Capitolo 2

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12 ore prima. Settore assemblaggio 13 - Iskaryot Ent.

"Driiin! Driiin! "suonò la campanella annunciando la fine del turno.
- Almeno la metà della giornata è andata - pensò Liam sollevato mentre si asciugava la fronte con l'avambraccio.

Erano quattro ore che tentava pazientemente di riparare un tubo idraulico, improvvisamente esploso, che permetteva il funzionamento del nastro della catena di montaggio e garantiva la produzione.
Liam, essendo un tecnico delle manutenzioni, era stato chiamato in fretta e furia dal responsabile dell'area che nel frattempo, incolpava tutti gli operatori di essere i responsabili del fortunoso incidente.

Liam odiava quel posto. Il settore 13 era il reparto adibito all'assemblaggio delle armi da fuoco che la Iskaryot Ent. produceva come principale business.

Due turni da 12 ore al giorno, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Per sopperire alla mancanza di domande di lavoro, Raul Perez, braccio destro del fondatore della società, decise di trasferire lì tutti i detenuti delle prigioni affollate, garantendo manovalanza, sicurezza e i favori di vari politici.

1200 detenuti-operai erano sorvegliati da una trentina di soldati armati fino ai denti. Questi li scrutavano continuamente da una passerella rialzata che si sviluppava lungo tutto il perimetro della fabbrica.

Nessun operaio poteva sgarrare, in quanto era presente un unico accesso alla struttura, sorvegliato da cinque guardie e un sistema a raggi x. Questi impedivano l'ingresso o l'uscita di qualsiasi oggetto sospetto o rubato all'interno fabbrica.

Liam aveva con sè una cassetta degli attrezzi e un permesso speciale, valido fino al termine della riparazione. Le guardie al controllo, avevano fatto parecchie storie per la grande quantità di strumentazione contenuta nella cassetta, secondo loro non necessaria.
Quello che loro non sapevano, era che Liam aveva fatto modificare lo sparachiodi a impulso da un meccanico che aveva giri loschi con il mercato nero. Così facendo lo strumento poteva caricare dieci volte in più l'accumulatore energetico e di conseguenza aumentare la gittata. In questo modo da semplice sparachiodi professionale, diventava a tutti gli effetti un'arma più che letale, semplicemente tenendo premuto il grilletto per quattro secondi.

"Una semplice precauzione, nel caso qualcosa dovesse andare storto", pensava Liam.

Gli operai avevano da qualche minuto abbandonato la loro postazione e, sotto le direttive del responsabile del settore, si erano incamminati lentamente verso l'uscita. Procedevano in fila indiana, avanzando dentro l'anticamera di sicurezza presidiata dalla scorta e, dopo essere stati scansionati ai raggi x, uscivano dal reparto.

Liam si distrasse dal suo lavoro, incuriosito dai modi bruschi con cui le guardie trattavano i poveri operai intenti a mantenere la fila.

- Ehi!!- lo sorprese una voce severa - Continua a lavorare! Per te il turno non è ancora finito- continuò uno dei responsabili alquanto infastidito.
- Fanculo- farfugliò sottovoce mentre tornava al suo lavoro.
- E non farmelo ripetere o te ne pentirai! - terminò il responsabile.

Liam non fece in tempo a riprendere in mano gli attrezzi che, improvvisamente, la sirena posta in cima alla porta dell'anticamera, iniziò a suonare e a illuminare con il suo fascio di luce rossa quasi tutta la fabbrica.

Le guardie poste sulla passerella superiore, si misero in posizione di allerta, puntando verso il basso i loro fucili carichi e mirando a tutti gli operai, compreso Liam, il quale alzò immediatamente le mani in alto spaventato.

I responsabili bloccarono la fila, intimando freneticamente ai prigionieri di rimanere immobili. Nel frattempo due guardie dietro alla console di supervisione, si apprestarono ad uscire armate dal settore.

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