Capitolo II

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Dopo dieci minuti di imbottigliamento nel traffico, riuscimmo finalmente ad arrivare all'appartamento. Salimmo all'ultimo piano del condominio e facemmo fare il giro della nostra umile dimora a Piton e a Black; ancora non sapevo come destreggiarmi con loro due: dove li avrei sistemati per la notte? Avevamo solamente due camere, una mia e una di Belle, un bagno e una cucina che si apriva sul soggiorno. A meno che non volessi farli dormire sul terrazzino, l'unico posto disponibile era il divano ad L, non certo adatto a due persone, che oltretutto si odiavano.
"Bene, il tour è finito." Fece Belle, battendo le mani. "Non abbiamo camere in più, quindi resterebbe il divano."
"Io non sto con il cane!" scattò subito Piton, con un aria schifata in volto.
"Guarda che per me vale lo stesso, Piton!" gli rispose Sirius, guardandolo torvo.
Sarebbe stata una lunghissima notte...
"Beh, scusate, non avete un bacchetta con voi? Fate qualche magia e trasformate il divano in due letti no?" proposi io, magari avrei visto all'opera dei veri maghi e già non vedevo l'ora che rispondessero affermativamente.
"In effetti sarebbe l'ideale..." ragionò Black, passandosi una mano sulla barba che era presente sul mento. "Io la bacchetta ce l'ho, tu Piton, ce l'hai?" finì lui, con uno sguardo malizioso. Credo che a Severus stesse venendo un esaurimento nervoso, era leggermente scuro in volto.
", Black." E detto questo la estrasse dalla tasca interna e con un sensuale movimento del polso trasformò effettivamente il divano in due letti, ovviamente separati.
La mia espressione era andata a farsi friggere, scommetto che avevo uno sguardo ebete con tanto di bava che colava da un lato della bocca. Beh non proprio, quest'ultima visione era un po' raccapricciante, diciamo che ero molto stupita.
"Bene, allora tutto si è sistemato. Quindi dobbiamo solo riuscire a conciliare i nostri impegni..." continuò poi Belle, iniziando a pensare ad un'ulteriore soluzione.
"Guarda caso io non ho proprio nessun impegno, chissà come mai signorina Adams..." disse Severus, con un ghigno scolpito su quelle splendide labbra, che popolavano i miei sogni più proibiti.
"Ma Piton, sono modi di trattare una signorina?" fece Sirius, con voce suadente, e questo lo fece sbuffare.
"E poi, possiamo darci del tu, non è vero? Potete chiamarmi pure Sirius, e lui non so di preciso, Mocciosus, secchione oppure Severus se volete essere proprio gentili." Concluse lui, facendo l'occhiolino a Belle, che sorrise complice.
Io proprio non la capivo: lei sicuramente era innamorata di Black, però stavano insultando il mio personaggio preferito! Non era corretto!
Infatti non risi per nulla e quando mi rivolse un sorriso io non lo ricambiai. Uffa poi ci rimaneva male Severus!
"Va bene Sirius." Riprese allora la mia coinquilina. "Domani è martedì e lavoro tutto il giorno, invece Mia ha il giorno libero. Il mio è di mercoledì. Visto che se state a contatto ventiquattro ore su ventiquattro finirete per ammazzarvi, suggerisco di dividerci."
"In che senso?" aggiunsi io, interrogativa. Se era quello che immaginavo Belle aveva giocato sporco. Oh, sì.
"Nel senso che Black starà con la signo- con Belle, e io dovrò stare con lei." Mi rispose Piton, con una smorfia.
Che ci avesse letto nella mente? Come faceva a sapere che lei preferiva i Grifondoro?
"Come hai fatto a capirlo?" gli domandò infatti lei, sgranando gli occhi. Forse aveva avuto il mio stesso pensiero.
"Lei parteggia per Grifondoro, sarebbe chiaro anche ad un cieco. È ovvio che preferisca lui per ovvi motivi, non sono entrato nella sua mente, pura logica." Disse lui, andando poi a sedersi sul letto, e appoggiando la schiena al materasso.
"Perfetto, allora siamo d'accordo. Sirius verrai con me al lavoro, inventerò qualche scusa da rifilare al capo."
Forse Belle si era leggermente infastidita, ma sicuramente dentro di lei stava facendo i salti di gioia, avrebbe passato molto tempo con il suo amato Grifondoro...
Dopo aver deciso il tutto ci preparammo per la notte, anche se fu un po' difficoltoso essendo in quattro. Dovevamo andare a turni in bagno, ed io e Belle andammo per prime, così poi ci sistemammo nelle nostre rispettive camere, lasciando tranquilli i due ospiti, anche se non mi sarebbe dispiaciuto vedere Piton in pigiama; anzi come avrebbe fatto? Avrebbe trasfigurato i suoi vestiti? Non poteva di certo dormire con le solite vesti! Ero sdraiata sul letto ed ero alquanto eccitata, avevo un miliardo di farfalle nello stomaco che giravano senza sosta e avevo voglia di saltellare per la stanza battendo le mani: avevo niente di meno che Severus Piton e Sirius Black che dormivano nel mio soggiorno!
