Capitolo 8

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Argon intanto era passato dall'infermieria, prese delle fasce, le mise nelle sue ferite più profonde e si dirisse all'uscita. Prima di andarsene però rivolse lo sguardo dall'altra parte della stanza e vide Miranda, sdraiata su un lettino e assistita da una guaritrice. Argon la guardò con tenerezza e poi uscì.

-Quanti orchi restano? - chiese Grimm al capitano delle guardie
-500, più o meno - rispose il capitano mentre dava ordini ai suoi uomini
-E quanti dei nostri? - gli chiese nuovamente Grimm
-120. Con il dovuto rispetto signore, non sarebbe il caso di ritirarsi? - gli propose il comandante incerto
-Dopo tutto quello che abbiamo passato? - gli si agito Grimm - NEANCHE PER SOGNO!
-Si signore - si rassegnò adirato il comandante
-Non credi di aver esagerato? - s'incuriosi Arlas sarcastico mentre era impegnato a incoccare una freccia
-No, credo di no - gli rispose Grimm attaccando uno degli orchi che si arrampicavano sulla scala appena appoggiata alle mura.
-Dobbiamo trovare una soluzione al più presto - esclamò Grimm
-Io ho un' idea! - gridò Argon appena arrivato - accendiamo il fuoco segnalatore e i soccorsi arriveranno!
-Ben arrivato Argon - gli disse Grimm - Era ora che ti univi alla festa
-Come pensi di accendere il fuoco segnalatore - lo interruppe Arlas - fra te e il fuoco ci sono 300 orchi
-299 - lo corresse Grimm dopo averne ucciso uno
-Ci avevo gia pensato - Disse Argon salendo su una delle scale d'assalto degli orchi. Poi estrasse il suo pugnale tagliò le corde che tenevano la scala e questa iniziò a cadere all'indietro. Quando la scala arrivo a metà strada dal toccare il suolo, Argon saltò da essa e atterrò su un buco che si trovava nella torre del fuoco segnalatore. Quindi si rimise in piedi e guardo Arlas e Grimm soddisfatto. Dopo di che salì sulla torre
-Te l'avevo detto che ci sarebbe riuscito - disse Grimm ad Arlas
-Non provocarmi se ho una freccia in mano - gli rispose in tono mezzo sarcastico l'elfo.
Intanto Argon stava salendo sulla torre quando una roccia la colpì. Argon si sbilanciò per un attimo, poi rialzò lo sguardo e vide che erano crollati 5 scalini, quindi prese una rincorsa e saltò riuscendo ad aggrapparsi su uno scalino.
Appena arrivato in cima, Argon, vide un orco che aveva appena trafitto un arciere.
-Tu sei il figlio di Sildur? - chiese l'orco in tono minaccioso
-No! - esclamò Argon - sono la tua fine!
Quindi il Nord si lanciò all'attacco dell'orco. Quest'ultimo fece lo stesso, puntando Argon con la sua mazza chiodata. Quindi sferro un colpo alto, ma Argon si abbassò e riuscì a tagliare il braccio sinistro all'orco, e poi a trafiggerlo.
-Tu perirai - disse l'orco dolorante
-Intanto sei tu a perire - gli rispose Argon estraendo la spada dal corpo ormai senza vita dell'orco.
Poi argon prese una torcia quasi spenta che giaceva al suolo e diede fuoco al cumulo di legna. Quindi versò un po' di olio, che si trovava accanto alla catasta, sulla legna e tutto prese fuoco facendo alzare in cielo un grande nuvolone nero.
A quel punto Argon rimise la spada nel fodero prese l'arco e la faretra con le freccie dell'arciere deceduto e iniziò a scagliare qualche freccia in attesa di risposta alla richiesta d'aiuto.
Argon era fiducioso e sapeva che i rinforzi sarebbero arrivati.

Destinity 2: la Pietra dell'EnergiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora