Capitolo 13

383 23 1
                                    

Dopo che mi sono calmata decido di andare da Ben, devo parlare con lui.
Mi alzo dal letto quasi senza forze, mi sono talmente sfogata che mi sembra di essermi svuotata e adesso sono debole, mi gira la testa.
Mi appoggio alla porta e afferro la maniglia ma mi blocco sentendo delle voci.
-Tu non capisci, io sono stato malissimo dopo Alessia o non ti ricordi?- questa è la voce di Ben. Chi è questa Alessia?
-Sì me lo ricordo ma proprio per questo non puoi comportarti così con Bea. Non se lo merita e poi guarda quello che ha fatto per noi, per te: è venuta fino a Palermo per vederci e per vedere te soprattutto, non ci ha chiesto di venire via con lei benché stesse male vederci lontano, ci ha pagato i biglietti dell'aereo..-
-Cosa ha fatto? Perché non glielo hai impedito?-
-Ben fammi finire! Comunque poi ci ha ospitati qui, sta sopportando me ma soprattutto sta sopportando e rispettando te. Ben pensaci: da quando siamo arrivati qua non ha fatto altro che renderci felici anche se alcune cose non le andavano a genio perché lei ci vuole bene e in particolare tiene a te- Federico si ferma un attimo e tutto tace. Silenzio.
-Hai ragione Fede..- queste sue parole mi fanno sorridere.
-Hai guardato bene camera sua? Ci dovrebbero essere foto con le sue amiche ma invece ci sono solo foto di lei da piccola in braccio ad un uomo, deduco suo padre. Tu lo hai visto qui suo padre? Ce ne ha mai parlato? Che io ricordi no! E la capisco perché ho capito che lei, come me, ha perso una delle persone più importanti al mondo. Perdere un genitore è come togliere una colonna portante a una struttura. Ti destabilizza e devi cercare in qualche modo di andare avanti da solo.. E non puoi sostituirlo. Ci provi ma sai che la struttura non reggerà e quindi devi creare tu una colonna per andare avanti e far che la struttura non crolli. Io so quanto è difficile ed è per questo che ti sto facendo sto discorso: non deve soffrire un'altra volta. Lei tiene a te e ha paura di perderti. Lo so perché oggi ho visto come ti guardava: cercava i tuoi occhi, un tuo sorriso o un qualsiasi contatto con te. Ma tu l'hai ignorata e lei non ha fatto una scenata, si è fatta da parte rispettando la tua scelta e sulla metro stava per piangere. Adesso dove credi che sia? Io l'ho vista andare in camera dei suoi genitori, come facevo io perché è un posto rassicurante. E non so te ma io l'ho sentita piangere-
-Piangere?-
-Sì. Per cui muovi il culo e vai da lei! Adesso!- scandisce bene le parole. Fede è riuscito a capirmi.

Come Una Stroboscopica || Benji & Fede [COMPLETA ✔]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora