Capitolo 10

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Miranda si diresse verso il cortile del castello e guardò verso Nord-Est, verso le terre dei giganti, speranzosa.
Passò uno scarso minuto e poi, vide un gruppo di 10 giganti correre verso Magic.
Nello stesso momendo, Argon guardò con la stessa speranza di Miranda e vide i soccorsi arrivare.
I giganti arrivarono in citta velocemente scagliando orchi ovunque.
La speranza nei cuori dei difensori di Magic era ormai persa da tempo eppure la speranza rinaque.
Dopo che anche l'ultimo degli orchi fù abbattuto Argon si diresse dal capo dei giganti.

-Sapevo che sareste venuti ad aiutarci - disse Argon ringraziando i suoi soccorritori
-Non ringraziarci giovane Nord, ora siamo anche noi schiarati in questa guerra. Spero che il nostro aiuto non sarà vano - rispose il gigante un po' preoccupato.
-Non lo sarà - disse Argon

Dopo la battagli i 4 amici si riunirono nella capitale elfica assieme a Plinius, Osvaldo, Arman, il padre di Grimm, re dei nani, e il capo dei giganti.

-Allora è deciso - esclamò Plinius - dobbiamo stringere un'alleanza per sconfiggere il nemico comune.
-Manca Siludur, chi rapresenterà il popolo Nord? - Chiese Osvaldo
-Lo rappresenterò io - esclamò Argon alzandosi
-No! Tu devi venire con noi - lo interruppe Grimm
-No Grimm, io resto vi raggiungerò in seguito - lo rassicurò Argon
-Uff, va bene - si rassegnò Grimm
-Dai inizimo le trattative - disse Arman
-Io vi raggiungo tra un attimo, voi iniziate - disse Plinius andando nell'altra stanza con Arlas, Miranda e Grimm

-Ragazzi, siete sicuri di voler andare? È pericoloso.
-Si siamo sicuri - confermò Grimm
-Ripetetemi il vostro piano - chiese Plinius
Quindi Grimm iniziò - Appena arriveremo nelle antiche rovine naniche di Archtzall, recupereremo indizzi su dove trovare il Bastone dell'Energia
Poi ci basterà uscire dalle rovine e ci incontreremo qui
-E con quel bastone che vorreste fare? - continuò Plinius
-Beh, la leggenda dice che con quel bastone si possono controllare le bestie più selvaggie - disse Miranda
-Non so neanche se esiste veramente quel bastone, ma se siete così ostinati andate - si arrese in fine Plinius - Partirete appena pronti, ora andate, devo andare alla riunione.

Così i tre ragazzi si prepararono e partironi.

Le rovine di Archtzall si trovavano nelle montagne che separano il reame Nordico in due.
Queste rovine erano, un tempo, una delle 4 citta dei grandi imperi dei nani.
Era l'impero più potente del tempo, ma i nani scavarono sempre di più, con prepotenza e maestria nella montagna, tanto che molti cercarono di conquistare questa "roccaforte" inespugnabile ma niente riusciva a penetrare quelle mura. Solo uno stregone, Balgrulf l'Oscuro, riuscì a lanciare una maledizione su quella splendida città.
Una maledizione molto potente, che non lasciò scampo a nessuno. Tutti impazzirono improvvisamente fra quelle mura. Nessuno riusciva ad uscire da lì, le porte erano come sigillate e portò ogni singolo nano, elfo o uomo che si trovava nella citta a uccidere per sopravvivere. Coloro che non sono morti, in selvaggi si sono trasformati e una terribile oscurità risiede nella "Città Maledetta".
Tuttavia nella profondità della montagna si trova un oggetto, un'arma: il Bastone dell'Energia. In grado di controllare le bestie più selvaggie.

Destinity 2: la Pietra dell'EnergiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora