Un rumore proveniente dall'ingresso lo fece svegliare di soprassalto.
Che diavolo è stato?
Aprì gli occhi e vide la ragazza che aveva salvato il giorno precedente distesa a terra.
<< Hey! Ma che fai? Devi riposare! >> disse aiutandola ad alzarsi.
<< No.... io... non posso restare qui..... devo.... devo scappare.... >>
<< Scappare? Perché? >>
<< Perché.... mi vogliono abbandonare.... vogliono portarmi via.... vogliono farmi del male.. >> sussurrò iniziando a piangere.
<< Shhh, tranquilla, non aver paura. Ci sono io con te e nessuno oserà toccarti. >> e la abbracciò.
<< Grazie.... ne... ne avevo proprio bisogno. >> sorrise. Aveva un sorriso dolce e delicato, uno di quei sorrisi che ti scaldano il cuore, facendoti dimenticare tutte le difficoltà.
<< Quanti anni hai? >>
<< 14....e.... e tu? >>
<< 18. Da dove vieni? >>
<< Vengo da un orfanotrofio poco distante da qui.... i miei genitori non volevano più tenermi con loro e volevano lasciarmi lì.... a marcire.... mi hanno sempre odiata..... ma.... ma appena arrivati in quel postaccio ho provato a scappare, ma dopo pochi metri mi hanno ripresa e mi hanno rinchiusa in una stanza di quella prigione legandomi con delle corde e minacciandomi che se ci avessi riprovato mi avrebbero uccisa.... qualche volta dei ragazzini che mi avevano visto mi portavano i loro avanzi ma un giorno vennero scoperti e vennimmo puniti severamente , io più di tutti.... poi.... poi nessuno varcò più quella porta che era stata chiusa a chiave... si... si erano dimenticati di me.... se.... se fossi rimasta lì sarei morta.... così riuscii a liberarmi dalle corde e scappai dalla finestrina che mi lasciava vedere l'esterno.... fortunatamente nessuno se ne accorse e dopo aver corso per molte ore mi ritrovai qui.... >>
Alex era paralizzato. Sapeva che il mondo era crudele ma non pensava che le persone potessero arrivare a compiere tali malvagità. Provava rabbia e tristezza nello stesso momento, strinse i pugni impiantandosi le unghie nella carne, iniziando a sanguinare.
<< E te? >>
Lo guardava con degli occhi sofferenti e preoccupati, evidentemente si era accorta della sua reazione. Prese un profondo respiro per poi iniziare a parlare, senza però citare la parte dei suoi poteri; inventò delle scuse per coprire le cause delle sue sofferenze perché voleva dimenticare quella parte di lui che lo aveva condannato ingiustamente, per lui non esistevano, servivano solo come arma di difesa e attacco, non era necessario mettere in mezzo la giovane in quella storia. Raccontando gli tornarono in mente molti ricordi che gli fecero venire i brividi; le ferite erano ancora aperte, erano state semplicemente nascoste ma c'erano, e non si sarebbero cicatrizzate velocemente. Ci furono lunghi minuti di silenzio che vennero improvvisamente rotti dalla voce tremolante della ragazzina.
<< Mi... mi dispiace. A quanto pare le nostre storie sono simili. >>
<< Già. >> sospirò. Era proprio vero. Non era l'unico ad aver patito l'inferno, anzi, lui in confronto a lei aveva avuto un semplice assaggio, era stato fortunato. Inoltre, per la prima volta dopo molto tempo, aveva condiviso la sua esperienza con qualcuno, e non con una persona qualunque, no, con una giovane donna.
Era strano, ma sentiva una strana senzazione, un profondo istinto di volerla proteggere.
<< Come ti chiami? >>
<< Heather. E te? >>
<< Alexander. >>
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I 5 elementi 2 - il Ragazzo di Fuoco
FantasíaSecondo libro della saga "I 5 elementi" Libro precedente: I 5 elementi 1- la Ragazza di Ghiaccio Alex, un ragazzo di 18 anni che sa di essere il Prescelto, ma che non si sente pronto ad affrontare il suo destino, ma qualcosa forse riuscirà a fa...