Argento.

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La pizzeria  Toni's  era il luogo perfetto per scaricare le tensioni del college.

La squadra di calcio l'aveva capito da tempo ed ogni settimana si riuniva a festeggiare le soddisfazioni o a dimenticare i rimorsi.

Thomas come sempre era capotavola seguito da Cassie e la sua segretaria.

Nell'altro lato Nick e la fidanzata chiaccheravano allegramente.

"Un attimo di attenzione" urlò Thomas creando rumore con le posate.

"Vorrei ringraziare Cassandra perché grazie a lei sono riuscito a superare l'esame di matematica."

Tutto il tavolo si girò verso la ragazza riccia dagli occhi spenti, che sognava di essere altrove.

Charlotte la pizzicò, riportandola alla realtà.

"Dovresti dire qualcosa" le sussurrò.

Tutti erano in attesa. Volevano delle conferme che Cassie non voleva dare.

"Un applauso alla mia salvatrice."  gioì Thomas alzandola verso di lui.

Erano entrambi in piedi, mentre il resto del mondo li fissava.

"Vorrei aggiungere due parole."  esordì lei.

"Molti di voi neanche mi conoscono ma sono la rappresentante d'istituto, e ci tenevo a ringraziare la squadra per l'onore che apportate alla scuola."

Ci fu un boato euforico, tutti urlavano dalla felicità.

Nessuno aveva capito una parola di ciò che era stato detto, ma tutti gioivano.

Cassie buttò un occhio su Nicholas.
Lui e la ragazza stavano amoreggiando davanti a lei.

" Non ha nessun rispetto per i miei sentimenti." pensò.

Si girò verso Thomas e con una forza improvvisa gli stampo un bacio. Lì. Davanti a tutti.

Duro pochi secondi ma sembro un eternità.

Nonostante avesse iniziato lei il contatto se n'era pentita subito, ma Thomas continuava a premerle le labbra addosso.

"Basta mangiare davanti ai poveri!" scherzo il portiere.

Entrambi ritornarono al loro posto con l'imbarazzo negli occhi.

"Bravissima!" commentò  Charlotte appena l'amica si sedette.

Dall'altra parte del tavolo erano comparse due sedie vuote.

"Se ne sono andati quando vi siete baciati."  spiegò Charlotte.

Cass si sentì potente.

Era riuscita anche solo per un secondo a farlo stare male.

Era un amara consolazione.

Ma ormai aveva deciso! Nicholas non era il ragazzo giusto per lei.
Doveva focalizzare le sue attenzioni in qualcosa di più facile, come Thomas.

"Sta sera vieni a casa con me?" le chiese.
"Si." rispose Cassandra senza pensarci un attimo.

"Mi accompagni un attimo in bagno?" chiese Charlotte trascinandola lontano da Thomas.

"Cassie cosa stai facendo?" chiese la ragazza quando fu sicura che erano sole.

"Quello che mi hai detto tu! Sto cercando di dimenticare."

"Non così! Lo sai che io adoro Thomas, ma mi sembra che stiate correndo un pò troppo! Fino a tre giorni fa non sapeva manco della tua esistenza ed ora vuole portarti a casa sua?!"

I Colori Che Ho DentroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora