Sto sistemando la camera e mi capita tra le mani un blocco di fogli.
Siccome sono curiosa, inizio a leggerli."Ho perso il mio migliore amico, sai?
Colpa mia come sempre.
Odio il mio carattere, è troppo testardo, egoista.
Il mio carattere è indifferente alle emozioni altrui, sopratutto alle sue.
Ero troppo stupida per capire l'errore che stavo commettendo.
Abbiamo passato 13 anni della nostra vita insieme e io ho scelto di buttarli via.
C'è stato sempre per me, nei momenti brutti e anche nei momenti belli. Quando lo trattavo male lui rimaneva lì, ad aspettare, ad aspettarmi.
Potevano passare giorni, settimane e, a volte, potevano passare addirittura mesi senza parlarci. Lui mi cercava sempre, ma io non mi facevo trovare.
'Buongiorno piccolina', mi scriveva ogni mattina. Mi scriveva messaggi dolci, mi chiedeva se ci fosse qualcosa che non andasse, ma io, come sempre, non rispondevo.
Quando ci incontravamo, dopo tanto tempo, gli saltavo addosso e lui mi prendeva in braccio.
Quando mi abbracciava mi sentivo al sicuro, mi sentivo amata, sentivo le sue mani sulla mia schiena e i miei problemi se ne andavano via, come se non esistessero.
Sono sempre ritornata da lui e lui si faceva sempre trovare, nonostante tutto.
Io e lui sapevamo che potevamo stare senza sentirci per mesi, ma sapevamo anche che alla fine, il nostro posto era l'uno accanto all'altro.
Questa volta no, non posso ritornare da lui. Ho dovuto togliere la collana che mi ha regalato dopo 3 mesi che non ci vedevamo.
Ho dovuto scegliere tra il mio ragazzo e il mio migliore amico.
Ho scelto il mio ragazzo perché di lui ne sono davvero innamorata, ma è davvero geloso.
Mi ha messo lui nella situazione di scegliere tra l'uno o l'altro perché non sopportava il fatto che avessi un migliore amico, che ci uscissi insieme.
Sapevo che stavo sbagliando, ma ho voluto sbagliare lo stesso.
Ho voluto provarci un'ultima volta, volevo che la nostra relazione andasse bene.
Così ho chiuso con il mio migliore amico, che ha, ancora una volta, la mia mancanza da colmare.
Le nostre conversazione iniziarono lentamente ad accorciarsi sempre di più, fino a scomparire.
Lui continuerà a sperare in un mio messaggio, ma saprà che non arriverà.
Sono stata sorda quando lui mi urlava di non andarmene, quando mi urlava di restare con lui anziché scegliere il mio ragazzo, ma niente.
Sentivo tutto, ma ho fatto finta di niente.
Se mai un giorno ritornerò da lui e non mi vorrà, non potrò biasimarlo perché ha perfettamente ragione."Guardo la data: 29 ottobre.
E’ una lettera che scrissi a me stessa in classe.
Wow, ne è passato di tempo.
Da quando mi sono lasciata con Matt sono più serena, più rilassata, meno timida e più solare.
Quando ero con lui non potevo andare da nessuna parte, voleva sempre venire con me perché era geloso e si arrabbiava sempre, ero isolata dal resto del mondo. Ora sono più felice senza di lui.
Il passato resta passato.
Leggo il secondo foglio del blocco."Non dimenticherò la prima volta in cui ci siamo parlati, quella sera d'estate, in cui ho pensato che non mi stavi nemmeno troppo simpatico.
Non dimenticherò la prima volta che mi hai fatto cambiare idea, quella volta al mare, che mi hai preso in braccio, la prima volta in cui ti ho guardato negli occhi e ho pensato che potevi diventare mio, che potevi restare tra i miei giorni, tra i miei casini, tra le mie risate, tra le mie speranze.
Non dimenticherò mai tutte quelle volte in cui stavamo per arrenderci e tutte le volte in cui, però, non l'abbiamo fatto.
Quando io stavo per cedere e tu non mi hai fatto crollare.
Non dimenticherò quei giorni a casa tua, sotto le coperte, che ci coccolavamo.
Tutte quelle notti passate a fare l'amore e a dormire abbracciati.
Non dimenticherò tutte quelle litigate per la tua eccessiva gelosia, tutto il male che ci siamo fatti.
Non dimenticherò tutte quelle volte in cui venivi sotto casa mia solo per vedermi,anche se pioveva o nevicava.
Non dimenticherò i messaggi in cui ci dicevamo 'amore, mi manchi'.
Non dimenticherò niente di tutto questo e non dimenticherò quanto ti ho amato.
Non ti dimenticherò mai, Matt, nemmeno quando amerò ancora, sarai sempre una parte di me.
Non voglio scordare niente, sopratutto il male che ci siamo fatti, che mi hai fatto.
Lo faccio per non venirti a cercare più.
Ti auguro il meglio."Ogni tanto parlo ancora con lui, ma non è più lo stesso.
Adesso lui è fidanzato e sono contenta, spero lo renda felice.
Conto quanti fogli ho in mano, sono cinque.
Il terzo foglio è composto da varie frasi. Le leggo.- Contro tutto, ma io con te e tu con me.
- C'è sempre qualcuno o qualcosa che distrugge i nostri sogni.
- Vola solo chi osa volare.
- Ma cosa ci vedi in lui? Me stessa felice.
- Alcuni addii non sono per sempre.
- Ci sono momenti in cui la vita separa due persone solo perché capiscano quanto importanti sono l'una per l'altra.
- Non credo che amerò qualcuno più di quanto io stia amando te.Nel quarto foglio c'è scritta la canzone Someone like you di Adele, mentre nel quinto c'è scritto un’altra lettera:
"Come sto davvero?
Sinceramente non so descriverlo.
Ogni mattina mi sveglio col sol pensiero che sarà un'altra giornata inutile.
Sono stanca di cose già viste, di parole già dette, di promesse non manenute.
Sono stanca di vivere in questa città, di vivere circondata da persone che non capiscono niente di me.
Mi sento sola, ho bisogno di essere abbracciata, ho bisogno di qualcuno che mi dica 'non aver paura, io ci sono e ci sarò sempre'.
Vorrei avere un ragazzo che mi faccia stare così bene da dimenticare ogni cosa, un ragazzo che mi dimostri ogni fottuto giorno di volermi.
Però si, sto bene."Che strano leggere le lettere che ho scritto tempo fa e pensare a quanto cretina sono stata.
Io, che a parole faccio davvero schifo, finisco con il scrivere lettere che per qualche strana ragione, alla fine, non consegno mai.
Chissà come sarebbero le cose se potremmo esprimere ciò che davvero proviamo, ciò che pensiamo e che vorremmo dire.
Quanto bello sarebbe poter dire 'Ti amo' ad una persona, senza aver paura di fare una figuraccia? Se potessimo abbracciare le persone senza aver paura di essere respinti.
La vita sarebbe più bella e meno complicata.
Tutti che nascondono i propri sentimenti, tutti che sono troppo orgogliosi per chiedere scusa, tutti che hanno paura di esprimersi, tutti che preferiscono perdere le persone anziché lottare.
Perché bisogna avere paura?
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Prima o poi ci incontreremo
RomanceIn questo libro ho voluto parlare di un'esperienza che ho vissuto in prima persona. Prima o poi ci incontreremo parla di una ragazza, Mia, che, come tante, è un'adolescente insicura e sfortunata in amore, ma determinata a fare qu...