Compito di astronomia

30 4 2
                                    

Dopo essere entrati in casa, per fortuna senza genitori nei dintorni, si sistemarono nel salotto con una tazza di thè ognuno e Alex iniziò a farle domande su ciò che le piaceva fare nel tempo libero per conoscerla meglio. Inizialmente la tensione poteva fendersi nell'aria, un po' per l'imbarazzo di prima, un po' perché sembrava una specie di interrogatorio. Erano arrivati persino a parlare di un tasto dolente per Allison: le feste a cui era andata. Alex capì subito e spostò l'attenzione su di lui, raccontandole le terribili feste a cui aveva partecipato.

  "A metà serata è arrivata la polizia e se la sono svignata tutti" stava dicendo. "Ma io sono rimasto a piedi."
Alli iniziò a ridere di cuore e dovette coprirsi la faccia per trattenersi. "Oddio" mormorò posandosi una mano sullo stomaco.
Lui ghignò di rimando. "Non me lo scorderò tanto presto."
"Già" replicò lei sorridendo ancora.
"Hai davvero una bella risata."
Iniziò a torcersi le mani imbarazzata. "Ehm, grazie."
"Quindi adesso non sarà più strano sentirci per messaggio, no?" cambiò argomento Alex.
Fece spallucce. "No.. Ma non era strano."
Le aveva mandato un solo messaggio finora e aveva pensato subito che fosse davvero premuroso ad essersi preoccupato, nonostante non sapesse quanto fosse più complicata di quanto sembrasse la storia.

Prima di uscire le ricordò l'appuntamento dell'indomani e, anche se le sembrò esitare per come salutarla, le sorrise e fece una breve corsa verso l'auto per ripararsi dall'incessante vento.

Quella sera Allison, dopo aver sistemato i compiti restanti, si ritrovò ad aspettare impaziente il messaggio che Alex le aveva detto le avrebbe mandato e puntuale mantenne la sua promessa.

Scommetto che stavi aspettando.

Alli sorrise leggendolo e dovette ammettere a se stessa che era esattamente ciò che stava facendo.

No!

Bugia. Gli inviò il messaggio sorridendo ancora allo schermo e posò il libro che stava leggendo sullo scaffale più vicino. Si sistemò in fretta sotto le coperte con strane mosse per non far cadere il cellulare premuto poggiato sullo sterno. Questo, come per dispetto, vibrò; segno che Alex le aveva risposto, ma fortunatamente cadde tra le coperte. Lo afferrò e lesse velocemente la risposta.

Certo, certo. Buonanotte, Allison.

---

"Proprio a ottobre doveva darci il compito" brontolò Kristin per l'ennesima volta quella sera. La causa di quelle sue lamentele era ovviamente il vento gelido che si era abbattuto sulla città quella settimana: in quelle ore si era calmato, ma l'aria sembrava quasi costituita da piccole schegge di ghiaccio. Se quello sarebbe stato il clima di ottobre, Alli non osò pensare ai mesi successivi.
Erano arrivati da un po' a South park, il luogo ideale indicatogli dal professore, e avevano già incontrato parecchi compagni indaffarati a srotolare le varie mappe astronomiche.
Alex indicò loro una panchina libera, illuminata dal chiarore della luna. "Meglio degli altri compiti, sicuro" le rispose, osservando di tanto in tanto i movimenti di Alli. Sembrava quasi lo facesse apposta, cosciente del fatto che la imbarazzava.
Alcuni ragazzi presero posto accanto a loro sulla grande distesa di erba davanti a loro e li salutarono consultandoli per come svolgere il compito.
Iniziarono a mappare alcune costellazioni e Allison constatò che Kristin era davvero in gamba in quella materia ed era fortunata ad averla nel gruppo insieme. Alex aveva fatto poco e niente, limitandosi a chiedere di tanto in tanto consiglio ai compagni seduti o a quelli che passavano.

Ad un certo punto passò un numeroso gruppo di ragazze sghignazzanti e lo fissarono alzando il tono di voce. Avevano un accento strano, del sud, e dovevano essere turiste e brille per di più brille dal modo in cui osservavano il parco. Alex non perse occasione per fare il gentiluomo e si diresse veloce verso di loro. "Vi siete perse per caso, signorine?"
Altri gruppi nel frattempo gli passarono accanto a loro, diretti nella direzione dove dovevano andare loro.
Risero un po' più forte annuendo. "L'uscita?" gli chiese una di loro sorridente.
Alli distolse lo sguardo e non seppe dare un nome a ciò che provava, ma non poteva essere irritazione. Per cosa poi?
"Dai, riprendiamo" le diede di gomito Kristin, vedendo la sua faccia.
"Vi accompagno, dobbiamo seguire quelli davanti" stava dicendo Alex ridacchiando.
Alli annuì alla compagna e abbassò lo sguardo sulla mappa.
"Non vi dispiace, vero?" Doveva essersi girato verso di loro ma lei si limitò a fissare la carta.
"Figurati, tanto non stavi già facendo niente" sbuffò Kristin, risollevando lo sguardo verso il cielo.
Lui intanto si era già incamminato verso il gruppo davanti con al seguito le ragazze.
"Non prendertela." Kristin la stava guardando cercando di decifrare il suo sguardo, ma non ci sarebbe riuscita. Era un'esperta nel non far trapelare le emozioni.
"Per cosa?"
"Sai come sono i ragazzi, alla prima occasione si comportano da scemi" continuò, senza ascoltarla, girando il capo nella direzione dove erano scomparsi. "Basta farglielo capire."
"Può comportarsi come vuole.."
Kristin girò così velocemente il capo nella sua direzione che Alli sobbalzò, pensando alle scene dei film di persone possedute. "Che dici? Non ti piace?"
"Eh?" esclamò Alli sorpresa. "No."
L'altra ci pensò un po' su. "E allora perché si comporta come se vi frequentaste?"
"Cosa? Non si comporta affatto così.. Guarda cos'ha appena fatto" ribadì.
"Sì, ma ti ho detto che sono scemi" ripetè Kristin. "Spesso pensano che così facendo scatti la gelosia, cosa che sembrano apprezzare. Bisogna solo distinguere quelli che si comportano così, da quelli che lo sono."
"Come sai queste cose?"
Si strinse nelle spalle e fissò un punto in lontananza. "Ci sono passata" si limitò a dire, immersa in qualche ricordo passato.
Alli non osò far domande, conoscendo lei stessa quello sguardo assente, di quando non vuoi ripescare brutti ricordi.
"Tornando a lui" riprese, dopo alcuni istanti. "Sembra un bravo ragazzo e sembri piacergli, quindi non so esattamente perché si stia comportando così."
"Non mi piace e non gli piaccio io, siamo solo compagni.." cercò di spiegarle. L'ultima cosa possibile sarebbe stata una futura relazione, non sarebbe successo. Non si preoccupò delle parole di Kristin, perché non sembravano calzare ai fatti, per fortuna. Alex sarebbe diventato un buon amico, se sarebbe riuscito a conoscerlo meglio, e niente più.
"Se la metti così sarà meglio che torni visto che stiamo facendo noi tutto il lavoro" scherzò per alleggerire l'atmosfera.

Tracciarono qualche altra costellazione, prima che arrivasse il ragazzo tutto sorridente.
"Che mi sono perso?" fece divertito, conoscendo già la risposta.
"Il cervello, ecco cosa ti sei perso" lo fulminò Kristin raccogliendo la roba. "Non hai fatto nulla."
Si strinse nel giubbotto. "Non potevo non aiutarle a trovare l'uscita..", ma si fermò vedendola scocciata. "Mi dispiace."
Alli si caricò lo zaino in spalla e lanciò un'occhiata in direzione di Kristin che le annuì, in risposta alla domanda muta di andare alla macchina. La macchina di Alex, che in quel momento le stava osservando per capire se avessero accettato presto quelle scuse.
Nel frattempo alcuni ragazzi seduti presero ad alzarsi chiudendo le mappe e stiracchiandosi, osservando la loro scena sorridenti.
Alex doveva essere un vero spasso per gli altri, ma non se eri tu la diretta interessata.
"Puoi ricopiare i disegni sulla mappa astronomica?" gli domandò Alli, desiderosa di tornare alla macchina.
"Certo." Sembrava già rincuorato sapendo di poterle aiutare in piccola parte.
"Va bene" sorrise appena Allison vedendo la sua faccia speranzosa, dopodiché si girò verso Kristin ancora infastidita.
"Se non combini qualche disastro può andare" approvò consegnandogli il necessario.
Lui sorrise. "Bene, andiamocene di qui che si gela." Ammiccò ad Alli che si stava sistemando la sciarpa a coprirle la bocca e si diressero in fretta all'uscita, insieme al gruppo di poco fa.
Kristin sospirò forte per farsi sentire da Alex quando trovarono le cinque ragazze intente a salire in un unico taxi, stringendosi nei sedili posteriori. Due di queste chiudendo la portiera salutarono allegre Alex che sembrò non notarle. Alli girò appena lo sguardo per vedere cosa stava facendo e si ritrovò due occhi color ossidiana a fissarla in viso.

Maledetta voglia di curiosare sempre.

Le labbra del ragazzo si sollevarono appena come se le avesse letto nella mente, ma passò in fretta una mano sulle guance cancellando quell'espressione, mentre Alli ripensava alle parole di Kristin. Sembra un bravo ragazzo e sembri piacergli.
Figuriamoci, pensò.

Tutto ciò che sei per meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora