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GRAZIE ANCORA A MaryFxx PER AVER ACCETTATO DI COLLABORARE CON ME.

BUONA LETTURA:

Ero poggiato al tavolo con il cellulare tra le mani ed il contatto di Harry aperto.

Non sapevo cosa fare, una parte di me m'intimava a provarci, ma l'altra, quella più disperata mi diceva di lasciar perdere tutto, ma proprio tutto.

Però, il solo pensiero degli occhi di Harry mi faceva sentir strano, in modo positivo ovviamente. Era pomeriggio, quindi ero piuttosto convinto che fosse a casa, si dirigeva alla Js.Street solo di sera, quindi se lo contattassi...

<<E se poi mi blocca?>> Serrai le labbra in una linea dura, mentre le mani presero a sudare.

<<Perché dovrebbe farlo? Al massimo m'insulta>> Scrollai le spalle, portando i polpastrelli a sfiorare il touch.

Mi tremavano le mani, così presi un profondo respiro e posai il cellulare, giusto il tempo per afferrare un bicchiere, riempirlo d'acqua e berlo a grossi sorsi.

Ridurmi così per un ragazzo non del tutto...'normale' non era nei miei piani di vita, eppure non me ne pentivo, no.

Riafferrai il cellulare, ora un po' più calmo. Leggevo e rileggevo più volte il suo contatto in rubrica.

"Har"

Ringraziai mentalmente quella ragazza che mi portai a casa l'altra volta, per avermi dato il numero del riccio. Mi stavo autoconvincendo che tutto sarebbe andato bene, da ormai mezz'ora.

Il mio sguardo si spostava dalle lancette dell'orologio al muro, allo schermo che iniziava a scurirsi, pronto per andare in stand-by per la nona volta.

"Sfidiamo la sorte" sussurrai stanco di tutta quella pressione inutile. Afferrai una monetina, fissandola attentamente.

<<Testa lo contatto, croce lo lascio stare>> lanciai la monetina, facendola volteggiare in aria. Cadde sul mio palmo, la voltai sul mio avambraccio.

Croce.

Annuii più volte, sbuffando sonoramente. Mi allontanai dalla cucina, accovacciandomi sul divano e portando le ginocchia al petto. Sentii un fastidio all'altezza dello stomaco, il silenzio in casa non aiutava la mia situazione mentale, pura confusione.

<<Ho sfidato la sorte, non mi è andata bene, ma voglio scrivergli lo stesso, sono stupido?>> Pensai, prendendo a torturarmi le pellicine delle dita.

Rimasi in quella posizione per altri pochi minuti, prima di alzarmi di scatto, guardarmi attorno, serrare gli occhi ed attuare una veloce corsetta verso la cucina, acciuffando il cellulare come se fosse la mia unica speranza di vita.

Aprii il suo contatto, respirando affannosamente.

Louis Tomlinson: Ciao..

<<No, non va bene>> cancellai velocemente quella semplice parolina, portandomi due dita sul ponte del naso, pensando.

Louis Tomlinson: Hei, Harry!

<<Troppo amichevole>> mi sedetti sullo sgabello con un balzo, cancellando anche quel messaggio.

Scrissi e cancellai svariate volte, prima di lanciare un gridolino frustrato e digitare di scatto.

Louis Tomlinson: Indovina chi sono?

Mi mordicchiai il labbro inferiore attendendo, con gli occhi fissi sul display, che il ragazzo visualizzasse il mio messaggio.

Dopo pochi minuti lessi, sotto al nome con cui l'avevo salvato, un 'Online'. Sorrisi e subito apparì anche un 'sta scrivendo...'

On The Street. |LS|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora