L'incubo ritorna

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Thomas non ci poteva credere. Non capiva. Era sconvolto. Non sapeva cosa dire,cosa fare. Si guardò intorno. Non era come l'ultima volta. Tutto era più....più deserto. Non si intravedevano minimente le montagne che erano state il punto riferimento per Thomas e i radurai per raggiungere il "Porto Sicuro". Non si intravedeva nemmeno il Palazzo degli Spaccati.  Niente di niente. Deserto totale. Poi diede un'occhiata ai suoi amici,accorgendosi che anche loro era scioccati. Il primo a rompere il silenzio fu Frypan:
"C'è qualcosa che non va. Non dovremmo essere qua e lo sapete. Però questo non significa aspettare. Ora camminiamo. Camminiamo finché non troveremo un posto sicuro. Da li decideremo il da farsi."
Aveva ragione. Non c'era molto altro da proporre e da fare. Dunque,col consenso di tutti,si incamminarono.
La preoccupazione saliva;dopo forse dieci chilometri non c'era traccia di niente e di...Spaccati. Il caldo che all'inizio era poco afoso ora aumentava sempre più. A tarda notte,esausti,decisero di fermarsi. Di dormire. Thomas non sapeva cosa pensare. Era...turbato. Sapeva che qualcosa non quadrava. Poi iniziarono i pensieri su Chuck,su Newt e...Teresa. In qualche modo spaccio via quei pensieri e si addormentò in un profondo sonno.
Un sogno.
Si trova in un posto strano. Non lo riconosce. È lì con Teresa...di nuovo. Si guardano e lei interrompe il silenzio:
"Thomas,Thomas!! Capisci cosa abbiamo scoperto?!? La malattia ci protegge!! Thomas!! Thomas!!!"
Il sogno finisce così. Con Teresa che pronuncia il nome Thomas come se qualcuno lo stesse portando via. Si svegliò di sobbalzo. Non capiva cosa aveva sognato. Non volevo darci importanza. Anche se sapeva che avrebbe dovuto.  Si promise che ci avrebbe pensato più tardi. Svegliò tutti. Era mattina tarda. A testimoniare che erano tutti davvero stanchi. Si incamminarono nuovamente. Ma c'era poco da fare. Non c'era anima viva!!! Tra montagne,palazzi,spaccati...niente di niente! Dopo aver percorso all'incirca sette o otto chilometri Minho disse:
"È vero. Non dovremmo mollare. Sopratutto dopo tutto quello che abbiamo affrontato e sconfitto. Ma adesso è diverso. Ci siamo persi. Non c'è niente qui. Non più.》
Thomas voleva contraddire il discorso di Minho ma non ebbe il coraggio di farlo perché anche lui la pensava così.
Quando tutto sembrava perso ecco che un rumore assordante incominciò a tartassare le teste dei radurai. Thomas conosceva quel rumore. Tutti lo conoscevano.  Era una Berga. Un' improvvisa ventata di sabbia fece cadere tutti a terra. Qualcuno scese dalla Berga. Qualcuno che sulla maglia aveva scritto "C.A.T.T.I.V.O.". Quella persona appoggiò a terra un qualcosa. Quando se ne andò insieme alla Berga Thomas sfreccia nel punto in cui quella persona,uomo o donna non si poteva dire per il solito travestimento,aveva appoggiato qualcosa. Thomas la riconobbe subito. Era un Pass Verticale. Era una carta resistente,dove c'era scritto:
"Andare dove volete dove volete,ma il suo uso è solo per l'andata."
Thomas si confronta con tutti chiedendo loro cosa fare.
Aris intervenne:
"So io dove andare. Dalla C.A.T.T.I.V.O. ."
Tutti rimasero a bocca aperta ma Thomas era spaventato,sorpreso ma d'accordo. Dunque si decise il da farsi con il consenso di tutti. Andare dalla C.A.T.T.I.V.O. . Ed in men che non si dica,si ritrovano nella stanza in cui avrebbero dovuto sottrarre una parte del cervello a Thomas per trovare la cura. Erano dalla C.A.T.T.I.V.O. ,di nuovo. E ora?

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