Le vacanze stanno terminando e come ogni anno la tristezza si fa spazio. Le serate perdono la loro vivacità e un vuoto nell'aria cresce sempre più. Sul mio letto arrivano i primi raggi del sole che riflettono dalla finestra.
Mi sporgo leggermente e capisco che oggi è una bella giornata, nonostante ciò sento come una mancanza, una specie di nostalgia.
Rimango ancora un po' a letto tra i miei pensieri e realizzo che siamo a fine agosto, come ogni anno spero e mi incoraggio che andrà tutto bene e che sia migliore dell'anno precente ma quest'anno sarà leggermente diverso, dovrò iniziare la scuola in un posto tutto nuovo, così l'ansia cresce in me.
Sarebbe davvero bello,anzi bellissimo se le cose andassero almeno un po' come vorrei, sarebbe forse strano,ma mi farebbe piacere.Per un istante vedo davanti ai miei occhi un azzurro splendido, così profondo e così chiaro come il cielo. Sto pensando a qualcosa di ieri sera, o meglio, ieri notte.
Improvvisamente squilla il mio cellulare che mi distoglie dai miei pensieri, mi avvicino al comodino per afferarlo, ma invano. È troppo lontano e le mie piccole braccia non riescono a raggiungerlo. Mi sporgo ancora di più e per poco non precipito dal letto. Lo afferrò e sullo schermo noto che sono le 6:00.
Perchè mi sono svegliata così presto? Non è mica già iniziata la scuola? E anche se fosse la sveglia è alle 7:00.
Scorro in basso e leggo un messaggio da parte di Kate. Mi sorprendo che anche lei sia già sveglia.*Jane posso venire da te?
È strano che me l'abbia chiesto, di solito me la ritrovo nella mia stanza senza nemmeno aver bussato.
L'ansia fa capolino in me e non faccio altro che pensare a cosa sia accaduto.*Certo:)
Mi limito a rispondere. Preferisco chiederle tutto appena sarà qui.Sento finalmente il campanello e mi precipito a scendere le scale. Apro la porta e davanti a me trovo la mia amica in lacrime.
-Kate...Oh..ma cosa è successo?
Come previsto non ricevo risposta. La faccio entrare e senza dire una parola va a sedersi sul divano.
Le do del tempo per tranquillizzarsi e nel frattempo vado a prenderle dei fazzoletti e un bicchiere d'acqua.
Continua a piangere poi fa un lungo respiro e inizia a raccontare.-Ieri sera mia madre è tornata di nuovo ubriaca e..- dei singhiozzi interrompono il suo discorso- e stamattina ho sentito un rumore fortissimo che mi ha svegliata, credo siano state circa le 4:00, sono scesa in cucina ma quando sono arrivata ho visto la porta sbattere e una bottiglia di whisky a terra, in mille pezzi, e sul divano la giacca di un uomo, ma non è questo la cosa brutta..- Continua a piangere- mia madre era in lacrime e le sono andata vicino, l'ho abbracciata. Erano anni che non lo facevo. Ma Jane...- piange, sempre più forte, è davvero disperata- non ho provato nulla, non ho provato affetto, assolutamente nulla...e fa male, Jane...
Sento le lacrime rigarmi il viso.
Riesco solo ad avvicinarmi a lei e ad avvoggerla tra le mie braccia. Lei ricambia e mi stringe più forte.
Cerco in quell'abbraccio di farle capire che io sono con lei e che non sarà mai sola.Fa male vederla così. Non se lo merita, ha soltanto bisogno di amore, tutto quello che forse non ha mai ricevuto, nemmeno da bambina.
-Ma ora dov'è?- Le chiedo.
Mi pento subito dopo di averle posto questa domanda. So che le fa male ricordare che la madre è uscita e come al solito senza avvisarla.
-Non..non lo so dove sia andata.
Piange ancora un po', poi cerco di accoccolarmi accanto a lei sul divano e restiamo in silenzio ancora per un po'. Nessuna parola può confortarla ed io mi sento davvero impotente.
-Kate?- La chiamo ma sembra non darmi ascolto.
-Kate?- Ripeto.
Finalmente alza lo sguardo e mi guarda come per darmi il permesso di parlare.
-Stanotte se tua madre non torna potrai restare da me, okay?
Mi guarda e i suoi occhi si fanno di nuovo lucidi. Poi continuo cercando di tranquillizzarla.
-Kate, su di me potrai sempre contare, e anche se per qualche motivo tu dovresti allontanarti da me io non lo farò, ti voglio troppo bene per lasciarti andare. E stanotte non voglio che tu sia sola.
Mi guarda e cerco di capire a cosa stia pensando.
-Come farò senza di te?-Dice.
La sua espressione mi lascia senza fiato. È così seria e la sincerità di quelle parole mi fanno venire i brividi.
-Aah non non fartela questa domanda, Kate, non ce n'è bisogno- Sorrido e sorride anche lei.
Mi abbraccia di nuovo, è uno di quegli abbracci che ti rompono le costole.
E simile a due bambine dell'asilo mi ripete "Grazie, grazie, grazie."***
Passiamo la mattina insieme, guardiamo diversi film e ci ingozziamo di patatine e pop corn. Sono contenta di essere almeno per qualche ora riuscita a distrarla da ciò che le fa male e vorrei tanto prendere un po' del suo dolore e caricarlo su di me.
Poche volte ho visto Kate così, anzi forse la prima. Lei è una forte, o almeno così si mostra. È un'orgogliosa guerriera che non permette a nessuno di vederla soffrire.
Quando rivedo gli occhi di Kate farsi lucidi di nuovo e il suo guardo ritornare spento.
-Che hai Kate? C'è qualcos'altro che devi dirmi?
-No.. No è che stavo pensando alla mia vita. Tutti dicono che sono bella, tutti dicono che ho un fisico bellissimo, un sorriso mozzafiato, tutti adorano i miei occhi verdi e i miei morbidi capelli rossi, ma mai nessuno si innamora perdutamente del mio sorriso, dei miei occhi, li vedono solo come una cosa bella, che però rimane lì. Mai nessuno che mi porti a fare delle passeggiate romantiche o mi regali dei cioccolatini o un anello, come succede nelle favole con il bellissimo principe. Ma forse nessuno potrà mai innamorarsi di me perchè io me la prendo per ogni minima cosa, io sono capace di fare una rissa se qualcuno prova a prendere o pensa anche solo di prendersi ciò che è mio. Quando mi innervosisco non può fermarmi più nessuno, sono una pazza isterica. Ho tanti di quei difetti che il vero amore non potrebbe mai trovarmi. È questa la verità.
-Ma vedi Kate il vero amore non si innamora solo dei nostri pregi, non si innamora solo della nostra parte peggiore, perchè riesce a tirare fuori anche il meglio di noi stesse perchè è riuscito a vederlo nonostante tutto il male che lo copriva. Ci accetta e ci sceglie, perché ci ama. Ama tutto di noi: il nostro modo di fare, il nostro aspetto, il nostro carattere, anche se siamo nervose e isteriche.
Questo è il vero amore.
Qualcuno che si innamora della nostra parte peggiore, rendendola migliore.
Quindi Kate, il vero amore è per tutti.
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Please, kiss me
RomanceDue ragazzi appartenenti a due mondi totalmente differenti. Conosciuti per caso ad un falò in una calda serata estiva. Lei, proveniente da una famiglia modesta e trasferitasi a Los Angeles per il lavoro di suo padre. Lui, figlio di un ricco imprend...