Ho bisogno di te.

capitolo 7

"A tavolaa"

Scendo subito in cucina perché ho così tanta fame che potrei mangiare anche cose non commestibili.
Ci sediamo tutti a tavola.

"Tesoro tra una settimana inizia la scuola non sei felice?" mi chiede mio padre.

"Non aspetto altro" rispondo sarcastica.

"Quanto a te Aaron, vedi di studiare molto perché é l'ultimo anno"

"Sì lo so, è logico che non voglio essere  bocciato l'ultimo anno di scuola" risponde scocciato.

"Sì amore, lo sappiamo tutti che quest'anno ti impegnerai" risponde a bassa voce mia madre.

Aaron non è mai stato bravo a scuola, i primi due anni se la cavava, mentre gli anni successivi è peggiorato molto.
Perché aveva preso brutti giri a causa delle liti in famiglia.

"Quando passerai l'esame pensi di andare all'università oppure DI PORTARE AVANTI LA NOSTRA AZIENDA?" chiede marcando l'ultima parte della domanda.

È chiaro, mio padre sta stuzzicando mio fratello, lo fa sempre.
Aaron ha sempre detto che quando avrebbe finito il liceo si sarebbe trovato un lavoro.
Ma mio padre questa cosa non va giù.

In pratica io e Aaron abbiamo già un futuro:
portare avanti l'azienda di papá e mamma.
Ma non è questo il 'futuro' che sogniamo.

Mi sto innervosendo

"Papá non pensi di esagerare? C'è ancora tempo per pensare a questo"

"Beh, tanto non serve pensare si sa già cosa farete da grandi" mi risponde in modo acido.

"Come?" cerco di controllarmi.

"Non dovrete farvi troppi problemi a pensare a cosa farete come lavoro.
EMILY, TU E TUO FRATELLO SIETE MOLTO FORTUNATI!" sta iniziando ad alzare la voce.

"Beh, io non mi sento così tanto 'fortunata' come dici, visto che il nostro futuro lo stai decidendo tu.
Vedi di farti da parte perché il tuo fottuto lavoro te lo sei scelto perché piaceva a te, QUINDI ANCHE NOI SCEGLIEREMO IL NOSTRO" solo ora mi accorgo che sto gridando anche io.

"Vedi di moderare i termini ragazzina" grida mia madre.

Faccio per alzarmi e chiudermi in camera sbattendo la porta.
Sono sicura che i nostri vicini abbiano sentito tutto ma non me ne frega un cazzo.

Chi si crede di essere?

Abbiamo già affrontato questo discorso ma non mi sono mai sentita così irritata come stasera.
Boh, magari perché sto crescendo e tra un po' devo pensare anche io a quello che vorrò fare da grande.

Mi sento gli occhi pesanti e piene di lacrime che decidono di scendere...

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Poco dopo si apre la porta della mia stanza e trovo mio fratello che mi fa un sorriso dolce.
Io cerco di asciugare le lacrime con il dorso della mano.
Viene verso di me e mi accarezza i capelli.

"Grazie" mi sento dire.

"Per cosa?"

"Per capirmi"

Faccio segno di venire sul letto con me e lui mi raggiunge.
Mi abbraccia e mi da un bacio sulla fronte. Sento che sto per scoppiare...
guardo i suoi occhi neri e poi scoppio in un pianto.

"Io non volevo... sto rovinando tutto, ma non può pensare di decidere lui il nostro futuro... mi dispiace davvero!"

Aaron mi stringe più a se.

"Emy non è colpa tua... sai benissimo che non andiamo d'accordo da tempo ormai io e papá"

"No, io non mi sono pentita di quello che ho detto... ma..."

"Ma...?"

"HO PAURA DI PERDERTI!" adesso sto gridando con le mani sul viso e le gambe sul petto.
La mia paura più grande è quella di perdere mio fratello.
Quando Aaron bisticciava con mio padre avevo sempre paura che si sarebbe stancato di tutto e che se ne sarebbe andato via.

"Non ti lascerò per nessun motivo al mondo, tu sei la mia forza per andare avanti e non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che hai fatto e continui a fare per me"

Scoppio a piangere più forte, ma questa volta per felicità. Sono felice di avere un fratello che mi stimola a non crollare.
Aaron mi prende la mano e mi stringe a se.

"Grazie di cuore" mi sussurra all'orecchio mente mi accarezza lentamente.

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SPAZIO AUTRICE: "Ciaoo come state? Tutto bene?
Per me è un periodo un po' stressante.
Domani è Venerdì e quando tornerò da scuola cercherò di postare altri capitolii💕

                            _Ari👽_