Piccoli passi

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L'autunno lasciò in poco tempo il posto all'inverno e i primi fiocchi di neve presero a scendere quella settimana.
Nei mesi appena trascorsi successero diverse cose che scombussolarono la quotidianità di Allison, come l'amicizia nata tra lei Kristin e Alex o il comportamento strano che assumeva Ben quando era in compagnia di quest'ultimo. Doveva trattarsi del fatto che fino ad allora era abitudine trascorrere tutto il suo tempo libero insieme a lui e ora che erano entrate nuove persone nella sua vita si comportava da scorbutico. Pur sapendo che lo faceva con buone intenzioni, le dispiaceva quel suo comportamento. Avrebbe voluto più sostegno da parte sua: dopotutto sembrava quasi surreale per una ragazza chiusa come Alli, ma ciò non avrebbe mai influito su ciò che c'era tra lei e Ben.

Mentre in classe regnava il caos per l'inizio dell'intervallo ripensò con sguardo assorto al primo incontro tra lui ed Alex qualche settimana prima.

"Posso sempre accompagnarti io se non arriva" stava suggerendo Ben spazientito.
Quel giorno Alex le aveva proposto di studiare insieme in biblioteca: ormai erano frequenti quegli appuntamenti tra di loro e quando poteva si univa anche Kristin. Sembrava avesse qualche problema a casa, ma in realtà non ne aveva mai fatto parola. Spesso accettava, ma dopo poco subentrava un impegno e non riusciva più a venire, come era successo per quel pomeriggio.
Si era trovata bene sin da subito con Alex, ma non aprendosi più di tanto aveva presto rinunciato a conoscerli meglio. Loro, però, non demordevano, invitandola spesso a studiare insieme con la scusa che Kristin non riusciva a sopportare più di tanto Alex da sola e Alli dopo l'ennesimo rifiuto, accettò di buon grado l'invito. Ben era sembrato sorpreso da quella sua decisione, ma sapendo quanto fosse importante per lei si era mostrato contento.
"Arriva tra poco" gli assicurò Allison.
Lui prese a fare avanti e indietro davanti al cancello della scuola. Alli sapeva che non era una buona idea in quei casi avvicinarsici, ma non c'era un motivo concreto per quel suo comportamento.
"Cos'hai?" domandò con dolcezza. Lui sembrò non sentirla, così gli posò una mano sul braccio non appena le venne incontro. "Ehi."
"Cosa?" Si fermò. "Mi danno semplicemente fastidio le persone che non rispettano gli appuntamenti."
Ad Alli venne da ridere, ma, non appena vide l'occhiataccia di Ben, nascose il sorrise dietro la mano. "Da che pulpito."
"Divertente. Io posso, in quanto fai la stessa cosa con me" le fece notare schiacciandole l'occhiolino.

Era impossibile quel ragazzo.

Pensò a cosa replicare, non volendo lasciare l'ultima parola a lui. "Cosa ti fa pensare che non faccia la stessa cosa con lui?"
Lui la fulminò con lo sguardo. "È così?"
Allison sogghignò. "No."
Lui rimase apparentemente tranquillo per i restanti minuti, fin quando Alli gli fece notare che stava arrivando.
"Sarebbe anche l'ora" sbuffò Ben.
Alex arrivò in fretta davanti a loro, sistemandosi il ciuffo ribelle. "Mi dispiace." Lanciò un occhiata a Ben e tornò a guardare Alli. "Dovevo parlare con un prof."
"Non fa niente." Alli si girò verso l'amico indicandolo. "Lui è il mio migliore amico."
Si scambiarono una lunga occhiata dopodiché si strinsero la mano presentandosi.
Alli controllò appena l'espressione di Ben, vedendo che non si comportava spontaneo come al solito. Aveva il dono di riuscire a mettere a proprio agio chiunque, anche non conoscendo le altre persone. Quel giorno, però, sembrava l'esatto contrario.
"Sei pronta?" le chiese Alex aprendo la macchina e mettendo fine a quell'incontro.

Il suono insistente della campanella la riportò al presente e prese a massaggiarsi le tempie. Più della metà dei compagni scattarono verso la porta e la classe si svuotò.
Vagò lo sguardo per l'aula e a parte un gruppetto di ragazzi, il professore e lei i banchi intorno erano vuoti. Notò Madison alcuni banchi più in là del suo, nelle prime file: si trattava delle ragazza timida di cui aveva parlato Kristin qualche mese prima. Dopo ciò che le aveva rivelato, Alli aveva fatto caso al suo comportamento, osservando che stava sempre in disparte cercando di passare inosservata. Lei conosceva bene quella sensazione e più volte si era ripromessa di provare a parlarle per conoscerla meglio, ma ogni volta ci aveva rinunciato.

Si assomigliavano più di quanto credesse.

In quel momento le si ripresentò la giusta occasione e prese a pensare a cosa dirle. Si preparò, così, a fare qualcosa che non aveva mai fatto prima, ma che l'avrebbe sicuramente resa fiera in un secondo momento.
"Ehi" la chiamò sporgendosi un po' dal banco. Alcuni ragazzi del gruppo si voltarono nella sua direzione interessati a ciò che aveva da dirle.
Che volete? Se vi faceste un pacco di cavoli vostri non sarebbe male, li maledisse mentalmente.
"Ehi" ripeté un po' più forte facendola girare appena. "Madison, giusto?" Provò a chiamarla per nome, così che capisse che si stava rivolgendo a lei.
Sussultò sulla sedia sentendosi chiamare e annuì col capo voltandosi. Si scostò dal viso i lunghi capelli, così biondi che sembravano bianchi.
Era così bella da sembrare quasi finta, con quella pelle diafana e quei grandi occhi blu fiordaliso.
"Sono Allison" si presentò. "Per caso hai preso appunti.. delle ultime cose di cui ha parlato il prof?"
Lei fece per annuire, ma si schiarì la voce pronunciando un flebile "Sì."
"Me li presteresti?" Le sembrò quasi un'assurdità chiedere appunti a qualcun altro.
Madison si girò per afferrare i fogli ed Alli prese coraggio per alzarsi e dirigersi al suo banco. Dopo essersi seduta nel posto affianco al suo afferrò gli appunti, buttando un'occhiata alla sua scrittura ordinata e precisa come doveva essere lei.
"Scrivi davvero molto bene.." le confidò sincera sorridendole.
Le guance le si tinsero di rosa e le uscì un mezzo sorriso. "Grazie."
Allison prese a molleggiare appena la gamba non sapendo come comportarsi. "Ti dispiace.. se te li porto domani?"
Non sapeva se avrebbe accettato, non conoscendola e dovendo sempre stare allerta per quei continui scherzi che subiva.
Quei pensieri furono spazzati via non appena annuì tesa in risposta: doveva essere davvero buona ed Alli non avrebbe perso la speranza di conoscerla più a fondo.
"Grazie" le disse alzandosi. Si permise di sorridere quando tornò al suo posto e sistemò la sua roba nello zaino: era riuscita in qualcosa che vedeva da molto come una meta irraggiungibile e le volte seguenti sarebbe andata persino meglio.

Non vedeva l'ora di raccontarlo a Ben.

Quel pensiero, tuttavia, passò in secondo piano non appena Kristin le corse incontro nel corridoio con il fiatone.
Si fermò davanti a lei e prese a parlare a raffica di qualcosa che stava succedendo nel cortile.
"Kristin non sto capendo.." ammise Allison con le sopracciglia aggrottate.
"Alex" ansimò l'amica. "C'è una rissa."

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