Capitolo 33

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Manca sempre meno al mio compleanno.
So che le mie migliori amiche stanno progettando qualcosa. Sono sempre lì che confabulano tra di loro e quando mi unisco io cambiano discorso.
Marco è sempre all'Università, dice che deve studiare ma non ci credo molto.
E pure Ben non mi risponde. Per fortuna ho Fede che mi fa compagnia.

Mi sento sola in questa settimana.
Adesso sono a scuola: c'è inglese e io la prof non la sopporto proprio.
È sclerata, urla sempre e io esco sempre dalla sua lezione con il mal di testa. E non puoi nemmeno distrarti un secondo altrimenti ti mette una nota e se le gira la luna sorta (peggio di come è già storta lei di suo) ti manda dal preside.
Non la sopporto più!
Fatela smettere, vi prego!
Poggio la testa sul banco sbuffando e come previsto la prof mi riprende.
-Miss Simon, pay attention please- mi rimprovera.
-I'm sorry- mi scuso e torno a far finta di scrivere. Ma perché io appena ho messo giù la testa mi ha beccata mentre Giada è un ora che sta smanettando col telefono e non le ha ancora detto niente?! Non è giusto!

Sbuffo nuovamente e sfoglio il libro finché non sento il nome Benjamin.
Alzo la testa di scatto e presto attenzione, per una volta.
Ma la mia aspettativa rimane delusa perché la prof ha nominato quel nome facendo un esempio per spiegare delle regole di grammatica.
Chiudo gli occhi e spero che la campanella suoni al più presto per poter tornare a casa.
Il mio desiderio viene esaudito nel momento in cui la prof sta per programmare la verifica... Evvai! Ci precipitiamo fuori dalla classe e arrivo al cancello ma qualcuno mi ferma dal polso.
-Senti bellina, ti dico solo una cosa.. Andrea è mio e la tua amichetta tanto meno tu dovete stargli vicino! Mi hai capito?!- Alessia, la ragazza che da quattro anni va dietro ad Andrea e ormai lo considera suo solo perché una volta in terza le ha rivolto la parola e si era seduto vicino a lei.

Le sue dita con le unghie curate e smaltate stringono forte attorno al mio polso, mi sembra di vedere gli artigli di un gatto.
I capelli con neanche un ciuffo fuori posto, secondo me la mattina mette chili di lacca per tenerli sempre in ordine.
Le labbra messe in risalto da un rossetto rosso acceso, il viso pieno di fondotinta, che sembra che abbia una seconda pelle.
I vestiti è l'unica cosa decente, ma solo perché a scuola devi tenere un abbigliamento consono all'Istituto.

Scoppio a ridere e butto lo sguardo oltre la ragazza davanti a me: sta arrivando Andrea tutto sorridente accompagnato da Giada. La vedo salutarlo con un bacio sulla guancia e salutarmi con l'occhiolino.
Andrea viene verso di me sempre sorridendo.
Vediamo adesso come reagisce la gallina davanti a me.
-Ciao Andre- lo abbraccio e gli stampo un bacio anche io sulla guancia.
-Ehy Bea- mi abbraccia anche lui un po confuso. Ma quando vede la ragazza di fianco a me capisce e mi mette con braccio intorno alle spalle.
-Ciao... Valeria, giusto?- chiede Andrea guardandola. Sa perfettamente come si chiama ma anche a lui non sta molto simpatica.
-Alessia- lo corregge e si inizia a toccare i capelli e a leccarsi le labbra.
Che troia!
-Ah scusa. Comunque noi adesso andiamo. Ciao- la saluta e ci voltiamo per poi uscire dal cancello e incamminarci alla metro.
Durante il tragitto ridiamo a crepapelle per l'espressione sul volto di Alessia.
-Era tutta rossa in viso dalla rabbia- rido.
-Come hai fatto a vedere che era rossa? Con tutto quel fondotinta che si mette...-
-In effetti- e continuo a ridere. È piacevole la sua compagnia.
-Come va con Benjamin?- chiede cambiando discorso ma senza guardarmi. È chiaro che gli da un po fastidio.
-Bene...-
-Non ti vedo così convinta-
-È solo che mi manca... Ma perché ne parliamo? A te da un po fastidio, e non negare-
Rimane un attimo in silenzio.
-Non lo nego, anche perché è evidente. Mi preoccupo per la tua felicità ma solo come amico...- e sorride.
-E tu con Giada come va?!-
-In questa settimana l'ho conosciuta più a fondo e non è male come ragazza, sia caratterialmente che fisicamente.-
-Vacci piano... Guarda che se le fai qualcosa giuro che stavolta non la passi liscia, come con me!- torno seria un attimo. Deve capire che lo strangolo con le mie stesse mani se fa del male a Giada.
-Bea- richiama la mia attenzione e si ferma per poi voltarsi -Devo ancora capire cosa sto provando realmente per Giada. Non nego che qualcosa per te c'è ancora e farà fatica ad abbandonare il mio cuore... Ma voglio andare avanti e Giada mi sta dando l'opportunità di cambiare. Ti prometto che gli dirò sempre la verità, anche se può farle male-
-Prima parli con me di quello che vorrai dirle... Non voglio vederla piangere- abbassa lo sguardo.
-Bea so che le piaccio, ma lei mi piace come un amica per ora. Lo sai meglio di me che sono ancora innamorato di un'altra ragazza che non è Giada- confessa. Mi sta dicendo che è ancora innamorato di me?
-Però sto cercando di dimenticarti, Bea. E non posso dirle che in realtà sono innamorato di un'altra, per giunta della sua migliore amica- mi prende le mani.
-Facciamo così... È meglio non dirle niente altrimenti non mi parlerebbe più e poi starebbe ancora più male. Questa cosa rimarrà tra di noi- dico, lui annuisce e ci abbracciamo.
Mi accompagna a casa e ci salutiamo, salgo al mio piano ed entro.
Mio fratello non c'è, anche oggi mi ha detto che sarebbe dovuto rimanere fino alle cinque all'Università per le lezioni. Ma quanto possono durare delle lezione?
Comunque, prendo il portatile e mi metto sul letto dei miei.
Apro skype e mentre aspetto che Fede si colleghi giro un po sui social. Io e Fede abbiamo concordato un orario per poterci "vedere" e se uno dei due non riesce, scrive un semplice messaggio all'altro per avvisarlo, anche se per ora non è successo. Siamo sempre stati anche puntuali nel collegarci.
Ed è una cosa strana per Fede, visto che la sua puntualità vaga sperduta in Alaska.
Tempo che si apra google e Fede mi chiama. Vado su skype e rispondo alla video chiamata.
-Ehy Fede- sono troppo felice di sentire la sua voce.
-Ciao Bea, tutto bene?- lo vedo leggermente abbronzato e sorride come un bimbo.
-Bene... Ma mi mancate- faccio il labbruccio e vedo sbucare un ciuffo dalla parte in alto dello schermo.
Lo guardo meglio e quando appaiono due labbra che si posano sulla webcam per imprimere un immaginario bacio, lancio un gridolino. Le conosco quelle labbra, fin troppo bene.
-Ciao piccola Bea- solo Lui mi chiama così. Infatti poco dopo appare sullo schermo e si siede in braccio a Federico.
-Non ci credo... Ben!- metto una mano davanti alla bocca.
-Hai visto chi ti ho portato?!- Fede sa sempre come rendermi felice. Ed è per questo che è diventato il mio migliore amico, oltre che una specie di secondo fratello maggiore.
Poggio una mano sullo schermo.
-Però Bea non piangere che se no piango pure io- Federico fa finta di piangere, asciugandosi delle lacrime finte... Sempre il solito.
-Zio smettila- lo rimprovera Ben.
-Ma volete parlare o passerete tutto il tempo solo a fissarvi?- Fede sbuca da dietro la schiena di Ben e inizia a fare le faccie buffe. Scoppio a ridere e con molta gentilezza, tipica di Ben, lo caccia dalla sedia.
-Ma povero- lo difendo.
-Bea tutto bene?-
-Ora !- e sorrido.
-Ho saputo che tua madre non ci sarà per il tuo compleanno. Mi dispiace... Era un occasione per conoscerla-
-Fidati che è meglio così. Avreste litigato al mio compleanno, ci saranno altre occasioni per fare conoscenza-
-Se lo dici tu. È cosi terribile tua madre?- chiede.
-Ben preferisco non parlarne-
-Si scusa- ha capito che se parliamo di questo argomento tocca un tasto dolente -Bea una cosa, mi potresti dare il numero di Giada?-
-Perché?-
-Perché... Devo... Chiederle... Una cosa- balbetta. Ho capito che nasconde qualcosa ma faccio finta di niente.
-Si va bene. Ma non puoi chiedere a Fede? Lui lo ha di sicuro-
-Glielo ho già chiesto. Mi ha detto che lo ha perso. Se lo avesse avuto lui pensi che lo avrei chiesto a te?- il suo ragionamento non fa una piega.
-Si scusa hai ragione- porto una mano sulla fronte tipo scena teatrale.
Continuiamo a parlare finché non arriva mio fratello, saluto Benjamin e Federico e chiudo il portatile.
Raggiungo mio fratello.
-Ehy principessa- mi stampa un bacio sulla fronte.
-Ciao Marco. Come mai sei tornato così tardi? Mi avevi detto che saresti uscito alle cinque e adesso sono quasi le sei e mezza?!-
-È che mi sono fermato a parlare con Francesco sulla sua tesi di laurea- annuisco. Non so se crederci o meno ma scelgo di credergli lo stesso, anche se so che mi sta nascondendo qualcosa come le mie migliori amiche.
Mi siedo al bancone e lo osservo mentre inizia a preparare la cena.

Come Una Stroboscopica || Benji & Fede [COMPLETA ✔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora