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Mi allontano da lui e sento una strana sensazione. Non ho più tracce di Kate, nè di Matt e nemmeno dei ragazzi che erano accanto al mio falò.
Cammino così senza meta quando realizzo di essermi persa.

Da lontano vedo migliaia di luci rosse e sfumature più chiare. I mille falò accessi sono davvero uno spettacolo. Ragazzi che ballano, ubriachi, con i loro corpi sudati mi passano di fianco. Due ragazzi sdraiati sulla sabbia sono intenti a guardare le stelle mentre ogni tanto le loro labbra si incontravano. Sembrano felici. Una coppia tiene per mano due bambini, una madre raccomanda al proprio piccolo di non allontanarsi.
Ed io cammino per un po', ritorno al locale, ma non c'è traccia del nostro falò.

Forse saranno andati al parcheggio? Può essere. Ma la mia memoria non è una delle migliori, non ricorderei di certo la strada e peggiorerei soltanto le cose.

Prendo il cellulare e chiamo Kate.
Perchè Jane non ci hai pensato prima eh? Per mia sfortuna mi accorgo che non c'è campo.

Le gambe iniziano a farmi male, così decido di sedermi sul primo muretto che trovo.

Sento dei passi da dietro avvicinarsi sempre più e inizio ad avere paura.
Forse è Kate, ma se non fosse lei?
Non mi giro.

-Ti sei persa per caso?

Riconosco quella voce, è calda e leggermente roca. Si tratta di "miss occhi azzurri". Per quanto potesse irritarmi in questo momento sento una piacevole sensazione. Non lo conosco. Ma tutta sola, sulla spiaggia, alle due di notte. Non so perchè, ma riesce a tranquillizzarmi.

-Che diavolo ci fai anche qui?

-Sai che chi è nervosetta muore prima?

-Così ti farò un piacere.- Abbozzo un sorriso ma lui non risponde.

Cerco di guardare sempre avanti per non incontrare il suo guardo e vedo sulla spiaggia la sua ombra, non si muove e rimane immobile.

-Vuoi sederti?- Gli chiedo. Ma subito dopo mi pento di averglielo detto.
Che ti viene in mente, eh Jane?

-Neanche per sogno.

Lo vedo avvicinarsi e sedersi accanto a me. Che gli salta in mente?

-Sei davvero strano.
E lunatico, avrei voluto aggiungere.

-Ma da che pulpito. Sentirsi dire di essere strani da una ragazza che gira tutta sola per la spiaggia durante una festa e va a sedersi su un tronco caduto di un albero?

In realtà ha ragione. Quello non è un muretto, ma appunto un tronco. Che nervoso. Non posso di certo ammettere che lui ha ragione.

-A quanto pare anche tu cammini tutto solo.-Dico e alzo un sopracciglio.

-A differenza di qualcuno non mi sono perso.- Fa un'occhiolino.
Non posso mentire questa volta, quel suo gesto mi fa uno strano effetto.

-Ah e comunque avevo ragione. Ci siamo rivisti.

-Non capisco.-Dico stupita.

Subito dopo ricordo che qualche minuto fa mi ha detto "Ci vediamo,Jane".
E così capisco..Sempre in ritardo.

-"Ma anche no, Jack"- Imita la mia voce e ridacchia.

È davvero buffo il modo in cui l'ha detto. Sto per scoppiare a ridere ma questo non toglie il fatto che sia davvero fastidioso.

-Bene cara Jane, io vado, e non voglio dirti "ci vediamo", perchè poi vedi..succede davvero, quindi buonaserata.- Fa un occhiolino e va via.

Come può andar via? Lasciarmi lì?
Mi viene subito un'idea. Lui sta andando alla festa e quindi anche vicino al mio falò. Potrei seguirlo e arrivare finalmente da Kate e gli altri.
Quando sento una voce familiare.

-Jane, ma dov'eri finita? Ti stiamo cercando dapperttutto.-  Sospira Matt.

-Scusate, non volevo che vi preoccupaste.

-Dai andiamo, l'auto di Matt è vicino al palmeto.- Dice Kate mentre si avvicina al mio orecchio.

-Sai chi è quel ragazzo?- Abbassa la voce cercando di non farsi sentire.

-Di chi stai parlando?

In realtà so benissimo a chi si riferisce.

-Quello che ti ha guardata tutta la serata e che Bryan geloso ha cercato di fargliela pagare non sapendo con chi avesse a che fare e quello che proprio ora avevi di fronte.

-Come fai a sapere che mi stesse guardando?

-Oh Jane..e per quale motivo pensi allora che Bryan sia andato da lui?

Non avevo pensato male allora. Era stata quindi la sua gelosia a farlo agire in quel modo.
Rimango in silenzio, poi Kate mi riporta alla realtà.

-Jane...lui è Jack Christian Stewart!- Kate sorride entusiasta alzando il tono della voce.

Jack Christian Stewart...questo nome non è per niente male, come lui tra l'altro.
Oddio no. Jane torna in te.

-E quindi? Chi sarebbe?- Dico alzando un sopracciglio.

-Non lo so di preciso, ma da come quelle papere ne parlavano presuppongo non sia uno da sottovalutare.- Afferma e sorride maliziosa.

-Non è poi di così tanta bellezza.-Dico, forse mento.

-Stai scherzando vero?

-Sono solo sincera. È ANTIPATICO.

-Oh sì, certo..certo.

-E presuntuoso anche. Hai visto come se la crede?

-Si..mi hanno detto che la sua modestia non è delle migliori ma ora dimmi, cosa ti ha detto? Su raccontami!

Avevo dimenticato il suo terzo grado, come se non bastasse quello di mia madre.

-È stata una serata pesante Kate, non ne ho voglia di parlare.

Kate sbuffa:-Qualcosa mi dice che non finirà qui.- Sorride maliziosa.

Il tragitto in macchina per arrivare a casa mia passa in fretta e in un attimo mi ritrovo di fronte al mio cancello.

-Mi dispiace deluderti , ma non ci sarà    nessun continuo, a domani Kate e grazie del passaggio, Matt.

Scendo dall'auto e mi dirigo verso il cancello. Dal finestrino posso vedere la faccia di Kate, che alza un sopracciglio come per smentire tutto quello che ho detto prima.

-A domani piccola Jane.- mi salutano in coro.

Please, kiss meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora