Cambiamenti necessari

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Dopo che Alex l'ebbe riaccompagnata a casa non riuscì a tranquillizzarsi e a chiudere occhio. Continuava a pensare alle loro parole e alle domande sfottenti su suo fratello. Appena aveva voltato le spalle a quei ragazzi per cercare di riprendere in mano la sua vita avevano pensato bene di prendersela anche con lei, tutto pur di avere indietro i loro soldi.

Era intenzionata, però, a smettere di temere il peggio e di avere paura di quelle persone. Lui non era più in quei giri e lei non c'entrava nulla.

Era riuscita a domare i sudori freddi dopo che Alex se n'era andato. Avrebbe voluto conoscerlo meglio, perché sapeva di poter contare su di lui dopo quella sera e che, col tempo, sarebbe anche potuta diventare sua amica.
Appena dopo essersi lavata la faccia e i denti, i suoi pensieri andarono subito ad una persona: Ben. A quell'ora doveva ancora trovarsi là e probabilmente non avrebbe sentito il cellulare, ma lei provò comunque a chiamarlo. Il cellulare suonò a vuoto e dopo avergli lasciato un breve messaggio in segreteria assicurandogli che stava bene ed era tornata a casa, si sedette sul letto stanca. Calciò via gli stivaletti e buttò al fondo del letto il cappotto, dopodiché si appoggiò al cuscino e cercò di rilassarsi. Dopo quella che sembrò un'ora sentì un rombo di motore lontano e riuscì a prendere sonno.

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La luce del sole andò a illuminare le palpebre ancora chiuse di Allison, che brontolò. Fece per girarsi dall'altro lato, ma sentì una mano posarsi sul suo capo. Doveva trattarsi di sua madre che si era svegliata prima per assicurarsi si alzasse in orario. Andò un po' nel panico pensando a cosa le avrebbe dovuto dire riguardo la sera prima.
La sveglia non aveva preso ancora a suonare però e si ricordò allora che era sabato e i suoi genitori la lasciavano dormire solitamente.
Controvoglia aprì appena le palpebre e vide davanti a lei il viso stanco di Ben. Era accovacciato sul pavimento e vicino a lui c'era la vecchia coperta che usava sempre Allison, avvolta a bozzolo.
"Cosa.." biascicò frastornata, mentre Ben toglieva la mano per passarsela sul viso. In quel momento vide occhiaie scure sotto ai suoi occhi. Ma che..?
Si schiarì la voce e ricompose la domanda. "Che ci fai qui?"
"Forse dovrei essere io quello a fare le domande" rispose, dopo un attimo, con tono grave.

Era arrabbiato, glielo si leggeva in faccia.

Allison si stropicciò gli occhi e si appoggiò con un gomito sul cuscino per essere alla sua altezza.
"Ieri sera sei sparita" la accusò, dopo essersi raddrizzato. "Non sapevo dove fossi, ti ho cercata dappertutto, capisci?"
"Mi dispiace" proruppe Allison, senza sapere cosa dire. Era troppo presto per tenere quella conversazione, aveva bisogno di un po' di tempo prima di tirare fuori quella storia. "Ti ho lasciato un messaggio in segreteria e.." ma la sua voce andò diminuendo.
Lui rimase in attesa che continuasse, ma lei rimase in silenzio. "Non so ancora cosa sia successo. Mi sono messo a cercarti e dopo ho sentito il messaggio dove dicevi di essere tornata a casa.." spiegò guardando la parete alle spalle di Alli. "Ma perché te ne sei andata senza di me? Cosa diavolo è successo?" concluse brusco.
Non sapeva come cominciare, cosa raccontargli e cosa invece tralasciare, anche se sarebbe stato meglio raccontare solo ed esclusivamente la verità. Lui aspettò che Allison trovasse le parole, ma l'ansia la investì.
"Alli parla, non fare così, sono io."
Lui non sapeva niente e lei gli doveva una spiegazione. "Io.." Non è il momento di balbettare, pensò. "C'è una cosa che non sai.." iniziò. Glielo avrebbe raccontanto, perché prima di addormentarsi aveva deciso di andare avanti e superare quell'accaduto.
Ben le fece cenno di continuare e lei così fece, schiarendosi la voce: "Quella sera tu non c'eri, ricordi?" gli disse aspettando un cenno del capo per continuare. "Ero andata con mio fratello e la sua ragazza, stava andando tutto bene fino a quando lui non incontrò alcuni del giro che frequentava in quel periodo.. Ma parlarono come sempre.." Prese un respiro per raccontare quella parte. "Ci fu un momento in cui mi allontanai e mi ritrovai davanti a quel gruppo. Mi dissero di stare zitta o avrebbero fatto del male a mio fratello.."
   "Ti hanno toccata?" la interruppe, scuro in volto. Ben non se la prendeva quasi mai ed Alli non seppe come comportarsi davanti alla sua collera pungente. In tutti quegli anni non gli aveva mai dato motivo di arrabbiarsi con lei, ma in quel momento seppe di aver sbagliato ad averglielo tenuto nascosto.
  Strinse forte le coperte ai lati ricordando m. "No, mi hanno minacciata però di non dire niente e di far trovare i soldi a mio fratello.."
  "Cosa?" Ben sapeva del fratello e di quelle persone. Lei glielo aveva confidato in quel periodo e lui si era sempre dimostrato protettivo come un secondo padre quando erano nei paraggi. In effetti avrebbe dovuto dare ascolto alle sue parole e tenersi lontana da lui e dalle sue compagnie, ma ormai non avrebbe potuto cambiare quel che era successo.
  "Non è successo niente, davvero" gli sussurrò Alli guardandolo negli occhi, come per assicurargli che fosse la verità. "Ma pensavo non li avrei più rivisti."

Ben restò in silenzio per lungo tempo. Quando poi rialzò lo sguardo aveva un velo di tristezza negli occhi. "E in tutto questo tempo non me l'hai mai detto?"
  Non sapeva cosa rispondere, perchè qualunque risposta non sarebbe bastata a giustificare il suo comportamento. Da quando lei e Ben avevano segreti?
  "Lo so e mi dispiace tanto, ma anche raccontartelo ora è come riviverlo.. E non sono mai stata davvero pronta a parlarne con nessuno" ammise vergognandosi.
  Dopo un secondo la strinse tra le braccia e le sussurrò che capiva, ma che non voleva le tenesse più nascosto altro. Quando Ben sentì bagnarsi la spalla, la strinse un po' più forte a sè.

Alli non seppe quanto passò prima che si staccasse dall'abbraccio e tornasse a posare la testa sul cuscino.
  "Chi ti ha riportato a casa?" indagò Ben subito dopo.
  "Un amico." Non sapeva ancora bene come spiegare il suo rapporto con Alex, ma non era il caso di far preoccupare Ben.
  "Un amico" sbuffò. "Spiegami: tu sei venuta alla festa perché volevi che io non rimanessi a casa e al posto di chiedere a me, ti fai portare a casa da un amico. Chi sarebbe poi?"
  "Ben, ti ho cercato ma non ti trovavo.."
  Lui le rivolse una finta occhiata scocciata e continuò: "E avrebbe un nome questo amico?"
  Allison sorrise portandosi la coperta sotto il mento. "Alex."
  Lui fece finta di pensarci sù un attimo. "No, non conosco nessun Alex, ma primo o poi me lo presenterai. Poteva almeno controllare che non andassi a dormire ancora vestita.."
  "Non è entrato nell'appartamento Ben, quindi non poteva sapere se mi sarei messa il pigiama o se avrei dormito in bagno" cercò di scherzare.
  "Divertente" sbuffò alzandosi e sgranchendosi le gambe. Doveva essere rimasto in quella posizione per parecchio tempo e Alli si sentì in colpa di averlo fatto stare in pensiero così a lungo.

Parlarono per un pò dell'intenzione di Allison di voler lasciarsi alle spalle il passato e denunciare se era quello che serviva quelle persone. Ben si dichiarò d'accordo con lei e le fece promettere di non allontanarsi più da lui in situazioni come quelle, gli aveva fatto prendere un bel colpo.
  "Ti va di uscire un po'?" le chiese alla fine Ben.
  Allison mostrò una faccia contrariata all'aspettativa di uscire al freddo di prima mattina e si portò il lenzuolo sopra la testa nascondendosi. Ma la tranquillità finì troppo presto con Ben che le tirava giù le lenzuola e la trascinava per le gambe giù dal letto e Alli che scoppiava a ridere. Era incredibile come con poco riuscisse a farla tornare di buonumore.

Dopo una lunga doccia calda, si decise a vestirsi ed uscire con Ben. Sparpagliò tutta la scrivania per trovare le chiavi di casa e impilò da un lato i fogli che aveva stampato per la ricerca di astronomia. Il compito che avrebbe dovuto svolgere insieme a Kristin e ad Alex era stato posticipato all'indomani, siccome Alex le aveva consigliato di riprendersi quel giorno.

Fecero colazione insieme ai genitori di Allison che ormai erano abituati a vedere Ben a casa con loro. Quando ebbero finito ed Alli tornò in camera a recuperare il cellulare trovò un messaggio da un numero sconosciuto.

Tutto bene? Sono Alex e non chiedere come ho ottenuto il numero, ma potrebbe centrare una certa compagna che ho corrotto per un buono scopo.

Un sorriso le comparve sulle labbra e rimase un istante a fissare lo schermo, fino a quando questo non si oscurò. Alex che si assicurava stesse bene le faceva girare la testa e battere forte il cuore tutta quella premura.

Poi però si materializzò una domanda nella sua testa: come aveva fatto a corrompere Kristin?


•Spazio autrice•

Scusate davvero l'assenza, ma con l'inizio della scuola e le varie verifiche non ce l'ho proprio fatta ad aggiornaree. Magari fisso un giorno a settimana in cui farò uscire il capitolo successivo per non sgarrare con i tempi.

Fatemi sapere cosa ne pensate e spero vi piaccia!

Tutto ciò che sei per meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora