I cadaveri non appaiono a caso

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Chiedo perdono per la mia prolungata assenza.

<<Oh mio Dio, che schifo!>> esclamò Sam arretrando lungo la rampa di scale e trattenendo il suo pranzo nello stomaco. Non avrebbe dovuto ascoltare Dean e divorare quel cheeseburger del fast food.

<<Davvero, Sammy? Abbiamo visto corpi amputati e rimessi insieme dagli Styne e tu ti impressioni per un cadavere in decomposizione?>> chiese Dean, deridendolo con quel suo fastidioso mezzo sorriso, che attraeva così tante ragazze da far paura. Beh, non solo le ragazze, stando ai fatti degli ultimi giorni.

<<Taci, imbecille!>>

<<Puttana>> ribatté Dean, come sempre. Era il loro rituale fraterno d'altronde. Il biondo fece un paio di passi in avanti, chinandosi sul corpo come se quel tanfo non lo infastidisse. Sam si trattenne dall'emettere un gemito di fastidio: non gli dava fastidio, accidenti? Il maggiore ispezionò le ferite: parevano essere state inferte con qualcosa di affilato, ma senza segni di lacerazione. Un coltello, forse.

<<Quest'uomo è stato pugnalato. Dovremmo chiedere spiegazioni al capo della polizia. Insomma, un cadavere in cantina è piuttosto importante, no?>>

Dean risalì le scale con disinvoltura, voltandosi poi verso Sam, che era rimasto immobile a fissare i resti dell'uomo. Era agitato: si vedeva dalle spalle che si alzavano in modo irregolare, coordinate col suo respiro.

<<Sam, andiamo?>> lo esortò. Il capellone si ridestò e lo guardò con gli occhi spalancati dal terrore. Oh, povero, piccolo Sam! pensò il maggiore, mentre gli scombinava i capelli folti. Era a dir poco esilarante vedere il fratellino in quello stato, con il disgusto e la paura degli occhi. Fortunatamente, era solo per quel cadavere: entrambi sapevano che, in caso di vera necessità, Dean non avrebbe esitato nel vendere l'anima a Lucifero pur di salvarlo. Era la sua missione e lui non era altro che un soldato. Suo fratello meritava di farsi una vita, non lui. Non colui che gliel'aveva rovinata, quella vita meravigliosa. Ancora non aveva superato il fatto di averlo trascinato via da Jessica, da Stanford, dai suoi sogni. Era un fratello terribile.

Sull'uscio della casa, il capo stava ancora discutendo col poliziotto imbranato di prima.

<<Dovremmo parlarle, signore>> intervenne Dean, non rispettando minimamente la conversazione tra i due e guadagandosi un'occhiataccia dal ragazzino.

<<Sono impegnato>>

<<Oh, quindi anche prima era troppo impegnato per avvertirci del cadavere in cantina?>> ribattè Dean, alzando un sopracciglio. Il capo si irrigidì, colto alla sprovvista ed infastidito dalla sua sfrontatezza.

<<Beh, per quanto riguarda quello... seguitemi>> disse facendo loro cenno verso la cucina. I Winchester si guardarono accigliati. Perché tutta quella segretezza? Non si era forse accorto che vi era la stampa di fronte alla casa?

<<Quel corpo... non c'era stamattina>> iniziò.

<<Cosa?>> chiese Sam, confuso.

<<Non c'era. Quando siamo arrivati, la cantina era chiusa dall'interno. Siamo poi andati a prendere gli attrezzi per aprirla e, una volta tornati, la porta era spalancata>> spiegò con il respiro affannato. Si vedeva quanto fosse agitato, non comprendendo quei fatti... soprannaturali.

<<So che è assurdo! Quando l'ho detto all'altro agente dell'FBI, non mi ha creduto>> continuò. Sam sembrava troppo impegnato a guardare il cellulare per ascoltare, ma Dean aggrottò le sopracciglia.

<<L'altro agente?>> chiese, socchiudendo gli occhi verdi. Qui qualcosa puzzava e, di certo, non era il cadavere.

<<Sì, un tizio basso, sulla cinquantina. Mi pare abbia detto di chiamarsi Crowley>> sentenziò con la fronte corrugata, nel tentativo di ricordare quel nome. Dean sussultò. Crowley? Di nuovo? Oh, andiamo! Cosa ci voleva a governare l'inferno?

Un attimo. La piuma di Cas, Crowley, cadaveri che compaiono a caso. Se quel piccolo demone avesse mai torto anche solo un capello a Castiel, lo avrebbe squartato vivo e, di certo, Lucifero sarebbe stato l'ultimo dei suoi problemi.

<<La ringrazio molto per il suo tempo. Sam, andiamo!>> gridò al fratello, che stava sorridendo davanti allo schermo del telefono come un ebete. Qualcuno era cotto!

... a parte lui, ovvio.

My guardian angel ~DestielDove le storie prendono vita. Scoprilo ora