Ci misi abbastanza a prendere sonno, complice l'adrenalina che mi scorreva nelle vene, ma alla fine riuscii ad addormentarmi, sperando che anche quella notte sarebbe venuto Severus a popolare i miei sogni.
~☆~
Piton era ancora scosso: un attimo prima era morto stecchito e l'attimo successivo si ritrovava in uno scantinato con Black, e, a quanto diceva la signorina Holmes, era solo il personaggio di una saga per ragazzi, sicuramente era tutta colpa del ciondolo... ma come si potevano leggere scritte di cui non si conosceva nemmeno il significato?
Si girò per l'ennesima volta sul letto singolo e sbuffò infastidito, dopo aver sentito il cane russare. Rimaneva uno stupido ragazzino con gli ormoni sballati anche lì. Quello che era successo non lo aveva toccato minimamente, anche se aveva ragione su una cosa: ormai erano morti entrambi, almeno aveva un'altra possibilità di vivere, anche se per poco tempo, avrebbero sicuramente trovato una soluzione. Quello che gli dava maggiormente fastidio era il comportamento di Black, praticamente aveva già iniziato la sua opera di seduzione a discapito della signorina Adams, che idiozia... non la conosceva nemmeno, ma gli bastavano un bel fisico e un bel visetto che subito cominciava a fare battute con doppi sensi e sorrisetti maliziosi, che lei ricambiava. Da lì aveva capito che fosse innamorata dei Grifondoro, non gli aveva levato gli occhi di dosso nemmeno un secondo.
La signorina Holmes era diversa, non aveva riso alle battute di Black ed era stata particolarmente fredda con lui. Aveva notato che quando le aveva sfiorato la mano, lei l'aveva ritratta con un brivido, era stanco di provocare quest'effetto alla gente, continuavano ad avere paura di lui. Aveva visto un barlume di terrore brillare nei suoi occhi quando si era avvicinato domandandole con poca grazia se avesse effettivamente letto quella scritta, forse era a causa dei suoi modi burberi. Però aveva anche lei un caratterino niente male, e lo aveva dimostrato urlando contro loro due, per far cessare quello stupido battibecco. Per il resto del tempo era rimasta tranquilla, era una donna molto difficile da capire, al contrario della sua coinquilina, che sembrava un libro aperto. Per quella notte il sonno ormai non sarebbe più arrivato e, di malavoglia, si alzò, prendendo il ciondolo e sedendosi in penombra sul tavolo lì vicino, iniziando ad esaminarlo, aveva già una vaga idea su cosa fosse accaduto.
~☆~
Mi svegliai molto rilassata, il sole era già alto nel cielo ed io mi sentivo benissimo, avevo nuovamente sognato Piton, e nel sogno lui era stato catapultato nel mio mondo. Sicuramente Belle era già andata al lavoro, quindi mi alzai per avviarmi verso il mio amato frigo, con gli occhi ancora rigorosamente chiusi e mi sistemai la mia maglia XL che usavo come pigiama.
Andai in cucina e aprii il frigo chinandomi per vedere se era presente qualcosa di commestibile, più tardi sarei dovuta andare al supermercato, c'erano sì e no due mele e uno yoghurt...
"Buongiorno signorina. Ben svegliata." Disse ad un tratto una voce profonda alle mie spalle.
Oddio, non era stato solamente un sogno, che stupida che ero stata, lui era veramente lì! Ed io ero mezza nuda praticamente, avevo solo una maglia a coprirmi e ovviamente quando mi ero abbassata doveva essersi visto il sedere con gli slip in pizzo. Ma perché dovevo fare sempre queste figure del cavolo?
Mi girai, cercando di calmare i battiti del mio cuore, gli sorrisi tirando giù il più possibile la maglietta e sperai vivamente che la mia faccia non avesse assunto una tonalità cremisi.
"Buongiorno." Gli risposi, andando a sedermi al tavolo, dove lui mi guardava con un sopracciglio inarcato e un leggero sorrisino.
"Serpeverde?" fece lui, mentre cercava di trattenere una risatina divertita.
Al momento non capii, ma poi mi ricordai che la mia t-shirt era puramente serpeverdesca, con tanto di stemma gigante e scritta.
"Certo, non possono essere tutti Grifondoro, giusto?"
"Ovviamente." Fece lui accavallando le gambe e cercai subito di distogliere lo sguardo da quella visione, non doveva beccarmi a guardarlo, però così era ancora meglio dei miei pensieri: pantaloni neri abbastanza attillati, che mettevano in risaltò la sua mascolinità, e camicia bianca, leggermente sbottonata sul collo, senza la solita casacca nera, forse l'aveva tolta per dormire. Poi notai che aveva il ciondolo tra le mani, forse aveva scoperto qualcosa.
"Hai scoperto qualcosa sul medaglione?" gli domandai infatti, rendendomi conto solo successivamente di avergli dato del tu. "Va bene se ti do del tu? Ieri sera non mi parevi molto convinto..."
