Mistero risolto

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Dean si svegliò in una stanza, indolenzito e confuso. Dove si trovava? Che ci faceva lì? Osservò il suo corpo: tutto era al proprio posto, non era legato né tanto meno ferito. Che diamine era successo?

Tentò di alzarsi, ma un giramento di testa lo costrinse a sedersi nuovamente. Il morbido materasso lo faceva sentire sicuro e al riparo. Un attimo: la scrivania di legno, la bottiglia di whiskey... Perché si trovava a casa di Bobby?

La porta cigolò, ma, prima che potesse prendere la sua pistola, una chioma corvina entrò nel suo campo visivo. Cas?

<<Dean!>> esclamò, osservandolo. 

<<Cas, cos'è successo? Perché sono a casa di Bobby?>> chiese.

<<Non ne ho idea, non so nemmeno perché sono qui. Pensavo potessi dirmelo tu>> mormorò l'angioletto, perplesso.

<<Aspetta, non sei stato tu a farmi svenire?>> urlò Dean, alzandosi di scatto. Castiel non fece nemmeno in tempo a negare che la porta sbattè contro la parete.

<<No, ragazzone. Sono stato io>> disse un uomo di bassa statura. Entrò con passo sicuro, davanti a Sam e ad un altro individuo.

<<Gabriel>> soffiò Castiel, sull'orlo delle lacrime. Gli andò incontro abbracciandolo stretto. Suo fratello era proprio lì! Pensava che non lo avrebbe più rivisto. L'arcangelo parve sorpreso, ma ricambiò volentieri l'abbraccio.

<<Sono ancora qui, fratellino>> lo rassicurò con un sorriso comprensivo. Guardò poi Dean e gli rivolse un ghigno.

<<Perché mi avresti fatto svenire?>> ringhiò il biondo, stringendo i pugni e avvicinandosi al piccoletto.

<<Ehi, Dean, calmati!>> esclamò Sam, allungando la mano e proteggendo Gabriel. Il maggiore dei Winchester alzò un sopracciglio, prima di scoppiare a ridere.

<<Oh, dunque i tuoi erano discorsi da ipocrita?>>

Sam aggrottò la fronte, inclinando la testa verso destra. Perchè era un ipocrita? Che aveva combinato?

<<Mentre mi consigliavi sui miei problemi di cuore, tu ti davi da fare con lui? Gabriel, davvero?>> sghignazzò. Si voltò poi verso l'arcangelo ed alzò le mani. <<Senza offesa, ovvio>>

<<Certo, non mi offendo!>> gli fece l'occhiolino. Nel frattempo, Sam era arrossito fino alla punta dei suoi lunghi capelli. L'altro individuo si schiarì la voce ed avanzò con passo sicuro, uscendo dalla penombra.

<<Scusate, ma ci sarei anch'io>> disse, prima di dirigersi verso l'angelo dagli occhi blu e attirarlo a sé.

<<Balthazar>> sussurrò Castiel, nascondendo il viso nella sua giacca. Troppe emozioni in una volta. Emozioni. Se ne avesse parlato qualche anno prima, sarebbe scappato dal problema.

<<D'accordo. Tutto ciò è molto commovente, ma io sono piuttosto confuso>> sibilò Dean, incrociando le braccia. Gabriel schioccò le dita e si fece avanti per spiegare.

<<Lunga storia, breve riassunto: voi due siete due testardi assurdi>> disse, indicando il cacciatore e il suo angelo.

<<E questo cosa c'entra?>>

<<Se vi foste svegliati prima, noi non saremmo intervenuti, non avremmo dovuto orchestrare tutto quel tuo viaggio mentale e non ci troveremmo qui!>>

<<Dunque io non mi sono mai mosso dalla casa di Bobby?>> balbettò Dean. Sam scosse la testa.

<<Noi entravano semplicemente nella tua testa e modificavamo gli eventi>>

<<Wow, davvero geniale. Non avete magari pensato che io non fossi d'accordo?>>

<<Se non ti abbiamo chiesto il permesso, forse lo sospettavamo, sai?>> rispose Balthazar sbuffando. Dean alzò le braccia al cielo e si voltò.

<<Senti, mi dispiace, okay? Ma la situazione era assurda, Dean! Sono stanco di vedervi sbavare dietro senza fare nulla, dannazione!>> gridò Sam.

Castiel arrossì, prima di iniziare a dondolarsi sui talloni e a mordersi l'interno della guancia.

<<Fuori tutti quanti>> ordinò Dean. I due angeli e Sam ubbidorono, seguiti da Castiel.

<<Tu no, Cas>>

<<Senti, io non ne sapevo n->> fece per dire prima che Dean lo interrompesse con un bacio delicato. Castiel sorrise e i suoi occhi celesti si illuminarono di una tenerezza disarmante.

<<Non mi interessa. Ora chiudi la bocca e basta>>

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<<Ottimo lavoro, ragazzi!>> esclamò il capellone.

<<Quando vuoi, Sam!>> ghignò Gabriel, osservandolo senza vergogna. Il cacciatore deglutì. Si sentiva la gola particolarmente secca e cercava di non focalizzarsi sul volto dell'arcangelo.

<<Beh, grazie ad entrambi!>> balbettò, prima di scomparire a passo spedito nel corridoio. Gabriel sorrise nella sua direzione, prima di avviarsi dalla parte opposta. Balthazar li osservò, poi si lasciò scappare un sospiro.

<<Non di nuovo!>>

My guardian angel ~DestielDove le storie prendono vita. Scoprilo ora