Lunedì, 24 dicembre
Eccole, le tanto agognate vacanze di Natale sono arrivate!
Tutti sono comodi, al calduccio delle loro case o - se sono proprio disperati - li trovi nei centri commerciali, intenti a terminare la lista dei regali o a scervellarsi su cosa regalare e a chi.Tra questi ultimi c'è anche Derek.
Voi non lo vedete, ma è seduto su una panchina con le mani nei capelli. Il vero emblema della disperazione assoluta!
Derek, così sicuro di sé in tutto e per tutto, che si fa vedere così in un luogo pubblico?
Cosa avrà mai?
Beh, semplice!Stamattina si è svegliato con un'idea malsana per essere il 24 dicembre: voleva a tutti i costi comprare un regalo ai suoi nuovi amici.
E gli sembrava anche un piano semplice, finché non è entrato nel circolo vizioso dei negozi.
Cosa si regala a dei quasi sconosciuti?
E poi, domanda ancora più importante, avrebbe mai avuto il coraggio di darglieli?Già si vedeva, rosso come un peperone, a consegnare il suo regalo a Olivia che, per tutta risposta, gli avrebbe riso in faccia.
Ma per lui, a quanto pare, è importante: deve far capire a tutti loro quanto ci tiene alla loro amicizia nata così per caso...anche a una snob come Olivia!
Così, spinto da un piccolo barlume di speranza, entra nel primo negozio che gli si para di fronte, un negozio che vende ninnoli e oggettistica varia.
Il posto giusto per chi non ha idee.Dopo due ore, ne esce senza alcun sacchetto.
A quanto pare ha rinunciato al suo piano, perché continua a borbottare frasi sconnesse su quanto possa essere stato idiota ad aver anche solo pensato di fare un regalo a quei tipi.Con questa certezza, sale in macchina e sfreccia - in tutti i sensi possibili - verso casa sua, una casetta situata vicino ai confini di Sherman che, se non fosse per sua madre, ora sarebbe in disuso.
Il giardino è parecchio malmesso e il prato potrebbe essere più curato, ma è comunque una villetta dignitosa.Sua madre...chissà come sta oggi.
Solo entrando in casa si sente che l'aria è carica di tensione, interpretata dal ragazzo come la presenza del suo vecchio.
E infatti, non fa neanche in tempo a fare due passi che una voce grave e corrosa dal fumo lo fa fermare. Una voce che non è elencata tra le sue preferite.《Ti pare questa l'ora di tornare?》
Mr. Morgan è comodamente spaparanzato sulla poltrona davanti alla TV con in mano una birra e il vassoio con la cena appoggiato sulle gambe.
Almeno spero sia la cena.
Da dove abbia preso il fascino Derek non lo so. Sicuramente non dal padre.《Dovevo fare delle compere》risponde il figlio in modo brusco e spiccio, per troncare subito il discorso.
La risposta del ragazzo, però, non sortisce alcun effetto all'uomo, troppo intento a guardare il reality show che stanno trasmettendo in TV.
Derek sembra abituato a questo comportamento tanto che si dirige verso le scale senza aggiungere una parola.《Tua madre è nella sua stanza, dorme》 sentenzia infine Mr.Morgan, guardando appena la figura del figlio.
Anche se è molto più probabile che abbia scambiato la figura del figlio con l'ombra proiettata sul muro.
Derek sale le scale con una calma mirata, come a non voler disturbare.
Questi suoi passi felpati si bloccano davanti a una porta laccata di blu che cerca di aprire nel modo più silenzioso possibile.
La stanza è in semi-oscurità, ma si riesce a distinguere un letto e alcuni mobili grazie alla tenue luce che entrava dalle tapparelle leggermente chiuse.
Le lenzuola si alzano e si abbassano, segno che qualcuno sta dormendo.《Mamma?》sussurrò Derek, entrando appena nella stanza.
《Sono io, Derek. Sono appena tornato..alla fine non sono riuscito a comprare i regali ai miei amici come ti avevo detto stamattina》 continua osservando la figura sotto le lenzuola.
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Breakfast Club - il ritorno
General FictionIl Breakfast Club. Per chi non lo conoscesse, era un gruppo formato da cinque ragazzi della Sherman High School rinchiusi in detenzione per tutto il sabato e costretti a meditare sul tema: 'chi sono io?'. Inutile dire che fecero tutt'altro, ma la c...