Special break

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La campanella suonó e tutti uscirono, io stavo finendo di sistemare le mie cose quando mi ritrovai in classe da sola con l'insegnante. Oh dio quell'insegnante, quanti sogni erotici avevo fatto su di lei in questi giorni. Era una creatura stupenda, un bene di Dio. Alta, corporatura slanciata, ma non troppo magra, un seno che ti faceva venire voglia di perdercisi dentro quando ti ci imbattevi, una chioma bionda lunga e liscia che richiamava le sue origini nordiche, occhi di un azzurro cristallino che ti fissavano fin dentro l'anima alla ricerca di ogni spiraglio di luce e ogni angolo d'ombra. Infine, c'erano le sue labbra, come dimenticarle. Miseria, le sue bellissime labbra. (A quali mi riferisco?? Eheh)
Al solo guardarle erano così rosee e soffici che volevi solo legarle alle tue, erano come un magnete per i miei occhi, non facevo altro che fissarle e vagare con i pensieri nei più oscuri meandri del mio cervello.
< Hi! Why are you still here? Don't you want to go to have a break with your friends?>.
Sussultai, non mi ero accorta che si era avvicinata tanto ero persa between my thoughts. Ed ora cosa potevo rispondere? Tutte le volte che iniziava un discorso con me, il che succedeva stranamente più spesso di un normale rapporto insegnante-studente, ero capace solamente di chiuderlo subito dicendo una cavolata di cui mi sarei pentita nel momento stesso in cui avrebbe lasciato la mia bocca.

Chiudevo i discorsi come Mosè fa con le acque.
Aspe' ma lui le apre (divide).
Quindi forse ho sbagliato a fare il paragone.
Nah.
Io non sbaglio mai.

Le dissi quindi quello che stavo pensando <I don't know why but everytime I have to talk to you I suddenly get panicked and I don't know what to say. Well, I know why I get this way but I don't think it is the case to say it.> dissi con un certo imbarazzo nella voce e abbassando gli occhi sulle mie mani che intanto stavo torturando.
Il suo sguardo era un misto tra confusione e forse infondo infondo un pizzico di malizia.

Che schifo la liquirizia.

< I've noticed this thing. I've learnt more about you in one week than about some people that I've known for an entire life.> No, un attimo, mi stava dicendo che lo aveva notato? Oddio che vergogna. Ma cosa ha imparato da un total mess (2Tumblr4u) come me? Io che non ho nulla da dare al prossimo, io che sono molto insicura su certi versi.

Beh da dare ho molto se ci intendiamo.
Ew che schifo gli omosessuali.
Sti pervertiti.
Viva la famiglia tradizionale.
No alle adozioni gay.
Zia pera viva le tette.

Continuó a parlare dopo una breve pausa < I saw a spark light in your eyes and an hopeful tone in your voice while you were talking about your interest with your friends. You were intented on arguing about the importance of the personal culture, that it is important that everyone want to learn more about all that is around us, from nature to people and their feelings. I think you have a really, really interesting mind. >

*N.A. Pure intelligente doveva essere sto gran pezzo di gnocca.*

Che buoni gli gnocchi.
Dite NO ai vegani!
Vegano infame per te solo maiale.

Tuo padre era un maiale! -cit.

Stavo imprecando mentalmente. Letteralmente.
Come dovevo reagire a un discorso del genere? Era un insieme di ormoni che mi offuscavano i pensieri, una contentezza gigantorme (no, giuro che non l'ho appena inventata, no no) perché finalmente e, devo ammetterlo, stranamente, qualcuno aveva capito appieno quello che pensavo.

Se mi ha capita così bene vuol dire che anche lei di problemi non ne ha pochi eh.
Cioè dai perdindirindina che bello che era il Fantabosco!
Lupo Lucio unico amore.
Lupo = licantropo = Taylor Lautner = Twilight = Bella Swan = Kristen Stewart. Il tutto per arrivare alla fregna. Sempre e comunque.

Ero inoltre in preda a un attacco di panico interiore perché dopo una cosa del genere dovevo pur rispondere in modo decente, il fatto è che, io a parlare faccio solo un casino tremendo e non riesco mai a dire ciò che voglio intendere e quindi, solitamente, nulla lascio perdere.

Zanzanzaaaan ed ecco che iniziano ad intravedersi i primi problemi della nostra amatissima, bellissima e simpaticissima protagonista.
Ah già, io.

Questa volta però era diverso, vedevo nel suo sguardo qualcosa. Un barlume di speranza e qualcosa che non comprendevo, il quale mi attraeva da morire.

Adoro i Paramore.
Hayley Williams.
Che bella la mia sponda.
Voglio andare al mare.
C'ho il mare dentro icsdi.

< Oddio, stai dicendo delle cose che ...>
No aspe, lei non capisce l'italiano, zio tempe che diamine ti passa per la testa? Ormai ero completamente blushed.

Come una bimba piccola. Che cushiola.

<Well, you got it. When I talk about what I like, I become really talkative, I really want to say what I think and why I think that. You know, I really like a peaceful argue with the intention of better understand each other.>
Dissi prendendo il tempo che mi serviva per elaborare le frasi in inglese in modo che avessero senso, cosa che mi risultava molto complicata, normalmente.

"Tanto non avranno senso comunque" mi diceva la voce della mia coscienza di Zeno.
Libro che penso avrei dovuto leggere qualche anno fa per compito, ma ovviamente che non lessi perché sono teshtina e molto pigra eeee.... Si sto cercando scuse.

Perché penso ai grissini?

<But, I'm really confused, how did you understand these things about me in just a week? No one really understand how I feel about all these things, except for Rose, a really close friend of mine.>

Nessuno mi capisce.
Non ho amici.
Che schifo la gente.
Sono sola.
Che schifo la vita.

Sorrisi al pensiero di Rose una grande amica che non vedevo da ormai tre settimane e che mi mancava come ad un pesce fuor d'acqua manca l'acqua, da morire. (Ihihihi se sono simpy)
Pensai ai nostri discorsi basati fondamentalmente su ignoranza e ignoranza.

*N.A. Ho parlato di Rose solo perché almeno è contenta che l'abbia messa nella mia prima opera. Mi stai sul clavicembalo.
Ti suono per bene? Eheh.
Gabinetto.*

< I put attention on you and everything you did. >
Una stalker.
< Don't think that I'm a stalker, because I'm not a person like this.>
Bello, ora mi legge pure nel pensiero.
Se mi leggi nel pensiero sappi che sei una gran fregna e ti sbatterei volentieri al muro.
< I really liked talking to you, I hope you'll have an amazing afternoon. Bye! >
Ok, no, non leggeva nel pensiero, però io ci ho provato, che peccato.

Cheppalle. Una sana pulita con scopa e paletta non avrebbe fatto male. Anzi.

Le risposi semplicemente con un <Bye!> fantasticando a come poteva rendere lei amazing il mio afternoon.

Per esempio uno dei tanti filmini mentali era lei che veniva a prendermi da parte in mensa e mi proponeva un picnic sulla spiaggia, lontane da tutti e con il solo rumore delle onde a farci compagnia.

Ora oltre al mare che c'ho dentro, c'è anche il mare fuori. Ihih.
Sono immersa.
Una sirena.
Mermaids do it wetter.

Il filmino continuava con noi due sdraiate a coccolarci, io che le fissavo intensamente quelle scaglie di diamanti dei suoi occhi e mi ci perdevo finché lei per farmi tornare alla realtà, non mi spruzzava dell'acqua in faccia e allora iniziavo a rincorrerla per la spiaggia. Quanto amore nell'aria, quanta spensieratezza.

Dio Bubu l'acqua in faccia no però. Ok che ti piace schizzare però zio tempe!

Tornai alla realtà rendendomi conto che se ne era uscita dalla classe lasciandomi sola.
Fanculo.
Devo andare a pisciare.

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