23. Un mazzo di rose ormai appassito

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Harry e Louis uscirono dalla villa in fretta e furia e si inoltrarono per le strade di Roma.

Il Gallo aveva fatto indossare al riccio un mantello con un cappuccio che, calato sul volto, gli nascondeva i lineamenti.

Fortunatamente arrivarono a casa di Louis senza problemi e senza incontrare nessuno e, quando furono all'interno dell'abitazione, tirarono un respiro di sollievo.

Louis condusse il proprio compagno nella sua stanza da letto e gli fece sistemare le cose che aveva portato da casa.

Harry si aggirò per la stanza curioso e disse:

" Non ero mai stato qui...è un locale molto bello e guarda che meraviglioso giardino!"

Il riccio, mentre pronunciava queste parole, si avvicinò alla porta che dava sul giardino, la spalancò ed uscì.

Subito lo sguardo gli cadde su un mazzo di rose gettato malamente sull'erba e gli occhi gli si velarono di lacrime, perché capì subito di quale mazzo si trattasse.

Si chinò e sfiorò i petali oramai appassiti dei fiori, finché le sue dita non trovarono una piccola scatola nascosta fra le foglie.

La prese e subito si ricordò di quello che gli aveva detto Louis...era l'anello che aveva comprato per lui.

Fu tentato di guardarlo almeno una volta, ma, per correttezza verso il ragazzo che l'aveva aiutato, non lo fece, anzi lo prese e lo riportò a chi l'aveva acquistato.

Louis osservò un istante la scatolina che Harry gli tendeva, poi la prese e, senza dire nulla, la chiuse in un cassetto.

" Vuoi che ci sediamo un po' in giardino?" chiese poco dopo.

" Sì e mi leggi una tua poesia?" domandò Harry.

Louis annuì, aprì il cassetto dove aveva riposto l'anello ed estrasse una tavoletta di cera.

Prese Harry per mano, lo condusse fuori dalla camera e insieme si sedettero su una panchina.

Louis osservò il riccio che gli sorrideva incerto e che cercava di coprirsi con i capelli la ferita alla guancia, prese un respiro e recitò:

" Non seguirlo, se fugge e non chiuderti alla vita:
resisti, con tutte le tue forze.
Addio, ragazzo, Louis è forte:
non verrà a cercarti, non ti pregherà se tu non vuoi.
Ma tu, senza le sue preghiere, soffrirai.
Ah, infelice, che vita ti rimane ?
Chi ti vorrà ? A chi sembrerai bello?
Chi amerai? A chi morderai le labbra? "

" Ho scritto questi versi quando ti ho trovato a letto con quegli uomini" disse Louis.

Harry chinò gli occhi e rispose:

" Mi vergogno davvero tanto per ciò che ho fatto e anche per l'orrenda ferita che ho sul viso..."

Louis gli sollevò il mento con un dito e sussurrò :

" Io ti vorrò e ti amerò sempre e per me resterai il ragazzo più bello dell'universo "

E così dicendo gli fece scivolare sul dito l'anello che aveva comprato nei giorni precedenti.

Odi et amo ( Larry Stylinson )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora