Lunedì, 24 dicembre
Casa Cooper.
Beh, ecco a voi una casa abitata da due soli uomini.
Uguale alle altre, se non per quell'attrezzatura da rugby sparsa per l'enorme giardino.
Sì, perché la casa consta di una villetta di dimensioni normali e un giardino in cui, forse, di villette ce ne starebbero almeno altre due.
Ma Mr Cooper farebbe di tutto pur di tirare su un campione come suo figlio dovrà essere. Che al diretto interessato piaccia o meno non fa differenza. Tutto pur di esaudire i suoi sogni di padre orgoglioso.E proprio suo figlio, il nostro amato - lo so che segretamente lo pensate! - Bradley, è la prima persona che vedo nella mia perlustrazione natalizia.
Sta sdraiato sul divano del salotto, armato di libri di letteratura che vanno letti entro la fine delle vacanze.
Che voi ci crediate o no, Brad è molto ferrato nelle materie umanistiche, specialmente in letteratura, dove colleziona ottimi risultati.
Peccato che il padre quei risultati li vorrebbe nella palla ovale. O in matematica.Quando parli del diavolo...!
Ecco a voi, in tutta la sua supponenza, Mr Cooper, che entra in salotto con l'intento di guardarsi tutte le partite della terra, anche le repliche se necessario.
Ma, appena vede il figlio con dei libri in mano, la sua fronte si aggrotta furibonda.《Quante volte ti ho detto, James, di mettere giù quelle cose inutili e di dedicarti a qualcosa di più costruttivo per la tua carriera?》gli sibila.
Brad alza gli occhi dal libro che ha in mano, "La lettera scarlatta" di Howthorne, e gli rivolge un'occhiata rassegnata, ormai abituato a tali conversazioni.
《E quante volte ti devo ripetere, papà, che anche sapere qualcosa di cultura è utile per la mia carriera? E il mio nome è Bradley》ribatte tranquillo, calcando le ultime sei parole, in particolare il suo primo nome.
Sei parole che il padre sembra ignorare.
Infatti, comincia ad attaccarlo sulla prima frase, quella che per lui ha più importanza.《E dei libri da donnette ti servirebbero ad accrescere la tua cultura? Sarei d'accordo con te se ti fossero utili a conquistare fama e ragazze, ma prima viene la tua carriera sportiva!》
《E la mia carriera sportiva verrà eclissata se, oltre a saper giocare bene, non saprò anche parlare e dialogare con spirito e con un linguaggio adeguato》gli risponde il figlio, con un po' di dente avvelenato.
《Mi preparo ad ogni evenienza, comunque. Se qualcosa andasse male in futuro, avrò qualcosa con cui arrangiarmi!》continua, sperando di far terminare al più presto la sfiancante conversazione.
Ma il padre non è dello stesso avviso. Ci sono parole che un padre del suo stampo non può ignorare o lasciare in sospeso.
《Niente andrà storto! Tu sarai un giocatore di talento e, a carriera finita, diventerai una leggenda che farà successo raccontando la sua esperienza! Magari allenando squadre di successo! E, quando accadrà, non ti dimenticherai di fare il mio nome e quello del coach!》conclude, convinto di averlo vinto.
Peccato che Brad, essendo suo figlio, sia ancora più testardo di lui. Tale padre, tale figlio.
《Smettila di decidere della mia vita! È da quando sono nato che vengo cresciuto come una macchina da guerra! Hai mai pensato che io voglia una vita diversa da quella che tu hai pensato per me? Sì, mi piace giocare a football, ma non è ciò per cui voglio campare per il resto della mia vita! Io voglio laurearmi in lettere e letteratura americana. Sto continuando a giocare a football per avere una borsa di studio...ma ho smesso di inseguire i tuoi sogni, papà.
Non giocherò da professionista》
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Breakfast Club - il ritorno
Ficción GeneralIl Breakfast Club. Per chi non lo conoscesse, era un gruppo formato da cinque ragazzi della Sherman High School rinchiusi in detenzione per tutto il sabato e costretti a meditare sul tema: 'chi sono io?'. Inutile dire che fecero tutt'altro, ma la c...