Fall in love with me

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Natsu

"Ti ha davvero fatto arrivare uno schiaffo in faccia?!" Mi derideva Gray tenendosi la pancia mentre delle piccole lacrime per il troppo ridere gli uscivano dagli occhi

"Dopo quello che le hai detto il primo giorno, non mi stupisco che abbia reagito in quel modo" disse freddamente Gerard, contemplando il contenuto verdognolo della sua bottiglia di tè

"Ti ci metti anche tu a farmi la paternale? Guardate che già abbastanza difficile riuscire a dirle una parola" dissi sbuffando

Cosa credono? Quella nerd sarà pure piccola ma le manate che da ti lasciano il segno.

Che fortuna che Gajil è in punizione e non può prendermi per culo, come suo solito.

Cercavo di far smettere di ridere come un'isterico Gray, finendo puntualmente per passare alle mani, se non fosse stato per Gerard che in quel momento ci fissò come un serial killer, di sicuro a quest'ora staremmo a far compagnia alla rappresentante.

Quella donna è un vero demonio. Non capisco perché a Gerad piaccia cosi tanto.

In quel momento nel mio campo visivo entrò una chioma bionda camminare velocemente, come per seminare qualcuno. I miei amici gli buttarono un'occhiata discreta per poi muovere la testa.

"Vai. Da. Lei" scandì la frase Gerard leggermente contrariato, alzando lo sguardo dalla sua bottiglia e fissandomi minaccioso

Non me lo faccio ripetere due volte e cominciai a seguirla, la bionda vedendo che la seguivo camminò più veloce di prima.

Dopo poco che ceravo di starle al passo capi che facendo così non sarebbe servito a niente, così feci un giro più lungo rispetto al suo, ma tenendola d'occhio a distanza.

Arrivai prima di lei davanti ad un'aula con su scritto biblioteca in alto.

Davvero abbiamo una biblioteca?!

A risvegliarmi da quel pensiero fu un rumore di piccoli passi in corsa, mi nascosi dietro l'angolo sbirciando con la coda dell'occhio chi arrivava in quel momento.

La biondina arrivò di corsa ed entrò nella biblioteca chiudendosi la porta alle spalle, dopo di lei arrivò una turchina, poco più bassa di lei, che si guardava intorno con sguardo preoccupato

"Forse l'ho persa" borbottò a capo chino e continuando ad andare avanti per cercare qualcosa o qualcuno che si 'era persa'.

Una volta sparita la tappetta dietro l'angolo ne approfittai ed entrai nell'aula. Se non fosse stato per la bionda seduta a pochi passi da me, mi sarei stupito di quanto vuota era quella 'biblioteca'.

Seduta su quella piccola sedia se ne stava tutta sola la biondina. Mentre stava appoggiata al lungo tavolo, con un libro in mano, vidi per la prima volta sul suo viso un leggero sorriso.

Invece di precipitarmi da lei rimasi li fermo ad osservala, con la camicetta che mostrava il seno prosperoso e la gonna che, nonostante fosse seduta come una suora, metteva in risalto le gambe lunghe e lisce.

Mi soffermai sul suo viso con i suoi lunghi capelli biondi chiusi in due code basse e la frangetta che le ricadeva sul viso ad oscurare gli occhi coperti dagli occhiali, la pelle pallida e nivea baciata dal sole e quel sorriso appena pronunciato.

La facevano sembrare una bambola di porcellana che ad un piccolo tocco potesse frantumarsi in piccoli pezzi.

Mi risvegliai da quei pensieri dandomi delle botte sulla fronte per poi tornare in me. Ero li per vincere una scommessa, non per osservare una nerd.

La richiamai dando alla mia voce un tono affannato come se prima avessi corso solo per cercare lei. Da un certo effetto, lo ammetto.

Lei si irrigidì sulla sedia facendo scomparire il sorriso che prima stavo fissando con interesse, sbuffò scocciata per poi girarsi e guardarmi negli occhi.

"Ehi, ascolta..." Prima ancora che potessi parlare lei l'interruppe

"Taglia corto e dimmi che vuoi. Così potrai lasciarmi in pace" sputò acida

"Ecco volevo chiederti...scusa e... Ecco...ricominciare da capo" sono abbastanza impacciato dato che non ho mai chiesto scusa ad una ragazza

Lei sospirò scocciata per poi tornare a guardare il suo libro. Credo che la risposta sia 'NO'.

"Posso fartela una domanda?" Dissi avvicinandomi e adocchiando il suo libro

"Sì, ma non è detto che ti dia una risposta" disse freddamente non alzando minimamente lo sguardo dalla pagina.

"Perché stai sempre da sola?" Lei sembrò scuotersi un momento dal suo stato di freddezza e mi rispose, senza però guardarmi negli occhi

"Non ho intenzione di risponderti. Questi non sono affari tuoi" sputò nuovamente acida.

Avevo perso la pazienza così allungai la mano sul viso e le presi gli occhiali dalla montatura rossa, facendola alterare e corrermi dietro nella speranza di riprenderseli. Sollevai in alto il braccio così che, per via della sua statura non potesse arrivarci.

"Ridammeli! Ridammi i miei occhiali!" Urlò saltellando sulle punte nel vano tentativo di arrivare a prenderseli. Alzai di più il braccio e la guardai sornione

"Non finché non rispondi alla mia domanda" lei smise di saltellare e mi si mise davanti.

Così incontrai per la prima volta i suoi occhi. Marrone chiaro come il cioccolato ma appena un po' rossi e con delle piccole lacrime che minacciavano di uscire. Rimasi a fissarli quasi come incantato da quei pozzi bruni che mi fissavano con rabbia.

A risvegliarmi fu la sua voce che in quel momento mi parve soave e angelica tutto il contrario di quello che finora pensavo del melodioso suono uscito dalle sue rosee labbra che era come una carezza per le mie orecchie.

"Io non posso...permettermi di avere amici..." Fece una pausa mentre io la guardavo, stupefatto della sua risposta "...perché sono tutti...falsi e traditori e poi...mi distrarrebbero dagli studi" fini la frase pulendosi con il dorso della mano una piccola lacrima uscita dai suoi stupendi e perfetti occhi.

La fissai ancora per qualche secondo mentre si rimetteva gli occhiali, che le avevo restituito, notai che mentre mi rispondeva aveva un'aria insicura, come se quelle cose le avesse dette per convincere se stessa.

La sua era palesemente una grossa bugia. Glielo si leggeva in faccia.

Se ne tornò in classe con il suo libro stretto tra le braccia come se fosse il suo più prezioso tesoro. E io la seguì pensando al perché di quella sua frase.

Time skip~

Mentre tutti gli studenti uscirono, nel tardo pomeriggio, dopo un'altra noiosa e pesante giornata di scuola.

Nell'edificio ero rimasto solo io che camminavo dirigendomi verso l'uscita, con la bionda davanti a me, a qualche metro di distanza, che mentre camminava faceva oscillare i suoi capelli che con la luce del sole parevano d'oro puro.

Davanti a lei passarono un trio di ragazze che la spinsero e le fecero lo sgambetto, facendo cadere lei e tutte le sue cose. Le tre ragazze se ne andarono ridendo mentre lei tastava il pavimento alla ricerca degli occhiali.

Le passai davanti e mi inginocchiai prendendo i suoi occhiali e schioccando le dita, attirando la sua attenzione, facendola mettete seduta con le gambe sotto il sedere.

"Ehi, nerd..." Dissi piano porgendole i suoi occhiali "... Innamorati di me" perché ho dotto una cosa così stupida.

Lei sgranò di poco gli occhi e arrossì visibilmente. In quel momento mi sembrò... Carina.

Ciao ragazzi. Avviso super importante

Questa settimana aggiornerò molto lentamente perché per me è iniziata la scuola. Non vi preoccupate non mollerò nessuna delle mie storie per questo motivo. Spero abbiate abbastanza pazienza. Se il capitolo vi è piaciuto lasciate un commento e una stellina noi ci rivediamo con un prossimo capitolo. Byebye.

Gamer Chan

Mrs. Nerdy Mr. Gangster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora