Che animale sei?

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Dopo le tre ore pattuite, o meglio, imposte da Sam, i due vennero liberati dalla loro prigione. Dean non sapeva se essere raggiante o se aveva voglia di picchiare il fratello. Probabilmente entrambe. Sospirò, voltandosi a guardare l'angelo, il quale lo osservava confuso.

<<Qualcosa non va?>> gli chiese, assottigliando gli occhi come suo solito. Il cacciatore si morse il labbro per trattenere una risata: sembrava un piccolo gattino smarrito con la testa inclinata e lo sguardo curioso.

<<No, no, tutto a posto>> gli sorrise, scompigliandogli i capelli corvini. Cas sbuffò e seguì Dean nella sala dei controlli. Il capellone se ne stava seduto sulla sedia, con la testa appoggiata sul tavolo e nascosta tra le braccia. Gli altri due poterono sentire un leggero russare: incredibile, si era addormentato! Un ghigno increspò le labbra del biondo, che fece segno all'angelo di tacere. L'essere celeste annuì, tentando però di sbirciare oltre la spalla imponente di Dean. 

<<Cosa vuoi fare, Dean?>> bisbigliò nel suo orecchio. Era vicino, tanto vicino. Il suo alito caldo si schiantò sul suo collo. Dean, concentrati. Dean, stai calmo. Il cacciatore si bloccò e trattenne il fiato: sapeva che l'angelo non era pratico di sentimenti e... le altre cose, ma non poteva fare così, dannazione! Lui era pur sempre umano e aveva i suoi istinti!

<<Cas, mi deconcentri così!>> ringhiò, più con l'intenzione di riprendere il controllo sul proprio corpo che per allontanarlo veramente. Non gli dispiaceva poi così tanto, ma, perlomeno, avrebbe risparmiato la versione esplicita a Sam. L'angelo aggrottò le sopracciglia ancora una volta e scosse la testa, ma fece un passo indietro. Dean sospirò, tornando a rivolgere l'attenzione al fratello, che dormiva beatamente. Si era appoggiato con una guancia sulla scrivania, perciò la faccia era visibile. Una leggera scia di bava colava dall'angolo della sua bocca e formava un piccolo lago. Il biondo estrasse il cellulare dalla tasca e, senza far troppo rumore, scattò un selfie con un Sammy bavoso.

Probabilmente, però, si era avvicinato troppo, dato che il minore dei fratelli si svegliò. Sam sbatté le palpebre un paio di volte, prima di guardare il fratello con ancora in mano il telefono.

<<Ciao ragazzi!>> biascicò con la bocca impastata dal sonno. Sorrise a Castiel e poi si rivolse al fratello: <<Che hai combinato? Perché quel sorriso?>> poi si bloccò. <<No, aspetta. Se avete fatto cose sconce, non le voglio sapere. Potresti bloccarmi la crescita!>>

<<La crescita? Vuoi sfondare il soffitto, Sammy?>> rise Dean, immaginando suo fratello in versione Alice nel Paese delle Meraviglie. Doveva smetterla di sentire Charlie: cominciava ad avere troppa influenza sulle sue letture! Avrebbe dovuto tornare alle sue riviste pornografiche.

<<Comunque no, ridevo per un'altra ragione. Sai che quando dormi, sbavi un po'?>> lo schernì, mordendosi il labbro. Sarebbe scoppiato a ridere da un momento all'altro davanti a quegli occhioni verdi. Sembrava un cucciolo di labrador abbandonato sul ciglio della strada, mentre tentava di ricomporre i pezzi. Era una delle abilità di Sam: i suoi occhi dolci e confortanti facevano crollare tutti. Tutti, tranne suo fratello, ovvio. 

<<Non ci credo! Mi hai fatto ancora le foto!>> urlò il capellone, aggiustandosi una ciocca castana. Scattò in piedi, cercando di afferrare il fratello, il quale fece un passo indietro ridendo e circumnavigando la scrivania.

<<Dolce, dolce vendetta>> mormorò Dean, afferrando il sacchetto dei popcorn. Sam si era messo proprio comodo per spiarli! Ne infilò una quantità industriale in bocca, tanto che le sue guance si dilatarono come airbags.

<<Criceto Winchester, ridammi i popcorn>> sghignazzò l'altro, sotto lo sguardo sempre più confuso di Castiel, che continuava a spostare l'attenzione da un fratello all'altro.

<<Perché lo chiami così? Dean non è un roditore>> disse, ingenuamente. I due fratelli sospirarono, sconsolati. Possibile che capisse solo le battute in enochiano?

<<Lascia perdere, Cas>> rispose Sam, non riuscendo a trattenere un sorriso. Finalmente, lì in quel bunker, la famiglia Winchester aveva trovato un attimo di pace. Dean sfoggiava un sorriso sepolto da tempo e Sam non avrebbe potuto esserne più felice.

Ma le cose belle sono destinate a finire e un nuovo pericolo è sempre in agguato per loro e il loro angelo custode.

My guardian angel ~DestielDove le storie prendono vita. Scoprilo ora