Capitolo 4

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Sono le 2.45 di notte e sono ancora a letto che penso.
Riuscirò a prendere sonno?
Mi alzo e prendo uno dei pupazzi che mi è caduto dal letto. E' quello che mi ha regalato il mio ex, Matt.
Sono stata insieme a lui poco più di un anno.
Mi ricordo ancora la prima volta che ci siamo baciati, che l'ho baciato.
Eravamo ad una sagra e mi stava dando parole per non so cosa.
«Basta parlare» gli dissi. Gli presi il viso tra le mani e lo baciai.
Mi ricordo la prima volta che facemmo l'amore.
E' stata una cosa che non dimenticherò mai.
Fu stupendo.
Eravamo a casa sua, di sera. Stavamo guardando un film ed eravamo abbracciati sul suo letto.
Ci siamo guardati negli occhi. Vedevo i suoi occhi che brillavano come se fossero due diamanti, come se volesse urlarmi che mi amava, che voleva me, soltanto me.
Mi baciò. Poi di nuovo e di nuovo ancora.
Finimmo con il fare l'amore.
Le nostre mani che si intrecciavano, i baci lenti e dati con sentimento, il senso di protezione e sicurezza che mi dava.
Una cosa magnifica.
Soltanto che man mano che i mesi passavano, le litigate tra noi due si facevano più frequenti e pesanti.
Fino a quando, un giorno, arrivai al limite della sopportazione, al limite di tutto.
Non potevo nemmeno uscire con la mia migliore amica perché subito scattava una litigata pazzesca. Mi dava parole senza sosta, diceva che dovevo vergognarmi, che ero una poco di buono e che mi avrebbe lasciata se fossi uscita ancora una volta.
Quando stavo con lui ero diventata tanto aggressiva a causa dello stress che mi trasmetteva, a causa di tutte le litigate che facevamo.
Ero proprio peggiorata, ero una persona di merda, nel vero senso della parola.
Avevo iniziato a bere e a fumare. Avevo iniziato a rispondere male a qualsiasi persona si avvicinasse o mi chiedesse qualcosa.
Per me esisteva solo lui e il resto era lì solo per farci separare.
Per me era come una droga. Era l'unica cosa di cui avevo bisogno.
Per ogni litigata avevamo una soluzione: il sesso.
Avevamo iniziato a fare sesso per ogni cosa, come se fosse veramente quella la soluzione a tutti i nostri problemi.
Facevamo sesso anziché sederci e chiarire.
Facevamo sesso, non l'amore.
Ero ridotta uno schifo.
Piangevo ogni sera, mi trattava male, non mi stava mai vicino come avrei voluto, come avevo bisogno.
Per lui cercavo di dare il massimo, di fare il possibile.
Mi ricordo che una volta gli ho scritto sotto casa 'scusami se ti ho deluso. Ti amo". Un gesto che può sembrare sciocco, ma per me voleva dire tutto, dato che non lo avevo mai fatto prima d’ora.
Ero follemente innamorata di lui.
Mi ricordo che una volta dovevo andare alla comunione di mio cugino. Mi ero messa il vestito, i tacchi e un po' di trucco.
«Sembri una puttana» mi disse.
Secondo lui dovevo andare in giro con le felpe anche in estate.
Per quanto fossi stata innamorata, ho deciso che era meglio lasciarlo.
Non potevo più vivere in gabbia. In fin dei conti avevo solo 15 anni.
Mi è servita come esperienza.
Adesso so quale tipo di persona desidero al mio fianco e, se mai dovessi avere a che fare con una persona simile al mio ex, so che la devo evitare, che me ne devo andare e non perdere tempo con lei, perché sarebbe una partita già persa in partenza.
Ci sarà la mia anima gemella lì fuori, no?
La mia testa dice che è il ragazzo del sogno la mia anima gemella.
No, no. NO!
Basta pensare ancora a lui!
Devo trovare il modo per farlo uscire dalla mia testa.

Prima o poi ci incontreremo Where stories live. Discover now