Capitolo 32

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Siamo ancora abbracciati, nel letto dei miei genitori. Non voglio lasciarlo, non ci penso minimamente! Mia madre non può decidere per me, tra una settimana diventerò maggiorenne e non potrà più dirmi cosa fare oppure no.
In certi momenti non la sopporto proprio mia madre e per questo che mi sento più libera quando lei è su una nave da crociera.
Mio padre, al contrario, mi avrebbe appoggiato. Avrebbe fatto di tutto per vedermi felice, proprio come mio fratello.
Per fortuna ho lui con me, se fossi rimasta da sola credo che non avrei retto la solitudine e sarei già scappata di casa.
E adesso è arrivato Lui. Un'altra persona che mi ha dato forza per andare avanti, come aggiungere un altro pilastro a una struttura in costruzione, ma che ha bisogno di essere migliorata.
E questo miglioramento lo devo sia a Ben che a Fede che sono entrati nella mia vita stravolgendola.
Il suo petto sale e scende, il suo corpo caldo mi avvolge come una coperta morbida, le sue braccia attorno alla mia vita mi donano sicurezza.
Questo è il posto a cui non rinuncierei mai e poi mai.
Chiudo gli occhi accolandomi contro il suo petto, facendomi piccola piccola tra le sue braccia che stringono saldamente il mio corpo al suo.

"Sono di nuovo sola, la strada è deserta, non vi sono ne macchine che la percorrono, ne persone.
Noto un silenzio quasi assordante, mi fischiano le orecchie per la totale assenza di rumore.
Poi un suono in lontanza si espande come un eco nella strada vuota.
È la voce di una bambina. Ha i capelli castani e gli occhi scuri. Mi assomiglia molto.
Sorride ma tutto a un tratto inizia a piangere.
Mi avvicino con cautela a lei e la consolo. Strofina gli occhi con le sue manine.
Le chiedo perché sta piangendo e lei con voce innocente mi dice che la mamma sta litigando con il papà perché la mamma non vuole mandarla alla festa di compleanno di un suo amichetto.
La abbraccio ma quando apro gli occhi, la bimba non è più tra le mie braccia.
Metto una mano davanti agli occhi. Una luce mi sta accecando, non vedo più niente. Poi un botto."

Mi sveglio con il fiatone e mi porto le gambe al petto stringendole.
Ho di nuovo fatto un incubo. Ma questo era diverso da tutti gli altri.
Ho sognato una bambina invece di mio padre e Benjamin.
Perché mi trovavo lì? Chi era quella bambina? Da dove proveniva la luce? Cosa ha prodotto quel rumore? Ma perché il mio cervello vuole torturarmi la notte invece che farmi dormire tranquilla, senza incubi, per una notte?
Domande a cui forse non troverò mai una risposta.

Mi volto e noto la parte del letto di Ben vuota. Mi risdraio e provo a riprendere sonno.
Sento la porta cigolare, sta entrando qualcuno.
La parte del letto dietro di me si abbassa, una figura si sdraia perpendicolarmente a me e poi due labbra lasciano un leggero bacio sulla mia spalla.
Mi giro e fisso i suoi occhi chiari sorridendo.
-Scusa se ti ho svegliata- mi sussurra.
-Ero già sveglia, non ti preoccupare.- mi siedo sul letto. Lui fa lo stesso e punta lo sguardo in basso. -Ben, tutto bene?- gli prendo la mano.
-Si, no, cioè non lo so... Cosa facciamo adesso? Perché tua madre non vuole? Hai intenzione di ascoltare tua madre? Mi vuoi lasciare? Perché se è così non riuscirei a sopportare il dolore, questa volta-
Mi spingo in avanti e lo bacio.
-Bea se...-
-Shh- lo bacio di nuovo. E poi ancora. e poi un'altra volta. Fino a che Lui mi preme una mano sulla schiena e si sdraia su di me, facendo aderire i nostri corpi.
I baci non cessano, aumentano di intensità. Il suo bacino si scontra con il mio e di colpo mi ritrovo senza la maglia che mi faceva da pigiama, ritovandomi solo in intimo.
Ben osserva e sembra studiare il mio corpo.
-Come sei bella- arrossisco violentemente.
Le sue labbra tornano desiderose sulle mie per continuare una danza che si sta trasformando in una piacevole tortura.
Davvero sono pronta a questo passo importante?
-Sei sicura piccola Bea?- mi chiede Ben.

Ma perché tutti i maschi devono chiedere alle proprie ragazze se sono pronte? Se sono sicure?

Annuisco con tutti questi interrogativi che si dissolvono in un attimo, non appena vedo Ben levarsi la sua maglietta.
I muscoli delle braccia e delle spalle si tendono quando fa aderire il suo petto nudo al mio corpo. Una sensazione inebriante.
-Ben, troveremo una soluzione. Non voglio perderti. Ti amo amore mio- lo pronuncio con una sicurezza che non ho mai avuto.
Dopo stamattina, nessuno ci potrà dividere. Ben si prende un'altra parte di me e saremo legati, spero, per sempre.



Spazio autrice
Scusate per il ritardo nell'aggiornare la storia.
Mi volevo far perdonare con questo capitolo anche se non è un granché ma ho voluto aggiornare lo stesso.

Anyway, come va la storia? Secondo voi cosa decideranno di fare Ben e Bea?

Baci,
Giuly🐨

Come Una Stroboscopica || Benji & Fede [COMPLETA ✔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora