Brutti pensieri

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In quel momento smise di pensare: le conseguenze che ne sarebbero seguite e gli ulteriori guai in cui si sarebbe cacciata non le importavano più. Non ora che aveva spento il flusso di pensieri.
  "Ma che cazzo?!" imprecò con la fronte aggrottata il ragazzo.
  "Dimmi cosa volete." Gli puntò un dito contro esortandolo a continuare.
  Lui iniziò a sollevare gli angoli della bocca facendo fremere di rabbia Alli: se avesse continuato a fare lo sbruffone non si sarebbe più trattenuta dal mollargli uno schiaffo.
  "Parla!" urlò Alex da dietro di lei.
  "Beh, non si sono dimenticati i soldi che gli deve" fece riferendosi a suo fratello.
  No, non ancora con quella storia. Non avrebbe più retto a quelle minacce ed era ora che finissero.
  "No" rispose risoluta. "Non gli deve più nulla.. Non più."
  Prese a distogliere lo sguardo da quel viso e vide prima quello distorto dalla rabbia di Alex, poi quello sorpreso di Kristin, che non capiva una parola di ciò di cui stavano parlando, e infine quello di Ben sconvolto. Lui era venuto a conoscenza di quella storia recentemente, ma non aveva mai visto i diretti interessati e ora che aveva uno di loro davanti agli occhi non lo sapeva.
  Aveva smesso di trattenere Alex e stava fissando la scena.
  "Oh sì e lo sai bene anche tu" continuò il ragazzo istigandola.
  Ciò non piacque a Ben che si fece avanti e arrivò al suo fianco spalleggiandola, con la sua altezza disarmante.
  "Cosa dovrebbe sapere" lo esortò.
  Il ragazzo prese a guardare prima lui e poi Allison, soffermandosi su quest'ultima. "Sono questioni che riguardando gli Shulder." Si sistemò il maglione allontanandosi in fretta. "In ogni caso è in debito da parecchio e sarebbe meglio lo sapesse. Prima o poi uscirà da quella topaia in cui si trova" ironizzò riferendosi al centro terapeutico.

Alli non riuscì a trattenere l'irritazione amara che le provocarono quelle parole. Malgrado non avesse più i rapporti di un tempo con suo fratello, ma provasse un grande dispiacere, rimaneva sempre tale.
Nessuno sapeva ciò che avevano dovuto affrontare in quel duro periodo, tutto per colpa di un gruppo di sballati.

Iniziò a seguirlo, ma due forti braccia la bloccarono e la tennero stretta.
  "Dovete smetterla!" gli gridò dietro con tutto il fiato che aveva in gola.
  "Calma tigre, calma" le sussurrò all'orecchio Ben.
  Restare calma in quel momento? Stava scherzando?

Alcune persone che passavano lanciarono qualche occhiata e una coppia di professori uscì dalla porta da cui erano uscite poco prima lei e Kristin e si avvicinò loro parlottando.
  "Tutto bene qui?" chiese quello più anziano dei due squadrando Alli.
  Alex e Kristin parlarono al posto suo e lei si limitò ad annuire, portando lo sguardo alla sagoma ormai lontana del tizio.

Ancora una volta aveva perso l'occasione di ottenere delle risposte; tutto ciò era andato perso per la stupida mossa di Ben.
 
Non appena i due si allontanarono ricordando loro di andare a lezione, lei si staccò di dosso l'amico e percorse veloce la strada di poco prima.
  Dopo poco, però, sentì dei passi dietro e si voltò ritrovandoselo davanti.
  "Vuoi spiegarmi che diamine è successo?"
  Stava cercando di digerire l'amaro in bocca e lui si permetteva di mettersi nella posizione di esigere risposte?
  Si passò veloce una mano tra i capelli fissando quegli occhi nocciola troppo familiari. "Ben, non ora" si limitò a dire con voce risoluta.
  "Cosa?"
  Ancora non aveva capito che non era il momento giusto per ricevere spiegazioni, così sbottò di colpo senza freni. "Cosa?! Non avevi il diritto di trattenermi! Non ho bisogno di qualcuno che mi difenda, non sei tu quello chiamato in causa." Notò la sua espressione trasformarsi da perplessa a sconcertata, ma non aveva più freni alla sua lingua. "Non sai un bel niente."
  Sembrò pensarci su un istante prima di rinfacciarle: "Hai ragione, non so un bel niente. Quando ti sarai calmata, forse si potrà parlarne."
  Ci era, decisamente, rimasto male per quella sua risposta così schietta. Non era da lei non avere filtri ai propri pensieri.
  Piano piano si stava rendendo conto di aver esagerato e stava cercando le parole giuste da dirgli, quando lui la superò diretto alle scale.
  Prima di proseguire, però, si fermò sul posto. "Non dire che non sono chiamato in causa, perché tutto ciò che riguarda te riguarda anche me."

***

"Non ti stressare" stava dicendo Kristin, notando Allison assorta nei pensieri.
  Dopo la rissa di quella mattina non avevo più visto né sentito Ben e quello era l'ennesimo problema che si aggiungeva alla lunga lista. Non era mai stato una persona orgogliosa con lei; anzi era sempre stato il primo a tornare sui suoi passi anche quando non doveva.
  Alli sospirò sonoramente portando lo sguardo fuori dalla finestra.
  Si trovavano nella biblioteca da ormai quasi un'ora a causa dell'ora buca e lei non era riuscita a studiare per più di dieci minuti. "Non è quello.." Era proprio quello che stava facendo. "Non so come risolvere questa situazione."
  "Ti riferisci a Ben?"
  Kris non sapeva la vera situazione a cui si riferiva: non perché Allison non si fidasse di lei. Non se la sentiva ancora, perlomeno, di raccontarle quel lato del suo passato.
  Annuì in risposta senza aggiungere altro e l'amica sembrò capire. La lasciò persa nei suoi pensieri per qualche altro minuto fino a quando non prese a guardare in direzione dell'entrata.
  Spostò lo sguardo su di lei. "Ehi" fece col capo indicando dietro Alli. "Quando si parla del diavolo.."
  La bionda si girò mentre Ben stava chiudendo la porta cigolante e si voltò svelta verso Kristin, sogghignante.
  "Cosa?!" le chiese allora, mezza esasperata.
  Kris fece spallucce. "Sei nei guai amica."
  "Già" borbottò massaggiandosi le tempie.
  "Dai, gli devi parlare prima o poi" la esortò. "Vai."
  Lei cercò di fare chiarezza tra i suoi pensieri, tenendo d'occhio il posto dove andava a sedersi lui. Si alzò diretta verso il tavolo in fondo, non appena lo vide abbracciare una ragazza sorridente che probabilmente lo stava aspettando.

I buoni propositi andarono a farsi benedire in quell'istante.

  Si risistemò sulla sedia portando l'attenzione su Kristin, che la stava osservando con aria guardinga.
  Non so cosa le scattò dentro vedendo quella scena, ma si sentì per la prima volta messa da parte dal suo migliore amico. Non che fosse successo qualcosa di grave, ma per lei era sempre importante chiarire quando si trattava di Ben.
  "È già impegnato" rispose alla domanda inespressa dell'altra.
  "E allora?"
  Cercò il testo di filosofia per tenersi occupata. "Chiariremo in un altro momento."
  "Non.."
  "Kris, è tutto a posto" la rassicurò. "Ora studiamo davvero dai."
  Lei la guardò male, cercando di farsi spiegare, ma rinunciò presto riprendendo in mano la penna. "In realtà io stavo già studiando da un pezzo" cantilenò.
  "Okay, okay scusa capo" rise Alli, allontanando per le ore successive i pensieri che le frullavano in testa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 29, 2017 ⏰

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