4. Closet

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CHIUNQUE ABBIA BISOGNO DI UNA COPERTINA PER LA PROPRIA STORIA MI COMMENTI 'Cover Wattpad' CHE TROVERETE NELLE MIE OPERE.

DETTO QUESTO....... si ricomincia, babies.


 "Puoi essere freddo quanto vuoi ma anche il ghiaccio si scioglie."

Se qualsiasi ragazzo fosse uscito con un altro ragazzo non sarebbe stato giusto. L'omosessualità non era proprio vista di buon occhio.
Ma il fatto che io potessi infrangere questa regola mi rendeva molto orgoglioso. Tutti mi accettavano.

La bottiglia si fermò verso l'ultima persona che avrei voluto avere in quello stanzino.
Piagnucolai silenziosamente mentre Calum mi spingeva ad alzarmi, eccitato al posto mio. O era felice di levarmi dal suo Ashton?

Ormai in piedi guardai in basso, verso di lui, ricevendo un sorriso 'incoraggiante'. 

Il mio cuore scoppiettava e le mie mani iniziarono a bagnarsi dal sudore.

Lui mi venne incontro, con espressione impassibile, mentre tutto il gruppo ci guardava curioso. Mi afferrò un polso e mi trascinò lentamente verso lo stanzino che si aprì qualche secondo più tardi. Uscì la coppia di prima la qualche avevano a malapena i vestiti addosso, tutto in disordine. 

Deglutii rumorosamente. L'idea di uscir 7 minuti dopo in quello stato mi fece arrossire e abbassare nuovamente lo sguardo verso le mie vans nere, sopra a quella moquette morbida color panna.

Volevo scappare e correre via dall'ansia che si stava facendo sentire.

Guardai di sfuggita la sua mano ancora chiusa attorno al mio polso, esile rispetto al suo. Aveva alcune dita tatuate e ciò mi portò a pensare.

Stavo per fare sesso con uno che nemmeno conoscevo. Chissà quali altri tatuaggi o cose aveva che non sapessi. 

Quando chiudemmo la porta fu tutto buio.

Quello stanzino era davvero piccolo. Potevo sentire la sua presenza, il suo sguardo su di me e il suo respiro infrangersi contro la mia pelle come onde del mare in burrasca.

-P-Possiamo p-parlare?- balbettai quando quella sensazione iniziò ad essere opprimente. Era davvero imbarazzante e inoltre avevo una paura fottuta. 

Lo sentii ridere nel buio, poi una luce si accese. Aveva tirato la cordicella della lampadina posta sopra le nostre teste. 

I suoi occhi verdognoli erano più scuri e il suo viso era illuminato scarsamente. 
Quello stanzino era decisamente troppo stretto.

-Parliamo, allora.- mormorò piano con quell'espressone divertita.
Mi stava urtando il sistema nervoso.

-Piacere, sono Luk-

-So chi sei.- mi interruppe, posando una mano su una mensola dove ero appoggiato con la testa, puntando quelle pozze penetranti nelle mie. Mi sentivo intrappolato fra gli scaffali e il suo corpo, -Io sono Michae-

-So chi sei.- ripetei con il suo stesso tono, provocando in lui uno strano luccichio di divertimento negli occhi.

Oh no.

-Sei vergine?- domandò prima di far scorrere gli occhi dai miei occhi alle labbra.

Non ci sperare, coglione.

-Sembro uno vergine?- domandai a mia volta, volendo prendere una posizione. Incrociai le braccia al petto e mi appoggiai meglio agli scaffali dietro di me, inutilmente.

Dove voleva arrivare?

Lui alzò le spalle distogliendo lo sguardo per guardarsi velocemente attorno.

-E' una domanda a trabocchetto?- domandò ancora.

-Sei gay?-.

-Diavolo, no!- rispose subito ma non volendosi staccare da lì.

Stava mentendo spudoratamente, potevo sentirlo. Avevo quella sensazione e dovevo metterla a tacere per sempre.
Per questo volli metterlo alla prova.

Esibisciti, babygirl.

Premetti il mio corpo contro il suo e la sua fronte si aggrottò, come se fosse confuso dalle mie gesta. Per questo sfoggiai il miglior sguardo innocente che ero capace di fare e iniziai a torturarlo. 
Dapprima le mie labbra sul suo collo, tutto iniziato da un piccolo bacio timido, appena accennato sulla sua pelle; poi i baci si erano tramutati in qualcosa di sempre più avanzato, sempre più focosi. Lui sembrò approvare, nonostante avesse protestato con un mezzo sospiro mozzato e il mio nome incastonato fra le labbra. 

-Luke, cosa..- e per un momento lo sentii ragionare lucidamente ma ricominciai. Tentai di rendergli il tutto più impossibile.

Non mi accorsi di star strusciando il mio bacino contro il suo, troppo preso a leccargli e a mordergli un lobo. 
Lui rispose posando le sue mani sul mio sedere, prendendolo e stringendolo fra le dita con una tale forza che mi fece sussultare e mugolare sulla sua pelle.

 Lui rispose posando le sue mani sul mio sedere, prendendolo e stringendolo fra le dita con una tale forza che mi fece sussultare e mugolare sulla sua pelle

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TRoOppE MORTI PER UN CAPITOLO SOLO, LO SO.

Scusate per l'assenza, sono appena tornata. 
Chi è mio discepolo sa che non sono tornata solo adesso ma da un po' di giorni dove ho aggiornato alcune ff e ho dato vita a 'Cover Wattpad'. Ci tenevo a ricordarlo, suvvia. Mi amate lo stesso. 

Per quanto riguarda questa ff ho appena iniziato, quindi nON TEMETE. 
AGGIORNERO' PRESTO PERCHE' SONO ANSIOSA QUANTO VOI DI VEDERE COME SI SVILUPPA QUESTO SMUT MALATO.

Detto questo, spero ve lo siate gustato fino a questo punto. 
Aspettate di leggere il prossimo capitolo. 

Vado a mettermi lo scolapasta in testa perchè non ho un'elmo in casa per il prossimo capitolo. Sarà pieno di casini, preparatevi. 

SCRIVETE TANTI COMMENTI CHE VI VOGLIO RISPONDERE, CIAONE.

Se non mi seguite ancora sui social, fatelo. Pls.

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Voglio tante stelline, mi raccomando.

All the love, .x

18th September || MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora