Capitolo 3 - Anche i famosi vanno in crisi

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Lunedì, 24 novembre

È passata ormai una settimana.
I lividi di Emilia stanno pian piano scomparendo e Derek continua a tenerla d'occhio in segreto, appoggiato da Charlie, ormai sua spalla ufficiale.
Olivia...beh, sapete com'è fatta. Continua a essere la liceale snob, presuntuosa e viziata che tutti noi conosciamo.

Ma oggi qualcuno è sceso dal letto con il piede sbagliato. Bradley sbatte violentemente il vassoio con il pranzo sul tavolo, facendo sobbalzare Charlie ed Emilia, che lo fissano sconvolti.

Dei cinque ragazzi, Bradley è quello più tranquillo e distaccato, troppo impegnato a pensare al football per occuparsi dei quattro "sfigati" con cui passa le giornate.
Sta di fatto che per lui questo è stato un weekend da incubo.

Suo padre è venuto a sapere, tramite il coach e alcuni suoi compagni di squadra, che la detenzione non è stata annullata, semmai modificata.
L'uomo si è preoccupato di fronte a tale novità, specie se c'è il rischio che il figlio si faccia distrarre dal vero obiettivo della sua vita: giocare a football ed essere il migliore.
Per tutto il weekend non ha fatto altro che fargli fare allenamenti extra, come monito.

Vi svelo una piccola particolarità su questo bellimbusto.
Dovete sapere che nessuno in tutta la contea di Sherman chiama il giovane Cooper con il suo nome di battesimo. Oltre a noi, ovviamente.
Suo padre, i suoi compagni di squadra, gli atleti...insomma, proprio tutti lo chiamano con il secondo nome, James.
Questo perché il nome Bradley è stato scelto dalla madre, morta poco dopo il parto. Nome che al glaciale Mr Cooper non è mai piaciuto particolarmente.
Per questo motivo aggiunse il nome James e fece in modo che tutti lo chiamassero così.
Fino ad ora questo non aveva scosso il giovane, da sempre abituato a seguire alla lettera le indicazioni di suo padre e del coach. Come dell'intera massa studentesca che tanto lo adora.
Ma la vicinanza agli altri quattro, in particolare al menefreghismo di Derek, ha svegliato in lui il fastidio a lungo represso dell'uso di quel nome aggiunto al volo.

《Ma che diavolo..?!》comincia Charlie.

Povero caro, ha già avuto una specie di battibecco con l'ammasso di muscoli in questione nel parcheggio questa mattina e ora lo squadra come a voler capire quale sia il problema.

《C'è che ho avuto un weekend di merda, cervellone, e...perché dovrei renderne conto a te?!》sbotta Bradley. Inutile dirvi che è furioso.

Charlie lo guarda per un minuto, poi alza le spalle e ritorna a gustarsi il pranzo. Ho come l'impressione che si sia offeso.
Nel frattempo arrivano anche Derek e Olivia, reduci dalla lezione in comune che, come al solito, vede una Olivia pronta a uccidere e un Derek più che divertito.
I due notano subito il clima quasi glaciale del tavolo e Derek guarda subito in direzione di Emilia, preoccupato. Lei risponde allo sguardo, dapprima fulminandolo per aver anche solo pensato che il problema fosse lei, poi indicandogli con un cenno della testa il ragazzo con la felpa.
Inutile dire che Derek non si fa scappare l'opportunità di infastidire anche lui. Nessuno potrebbe mai avere il coraggio di picchiarlo.

《Ehi ehi..! Problemi in paradiso, Cooper? Che c'è, la tipa di turno ti ha rifiutato?》chiede con il solito tono strafottente,
guadagnandosi uno sguardo esasperato da Emilia.

《Fatti i cazzi tuoi, Morgan》

Questo esce dalle labbra di Bradley e spiazza del tutto il destinatario. Anche Olivia alza gli occhi dal telefono per guardarlo sconcertata.

《Uhhh!! Cooper è nero stamattina!》continua Derek, non perdendo la sua natura di attaccabrighe.

《Derek! Stai zitto e basta, no?》lo attacca Emilia, ormai stufa del comportamento da bimbo di cinque anni che il ragazzo sembra mostrare di continuo.

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