Capitolo due.

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Benji's POV

"Dove lo trovo un ragazzo più stupido?"-Federico lancia il joystick sul divano accanto a se, sfiorandomi-"Ti sei fatto beccare di nuovo"

"Non è colpa mia!"-ridacchio alzandomi per cambiare disco nella console di gioco-"Il Joystick ha i tasti rotti"-ribadisco ciò che ho ripetuto per tutta la durata della partita.

È la terza partita che perdo in squadra con lui per colpa dei tasti rotti del joystick. Il mio personaggio continua a muoversi da solo, in ogni direzione senza che io pigi nulla e ciò va a sfavore della nostra squadra visto che sono sempre il primo a morire, lasciando Fede in balia dei nemici.

"Si okay, comprane uno nuovo allora"-Federico copre il viso con entrambe le mani scuotendo la testa-"Non possiamo perdere sempre"

"Visto che ti lamenti tanto, potresti comprarmene uno tu"-torno a sedermi sul divano dopo aver inserito un nuovo gioco nella console. Questo non ha il multi player e siamo quindi costretti a giocare uno alla volta. Almeno Fede non si lamenterà.

"Cosa dovrebbe comprarti?"-Margherita entra nella stanza gettando la sua borsa sul mio letto e catapultandosi sul divano accanto a me.

Margherita ha sempre amato il fatto che la mia stanza è talmente grande da poterci mettere un divano oltre ad un letto e lo dimostra ogni qual volta si getta su uno dei due, totalmente a sul agio. Sarà per il fatto che la conosciamo da quando è una bambina e ormai è fin troppo normale da parte sua.

"Un nuovo joystick"-Fede poggia la testa allo schienale del divano.

"Ah"-risponde lei.

"Va tutto bene?"-Federico chiede alzando la testa.

"Si"-lei sorride sorpresa per l'attenzione da parte di Federico-"È solo che non so cosa comprare a mio padre per il suo compleanno"

Tamburello con le dita sul mio ginocchio riflettendo-"Puoi semplicemente comprargli una maglia... o un orologio... o..."-continuo ad elencare.

"Mmmh"-dice poi rimanendoci a pensare.

"Giusto, o un paio di scarpe, qualcosa che gli serve insomma"-Federico concorda prima di tornare con la testa sullo schienale.

Dopo un "mmmh" infinito, Margherita torna a parlare-"Avete da fare adesso?"-un sorriso sbilenco sul suo volto.

Federico incrocia il mio sguardo preoccupato. Ha già capito le intenzioni di Margherita.

E infatti, dieci minuti dopo siamo in centro, in cerca del regalo giusto per il padre di Margherita.

"Dici che questo andrebbe bene?"-Margherita ci mostra un maglione marrone dalle fantasie orrende.

"Senza offesa, ma... nemmeno mio nonno metterebbe un maglione del genere"-affermo ridacchiando.

Margherita mi rivolge un'occhiataccia prima di voltarsi verso Federico. 
"Fede?"-chiede lei notando il suo amico al momento distratto nel far scorrere le grucce-"Cosa ne pensi tu?"

Federico non fa in tempo ad alzare lo sguardo e scoppia a ridere-"Fai sul serio?"

Io e Fede continuiamo a ridere mentre Margherita diventa rossa per la rabbia.

"Devo trovarmi delle amiche"-alza gli occhi al cielo rimettendo il maglione al suo posto.

"Perdonaci"-Federico si asciuga gli occhi dalle lacrime e riprende a guardare i vestiti sulle grucce in cerca di qualcosa di decente da comprare.

Faccio lo stesso anche se continuo a distrarmi costantemente non riuscendo a trovare nulla.

"Trovato!"-la voce di Margherita risuona nel negozio, facendo voltare metà dei clienti-"Questa"

Dice alzando una maglietta blu con una scritta in bianco.

Alzo lo sguardo per guardare la maglietta, ma mi ritrovo a guardare fuori dal locale. Qualcosa attira la mia attenzione. Due ragazze sono sedute ad un tavolo all'esterno della gelateria di fronte al negozio dove siamo. Un ragazzo parla ad entrambe facendole ridere.

Il mio sguardo rimane su una delle due ragazze, la quale per qualche secondo incrocia il mio casualmente.
Senza accorgermene sto sorridendo verso quella ragazza e solo quando vengo colpito da una gomitata da parte di Margherita, mi volto per guardare la maglietta.

"Quella ragazza"-sussurro ancora con un sorriso stampato sul viso.

"Cosa? Chi?"-Federico si volta per guardare nella mia direzione e proprio in quel momento, un'auto si parcheggia davanti al loro tavolo, oscurandomi la visuale-"Non vedo nessuno"

"Lascia stare"-scuoto la testa sorridendo-"Questa va bene"-dico osservando la maglietta che Margherita ha ancora tra le mani.

Quando mi volto di nuovo, le ragazze sono andate via e l'auto insieme a loro.

Una vita prima di te  || Benji & Fede #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora