konan studiò per un momento il volto di quell'uomo, che lei aveva sempre amato, ma che spesso in gioventù non aveva esitato ad odiare. Allungò una mano per accarezzargli la fronte piena di rughe e circondata dai capelli bianchi.
Nel momento che l'accarezzò, l'uomo aprì gli occhi, fissandoli in quelli della sua amata Konan.

Konan ritirò di scatto la mano e indurendo lo sguardo esclamò :- Sei messo molto male vecchio, probabilmente se non fossi grande e grosso saresti già morto.- e così dicendo,si mise i guanti da operazione e riempì una siringa di morfina.

Barbabianca, la guardò attentamente ,poi fissò lo sguardo sul suo amato figlio e il suo sciocco ,ma coraggioso fratello.
Era riuscito a salvare Ace e anche se fosse morto, sarebbe morto soddisfatto.

-Non operarmi per primo, fa i due ragazzi io me la caverò ancora per un po'-

Konan lo guardò contrariata e pronta a ribattere, ma uno sguardo del vecchio la convinse a fare come le aveva ordinato.

Si avvicinò ad Ace e fece un rapido esame sui danni che aveva subito e risultò subito che erano quasi del tutto superficiali.
Lo spogliò completamente e lo mise sotto le coperte, mentre con un po' di sonnifero si assicurava il suo riposo per almeno altre 10 ore, e andò a riempire una delle vasche d'acqua termiche, quelle che si usano per chi sta andando in ipotermia, infatti aveva notato che la temperatura di Pugno di fuoco normalmente superiore ai 45 gradi adesso era inferiore ai 38. Quando fu piena e regolata sul calore graduale lo fece immergere gli applicò una maschera, composta di ossigeno inesauribile, in modo che se sarebbe affondato in acqua, non sarebbe affogato.

Andò da Rufy e vide che era gravemente ferito, probabilmente un'operazione era d'obbligo.
Gli ignettò una dose di morfina, che gli avrebbe impedito di provare dolore e iniziò l'intervento: non era particolarmente difficile e lo avrebbe ultimato in poco tempo . Indubbiamente, ammirava quel ragazzino che era riuscito a combattere a Marineford, ma a uno sguardo decisamente attento come il suo, non sfuggiva il fatto che Cappello di paglia aveva esaurito le energie decisamente prima di approdare su Marineford e non sapeva con che forze, era riuscito ad arrivare fino ad Ace.
Il viso di quel bamboccio, la riportava indietro di molti anni e le riportava alla mente ricordi dal sapore incredibilmente nostalgico.


Barbabianca osservava Konan operare, cercando di imprimersi a memoria tutti quei piccoli dettagli, che la rendevano così famigliare ai suoi occhi, esattamente come cercava quei particolari che normalmente ricordano le persone, con il passare degli anni.
Vide che possedeva lo stesso neo sotto l'occhio sinistro, ma notò che il suo sguardo si era indurito.
Vide che aveva lo stesso portamento di un tempo, ma notò che dava le spalle alla parete e teneva le spalle in posizione tale che sembrava aspettarsi una pugnalata , comportamento tipico di chi aveva vissuto in un ambiente in cui le persone si tradiscono a vicenda.

-Perchè?- chiese ad un tratto Barbabianca.

Konan alzò di scatto gli occhi da ciò che stava facendo, non troppo sorpresa dalla domanda -legittima- che l'uomo le stava ponendo.
Riabbassò gli occhi sul ragazzo e riprese l'operazione.

-Non sono cose che ti riguardano vecchio- rispose lapidaria la donna.

Barbabianca sospirò :- Sei ancora arrabbiata con me ,vero?-.

Konan sospirò stanca di quella giornata, essendo cosciente che il peggio doveva ancora arrivare:- Sei tu che non ti sei mai perdonato, io l'ho fatto molto tempo fa e in questi anni, ho capito che è inutile serbare rancore per il passato, appunto perchè è passato!-

Barbabianca la guardò, mentre una lacrima gli scorreva lenta sulla guancia ruvida e guardò orgoglioso Konan pensando ,'' sei cresciuta bambina mia , ormai sei una donna e io non ti ho vista diventarla''.

-Sai ,quando te ne sei andata , gli hai spezzato il cuore... Andava per mare cercandoti, ferendo chiunque si mettesse sulla sua strada...-

Konan si fermò, mentre quelle informazioni - superflue ma dolorose - si facevano largo in lei.
Solo l'idea di averlo fatto soffrire gli spezzava il cuore, ma d'altronde era necessario o lo faceva o Loro sarebbero morti.
-Ci sono cose che dobbiamo fare Konan , cose che non vorremmo fare, e che talvolta ci costano l'affetto di coloro che amiamo, ma sono necessarie... Se veramente ami qualcuno, devi pensare prima a quella persona e poi a te stesso!- le parole che il suo capitano le aveva rivolto prima i consegnarsi alla marina, le rimbombavano in testa :erano quelle parole che le avevano dato il coraggio di fare ciò che aveva fatto.

-Lo so- fu' tutto ciò che disse, ma la sua voce era lievemente incerta e questo strappò un sorriso al vecchio : la sua bambina era ancora lì da qualche parte dietro a quelle maschere, bastava solo trovare il punto debole della ragazza, e le maschere iniziavano a creparsi.Dopottutto lui era sempre stato il suo punto debole, esattamente come Konan era il suo.

-Allora, perchè lo hai fatto?Almeno a lui devi dare delle spiegazioni- disse il vecchio.

-Io non devo spiegazioni a nessuno ! Non devo giustificare ciò che faccio a voi due ! E poi, vedo che vi siete consolati in fretta ... I tuoi numerosi ''figli'' e le numerose donne che ha avuto dopo di me, ne sono la dimostrazione più lampante- Konan quasi tremava dalla rabbia, sapeva che quelli erano colpi bassi e se ne vergognava, ma non poteva dire il vero se no avrebbe rischiato il loro perdono e ciò non poteva accadere.

Barbabianca trattenne il respiro, come se lo avessero pugnalato ,ma poi si accorse di un particolare : Konan sapeva delle numerose donne che lui aveva avuto in questi anni, e magari si sbagliava, ma questa era un'informazione che solo una persona presente nella sua vita ,avrebbe potuto sapere.

-Come fai a sapere che lui ha avuto molte donne dopo di te?- chiese l'uomo, guardandola attentamente.

Konan capì di essersi tradita da sola, ma rispose semplicemente :-Lo conosco meglio di chiunque altro al mondo, so come è fatto e ritengo improbabile che non abbia fatto molte conquiste in questi anni,dopotutto è un uomo molto desiderabile e ancora giovane, no?-

Barbabianca non credette neanche per un momento alle sue parole, ma capì che era inutile continuare a parlane con la ragazza, visto che , conscendola, se avesse insistito si sarebbe chiusa in un silenzio ostinato, e la conversazione si sarebbe chiusa lì.

-Cappello di paglia non ti ricorda Roger?-chiese, cambiando discorso lui.

-Da morire- fu la secca risposta della giovane donna, mentre terminava il suo lavoro su Cappello di paglia.

-Ho finito ... ora tocca a te-
Si avvicinò all'uomo, prendendo la siringa, che aveva riempito prima e gliela ignettò.

-Conta fino a 10-gli ordinò l'uomo.

-Non ne ho biso-bisogno , mi affido alle tue cure ...figlia m-mia-e così dicendo si addormentò, entrando in un mondo privo di sogni ma confortato dalla presenza della sua preziosa figlia.

Konan si lasciò sfuggire un sorriso : certo che il vecchio non cambiava mai...
Si prospettava una lunga operazione.

-Astrid, Thalia* vi voglio da me appena avrete finito il giro di perlustrazione! Se avete finito prima di 10 ore, aspettate il termine di queste ore e poi venite ! E' un ordine!- disse all'aria, che portò gentilmente il messaggio alle due ragazze.
-Si, signora!- risposero in coro le due ragazze.

Era il tramonto e l'operazione per rimettere in sesto Barbabianca aveva inizio, e con essa anche la sua missione ,doveva trovare quel dannato essere e ricacciarlo da dove era scappato, e se non ci fosse riuscita sarebbe morta nel tantivo.

******
In un posto lontano dalla MobyDick, un uomo dai lunghi capelli rossi e gli occhi di un azzurro incredibilmente chiaro, stava entrando in una bettola .
Indossava un lungo mantello, che nascondeva i suoi abiti e danzava a ritmo con i suo passi, dandogi un'aria terribilmente demoniaca.
Fece un ghigno all'uomo dietro il bancone, e parlò lentamente ma a voce alta :-Un pasto, molto sakè ,un 'alloggio e delle informazioni è tutto ciò che mi serve, e se qualcuno è contrario a darmele a gratis, farà una brutta fine-. E così dicendo le porte si chiusero, e nessuno dubitò della veridicità delle sue parole, nè tanto meno provarono ad obbiettare.
E mentre il proprietario della bettola preparava da mangiare per l'uomo ,e tutti si affaccendavano a portargli ciò che aveva richiesto, l'uomo scoppiò a ridere.
-Dannata ragazzina, non hai idea di cosa ti aspetta ahahahahaha- disse l'uomo.

******
Erano le 2 di notte, e finalmente l'operazione era terminata, aveva messo a posto la sala e tirato fuori Pugno di fuoco dalla vasca.
Si girò verso la porta, dietro la quale si trovavano gli altri uomini più importanti della sua vita, e si incamminò verso essa .
La aprì e vide il ragazzino-Sabo- saltare in piedi per richiedere informazioni .
-Vai dentro e avvertimi quando uno di loro si sveglia, Ace dovrebbe svegliarsi domattina ,ma Rufy avrà almeno 2 giorni di sonno, se non di più, mentre Barbabianca l'ho steso abbastanza per tenerlo buono, per altri 3 giorni-
Sabo tirò un sospiro di sollievo : i suoi fratelli stavano bene!

-Konan, non sa quanto sono felice... non so come ringraziarla!- disse Sabo, felice.

-Sono un medico Sabo, è il mio lavoro salvare la gente, anche se questa non me lo richiede-.

Si girò verso i quattro uomini che erano rimasti in disparte, durante il loro scambio di battute e disse loro :- Vorrete scambiare due chiacchiere con me, giusto? Bene, andiamo nello studio del vecchio, che probabilmente non usa più da chissà quanti secoli- disse la donna.

Si incamminò verso lo studio di Barbabianca,seguita a ruota dai quattro e nessuno di loro riuscì anche solo a pensare di staccare lo sguardo dalla ragazza,per la paura che scomprisse di nuovo.

Fu' così che iniziò una delle discussioni più difficili che avesse mai affrontato.

  Fu' così che iniziò una delle discussioni più difficili che avesse mai affrontato

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