"Sì, va bene. Ho notato che non hai riso alla battuta di Black, dieci punti a Serpeverde." Disse lui con la sua voce melliflua, e a questo non potei fare a meno di sorridere.
"Comunque ho scoperto alcune informazioni su questo oggetto. Come abbiamo avuto modo di vedere, questa collana tramuta i sogni in realtà, ma prima che si possa riutilizzare bisogna aspettare due mesi, quindi io e Black dovremo restare qui per tutto questo tempo. Poi potremo ritornare da dove siamo venuti."
Io, sentendo le ultime novità, sorrisi felice: due mesi! Era perfetto, così tanto tempo con Severus Piton! Praticamente avrei passato anche il Natale con lui! Wow, ero letteralmente al settimo cielo, ma non esagerai con i sorrisi, uno sguardo e lui avrebbe capito tutto.
"Ok, va bene; ne hai già parlato con Belle e Sirius?" feci io, dando un contegno alla mia voce; in quel preciso istante gli sarei saltata addosso e lo avrei abbracciato, ma forse non ne sarebbe stato troppo entusiasta...
"Sì, ho già spiegato tutto."
A quel punto mi alzai e andai alla credenza, avevo una fame da lupo e nel frigo c'era il deserto del Sahara, magari era restato qualche biscotto, ma ne dubitavo. Aprii lo sportello e vidi un sacchetto, fortuna sfacciata, ma era troppo in alto e quindi iniziai a saltellare sul posto per prenderlo, ma tutto quello che riuscii ad afferrare fu l'aria. Io e la mia stupida altezza, un metro e sessantatré per l'esattezza, dovevo sempre prendere uno sgabello per raggiungere qualcosa. Mi girai e mi ritrovai Severus ad una distanza pericolosa, con un sorrisino beffardo in viso. Io lo guardai negli occhi e sentii un leggero rossore impossessarsi delle mie guance.
"Serve un aiuto?" domandò, sporgendosi e prendendo il sacchetto, per poi porgermelo. Io lo ringraziai, ma stavo per sprofondare lì nel pavimento...
"Hai già fatto colazione?" gli domandai poi, tornandomi ad accomodare sulla sedia.
"Sì, una tazza di thè." Rispose lui, con il suo solito sorrisetto sghembo, che mi faceva letteralmente impazzire.
Avevo appena aperto la confezione dei biscotti e ci avevo infilato la mano, ma tutto quello che tastai fu il niente: probabilmente Belle lo aveva rimesso apposto vuoto, quindi niente cibo in conclusione. Sbuffai buttando il sacchetto nel cestino dell'immondizia e incrociai le braccia al petto, infastidita: non si iniziava mai una giornata senza colazione.
"Credo li abbia finiti Black..." ghignò Severus divertito.
Nemmeno da un giorno in casa mia e già mi rubava i miei adorati biscotti! "Uffa... ora vado a lavarmi e poi vieni con me!" dissi alzandomi per andare a farmi una veloce doccia, e poi saremmo andati al supermercato: c'era bisogno di una bella spesa...
"Dove scusa?" mi domandò lui, ma io non lo degnai di una risposta, perché altrimenti mi avrebbe sicuramente detto di no.
~☆~
Piton aveva passato tutta la notte a studiare il ciondolo e finalmente aveva tratto le sue conclusioni, e poi aveva detto a Black ed alla signorina Adams tutto quello che aveva scoperto. Si aspettava di trovare anche la sua 'tutrice', ma a quanto diceva la sua coinquilina si sarebbe alzata alle dieci, quindi aveva aspettato pazientemente due ore prima di poterle comunicare le ultime notizie.
Lui era sempre rimasto al tavolo, e in tarda mattinata finalmente si era svegliata, e ignara della sua presenza si era diretta immediatamente al frigo, probabilmente si era dimenticata dell'accaduto o credeva che fosse tutto un sogno. Quando si era chinata, non aveva potuto fare a meno di alzare un sopracciglio: come pigiama portava solamente una t-shirt e come conseguenza del movimento la maglietta si era alzata e aveva fatto intravedere il sedere sodo e la biancheria intima in pizzo nero. La signorina stava guadagnando punti a suo favore, era rimasto piacevolmente sorpreso dalla sua maglia: un enorme stemma Serpeverde campeggiava su di essa.
Quando aveva attirato la sua attenzione la sua reazione era stata alquanto divertente: era arrossita leggermente, ma poi si era ricomposta subito. Era una persona buffa, per prendere i biscotti si era messa a saltare come una molla, quindi non aveva resistito e si era avvicinato con un sorrisino di scherno. Quando si era accorto che il sacchetto che voleva era quello da cui aveva mangiato Black, non le aveva detto niente e aveva voluto vedere la sua reazione, ed era stata molto divertente... però non si aspettava il seguito: dove diamine voleva portarlo?

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Spazio autrice
Dovevo aspettare ancora una settimana prima di pubblicare, ma non ho resistito... quindi spero vi sia piaciuto questo capitolo. Mi raccomando, commentate pure e ditemi quello che pensate. Alla prossima!

Catapultato In Un Altro MondoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora