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*Dylan's pov*

Stavo facendo una corsetta, per il bellissimo lungomare di Los Angeles, quando incontrai una persona che conoscevo fin troppo bene.

"Dylan!" Mi chiamò, venendo nella mia direzione.

"Zia Kat!" Sorrisi falsamente, era la sorella di mio padre e non mi era mai andata a genio quella donna, non era la Zia Pat e non lo sarà mai.

"Cosa ti porta qui a Los Angeles?" Domandò sorridendo.

"Mi sono trasferito qui con Tyler." Risposi guardando l'ora sull'orologio che avevo al polso.

"Finalmente! Sei scappato da quella città deprimente!" Esordii dandomi una pacca sulla spalle. Se sapessi il perché sia scappato da lì...

"Già, zia ti devo lasciare, si sta facendo tardi." Inventai una scusa qualunque prima di ricominciare a correre. Era ora di pranzo e avevo una fame tremenda.

Arrivai a casa e andai da Tyler che era preso a vedere qualcosa sul telefono.

"Sbrigati, andiamo al McDonald." Lo smossi lanciando la giacca sul divano.

"E comunque offri tu, ricambierai la scommessa che puntualmente hai perso." Sorrisi beffardamente. Tyler sbuffò.

"Non è colpa mia se Lauren non è una facile."

"Io ti avevo avvisato, sei tu che sei testardo." Ridacchiai avviandomi verso la macchina.

Tyler partii a tutto gas, era davvero pericoloso a volte, sapeva che odiavo l'alta velocità.

"La tua intenzione era quella di farmi morire in un incidente per non offrirmi il pranzo?" Chiesi appena scesi dalla macchina, il cuore mi batteva a mille per la paura.

"Esattamente." Affermò infilando le chiavi nella tasca.

Entrammo nel locale e con quel bel profumino la mia fame aumentava a dismisura. Dopo aver ordinato ci andammo a sedere su un tavolino e iniziammo a divorare tutto con gran foga.

Tyler si era incantato a guardare qualcosa, o meglio, qualcuno.

Mi girai verso la persona in questione e notai con piacere che era una ragazza parlare con una sua amica, davvero carina: i capelli castani le ricadevano sul petto e gli occhi nocciola parlavano da soli.

"Amico, ti sei incantato." Ridacchiai passandogli la mano davanti agli occhi.

"È un angelo sceso dal cielo, ci mancherebbe." Alzai un sopracciglio alle parole dette dal mio migliore amico, era sempre stato un tipo da una botta e via, non gli avevo mai sentito dire qualcosa del genere ad una ragazza.

"Vai là allora." Esclamai sorridendo.

"Mi vergogno..." Aspetta, aspetta un secondo, TYLER RIMORCHIO TUTTI CON UN SOLO SGUARDO SI VERGOGNA RAGAZZI! Non ci credo.

"Allora vado io." Mi alzai e mi avvicinai al tavolo della ragazza tanto bramata da Tyler.

"Ciao, scusate se vi disturbo, vi volevo chiedere se vi volevate sedere al tavolo con noi, abbiamo bisogno di compagnia, soprattutto il mio amico là." Sorrisi cercando di essere il più cortese possibile, indicando Tyler che era imbarazzatissimo. La ragazza stava con un'altra adolescente molto bella anche lei: capelli corvini e occhi di un nero profondo.

"Si dai, perché no." Le accompagnai al tavolo. Presero due sedie e si accomodarono.

"Io sono Malia e lei è Selena." Selena stava letteralmente mangiando con gli occhi Tyler ma lui era impegnato a guardare Malia che sorrideva.

"Io Tyler e lui Dylan." Rispose Tyler con voce tremolante, non lo avevo mai visto così in difficoltà.

"Ma voi non siete i nuovi della Hilton?" Chiese Selena squadrandoci il volto.

"Si, in persona." Scherzai dando una pacca sulla schiena a Tyler che in quel momento era tutto tranne che rilassato.

"A scuola si parla solo di voi e di quanto siate fighi, non posso dare torto a quelle cosiddette voci." Sorrise Malia guardando il mio migliore amico che stava diventando rosso.

"Non mi considero figo." Ammisi.

"Dovresti, sei un bel ragazzo." Mi sorrise Selena ammiccando. Le rivolsi un sorriso veloce e ritornammo a parlare del più e del meno, erano molto simpatiche.

Era più che evidente che Selena si stava interessando a me, ma io pensavo ad un'altra ragazza in quel momento.

"Allora, mi dai il tuo numero?" Chiese accarezzandomi un braccio con sguardo seducente.

"La tecnologia non serve a capire se si è interessati o meno a una persona, ci vediamo Sel." La spiazzai e me ne andai con un sorriso compiaciuto, non mi erano mai piaciute le persone troppo dirette.

Aprii la porta di casa con Tyler dietro. Avevamo passato davvero un bel pomeriggio con quelle due ragazze.

*Lydia pov's*

"Comunque secondo me alla fine Caroline si mette con Klaus." Mi disse mia sorella ingoiando un pocporn.
Stavamo stese sul letto a guardare The vampire diares, la nostra serie TV preferita.

"Ah io lo spero, sono la mia ship preferita dopo la Delena ovviamente." Ammisi prendendo un cucchiaio di nutella, che avevo davanti a me.

"Togli quella cosa obbrobriosa dai miei meravigliosi occhi." Mi spostò la nutella con faccia a dir poco disgustata.

"Non provare ad offendere la mia nutella, mangio pesce sempre." La derisi con un ghigno.

"Almeno il pesce fa bene, tu se continuerai così ingrasserai come una balena." Ribatté con un sorrisetto.

"Ricordati che ho il metabolismo molto funzionante, non ingrasso neanche se mi finisco un barattolo di nutella di kg." Replicai e lei si arrese. Riprendemmo a vedere The vampire diares stuzzicandoci a vicenda.

La giornata passò piuttosto in fretta, con i miei soliti passatempi: vedere serie TV, leggere, fare qualche compito, ascoltare musica e esercitarmi sui pattini.

Stavamo cenando e mamma era piuttosto ansiosa, lo è sempre quando doveva dirci qualcosa.

"Madre cosa devi dirci?" Le chiesi infilando un pezzo di carne in bocca.

"Beh, mi sto frequentando con un uomo, a dir poco figo." Sorrise eccitata, eccola la nostra mamma.

"Voglio ogni minimo dettaglio di questo uomo." Affermò Lolo ridacchiando.

"Lo vedrete domani a cena tanto." Arrossii mia mamma, era una ragazzina, aveva gli stessi miei comportamenti.

Appena finimmo la cena aiutai mamma a sparecchiare e mi diressi in camera sorridente.

Stavo leggendo "noi siamo infinito", nonché uno dei miei libri preferiti quando dall'armadio spuntò una persona...DYLAN, COSA STAVA FACENDO?

"Cavolo, quanti vestiti hai?" Domandò sistemandosi la camicia, come se non fosse appena uscito da un armadio di casa altrui.

"Dylan ma che ti salta in mente?!" Urlai alzandomi dal letto contro il moro che ghignò in tutta risposta.

"Come sei entrato?" Chiesi stupefatta, non sapevo fosse potuto arrivare a una cosa del genere la sua pazzia.

"Dalla finestra cara, devi imparare a non lasciarla aperta." Ridacchiò.

"Ma sono due piani." Dissi confusa, si era arrampicato?

"Mi sono arrampicato, non ci vuole tanto." Fece spallucce sedendosi sul letto, osservando la mia camera.

"Adesso però mi dici cosa diavolo ci fai qui." Affermai guardandolo sorridermi, quel sorriso mandava in frantumi la mia stabilità, era impossibile. Complicato era troppo poco per dire il carattere di quel ragazzo

Unsteady ||•Dylan O'Brien•||Where stories live. Discover now