Ho bisogno di te.

Capitolo 5

Chiamo Andrew per sapere dove si trovano.

"Pronto Emy"

"Ciao Andrew, dove siete?"

"Siamo dentro al bar"

"Ok, vi raggiungo subito"

Arrivo al bar e vedo tre persone sedute su un tavolino, riconosco subito i riccioli di Lucrezia.
Appena mi vedono mi saltano addosso e io mi metto a ridere talmente forte che tutte le persone, ora ci guardano male, ma a me sinceramente non fotte niente!
Non ci vediamo da due mesi!

Saluto Andrew e lo ringrazio per averle intrattenute.

Ci sediamo e vediamo arrivare un cameriere molto giovane.
Vedo che mi sta fissando con sguardo divertito e... oddio che occhi!
Sono così tanto neri che ci si può nuotare dentro.

"EMILY...EMILY...sei ancora con noi?"

"Emh... sì perché?"

"Il cameriere ti ha chiesto cosa vuoi da bere?"

"Ah emh... giusto!...una schweppes"

"Ok, arrivano subito" se ne va facendomi l'occhiolino.

Ma perché la schweppes? Non ti è mai piaciuta!
Stavo pensando ad altro e ho detto la prima cosa che mi veniva in mente.
'Altro, tipo il cameriere figo?
Ma che figo e figo! C'è di meglio.

Ci porta le bibite e vicino alla mia c'è un bigliettino, sorride e se ne va.

"Cosa aspetti? APRILO!" grida Vanessa.

"Emh sì ok"

*bigliettino*

Eii mi chiamo Martin, ti lascio il mio numero così quando non sai cosa fare puoi chiamarmi.
Ci conto, ciao dolcezza.

"Ma che cazz...dolcezza? Ma che nomignolo è? Ora vado da questo e lo affogo con l'acqua del water"

"Ahahahaha datti una calmata!" ride Andrew.
Vanessa e Lucrezia cercano di soffocare una risata ma non ci riescono.

"No ma fate pure! Tanto ormai!"
Così scoppiano a ridere.

- - - - - - - - - - - - -  - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Finalmente sono a casa.
Prendo le chiavi per aprire il cancello ma una mano mi ferma il braccio...

Oddio non mi dire che è questo Martin!
Mi giro lentamente pregando in tutte le lingue che non sia lui.
Vedo che è mio fratello e tiro un sospiro di sollievo.

Aaron mi sorride e mi chiede scherzando :
"Chi pensavi che fossi? Un pedofilo?"

"Che cretino..."

Entriamo a casa e neanche il tempo di fare tre passi che sentiamo delle urla:

"Cosa stai dicendo?... oggi ti ho sentito che sei arrivato alle 4:00 di mattina!"

"Ma che stai dicendo? In questo periodo sono molto stressato"

"Ma questo non ti permette di andare ad ubriacarti e tornare di mattina!
Guardati... non ti reggi in piedi"

"Tesoro ti giuro che l'ho fatto solo per questo motivo, non succederà più"

"Emh, ciao sono tornata"

"Oooh tesoroo!" grida mia madre.

"Ben tornata!" si unisce mio padre.

"Grazie, io non mangio sono troppo stanca"

"Sicura tesoro, tutto bene?"

"Sì sì"            No.

Faccio un sorriso più falso delle labbra di Kylie Jenner e mi ritiro in camera mia.

Non è una scusa sono stanca davvero però sembra il colmo! Sono appena tornata da un viaggio per stare più lontano possibile dai litigi dei miei genitori e loro cosa fanno?

Bisticciano!

Decido di ascoltare un po' di musica per poi addormentarmi come un sasso.