Capitolo 29

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Apro piano la porta di casa e altrettanto piano la richiudo. Faccio piccoli passi, stile pantera rosa e mi dirigo verso la mia stanza.
-Che fai? Pensi di essere la pantera rosa?- la voce di mio fratello mi fa sussultare dallo spavento.
-Mi hai spaventata!- mi porto una mano sul cuore per lo spavento. -Che ci fai ancora alzato? Mi controlli per caso?-
-Mettiamola così: mi preoccupo!- afferma con la faccia da cucciolo e io non posso che sorridere. Mi butto addosso a lui sul divano e lo abbraccio.
Affondo la testa nel suo petto e lui mi stampa un bacio fra i capelli.
Il telefono squilla... E di chi può essere se non il mio?
Ultimamente mi sembra di essere diventata un centralino. Mi chiamano tutti meno che le due persone con le quali voglio realmente parlare in questo periodo.
Mi alzo controvoglia e raggiungo il telefono in borsa, che ho buttato molto delicatamente per terra.
Sbuffando lo tiro fuori dalla borsa e do un occhiata allo schermo.
-Marco torno subito- senza staccare gli occhi dallo schermo, mi chiudo in camera mia.

-Ehy ciao- la mia voce esce debole, e non stridula come mi aspettavo.
-Bea tutto bene?- chiede il ragazzo dall'altra parte del telefono. La sua voce mi fa sorridere e il mio cuore accelera nei battiti.
-Ben...-
-Dimmi piccola Bea- quando mi chiama così io mi sciolgo.
-Mi manchi- mi mordo il labbro inferiore e provo a immaginarmi Ben davanti a me che incastra il suo sguardo nel mio.
-Anche tu mi manchi- al quel punto crollo e una lacrima scende sulla mia guancia. Faccio respiri profondi. Forse sono troppo emotiva ma questo ragazzo mi manca da morire e non posso trattenere ancora per molto tutto quel ciclone di emozioni che si origina dentro di me nel sol nominarlo.
-Bea...-
-Si Ben?!-
-Ecco... Ti volevo dire... Insomma...-
-Ben calmati, prendi un bel resp...-
-Bea ti amo!- mi blocco e rimango con la bocca mezza aperta... La mia testa va in tilt e il mio cuore esplode.
Sarà la terza volta che me lo dice, ma ogni volta è come se fosse la prima. Piango e sorrido. Lascio sfogare tutto quello che mi sono tenuta dentro.
-Bea non piangere...- mi dice con voce dolce. Sto singhiozzando, ma sorrido.
Ecco l'effetto che mi fa sto ragazzo anche attraverso il telefono.
-La smetto- asciugo le lacrime e respiro profondamente per regolarizzare il battito del mio cuore, ormai occupato per intero da Lui. -Ben, vorrei vederti, abbracciati...-
-Baciarti- finisce la frase al posto mio.
-Ben ti amo!- mi lascio trasportare dalle mie emozioni e dal momento e per la centesima volta apro per intero il mio cuore.
-Bea ora devo andare. È tardi e domani mi devo svegliare presto per andare in studio.-
-Ah... Si si. Va bene. Allora buonanotte Ben-
-Buonanotte amore mio- rimango con il telefono attaccato all'orecchio e poco dopo sento Tu tu tu. La chiamata è finita.

Come Una Stroboscopica || Benji & Fede [COMPLETA ✔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora