Era sdraiata sul divano, davanti ad una finestra bagnata dalla pioggia a piangere, perché piangere era l'unica cosa che le dava sollievo dal dolore che provava e che sospettava avrebbe provato fino alla morte. Si può dire che stava piangendo assieme al cielo. Assieme a chiunque ci fosse lassù. Assieme a lui. Si conoscevano praticamente ancora prima di nascere. Erano legati da un qualcosa di indissolubile. Si erano voluti bene. Si erano amati come nessuno. Lui era malato. Non avevano trovato una cura e le era stato portato via troppo presto. L'unico amore che aveva le era stato tolto. La sua intera vita era crollata sotto il peso della morte che aveva atteso quel povero ragazzo per tanto tempo. La ragazza avrebbe voluto morire sul colpo piuttosto che uccidersi lentamente e con immenso dolore come stava facendo. Avrebbe vissuto male. O magari sarebbe morta di dolore. Non le importava, poiché non ce la faceva più. Avrebbe preferito morire prima di lui. Magari a cento anni. Dopo aver vissuto una vita piena e intensa sempre assieme a lui. Ma quella diavolo di malattia lo voleva quanto lei e alla fine aveva vinto. Aveva vinto e glielo aveva portato via a soli sedici anni. Era da tre mesi che cercava di fare qualcosa per quel dolore che la faceva impazzire, ma sapeva benissimo che avrebbe dovuto conviverci. Singhiozzava, piangeva, urlava, a questo punto non le importava nemmeno più farsi sentire dai suoi genitori o dai vicini. Non le importava più che le persone cercassero di consolarla, perché niente avrebbe mai potuto attutire il dolore nel suo petto, nel cuore, ogni giorno era peggiore del precedente. Vederlo nei suoi sogni era per lei l'unico modo di stargli accanto, anche per poco, ma al risveglio stava più male di prima. Incubi e notti insonni erano la normale routine nella notte. Il dolore e la paura erano i suoi migliori amici. La cosa che le faceva più paura però era il fatto di dimenticare, col tempo, i dettagli di quel bellissimo ragazzo, i suoi capelli, i suoi occhi, la sua voce, il suo tocco gentile. Perdere quei ricordi la terrorizzava. Si accovacciò su se stessa, "Puoi sentirmi? Thomas ti prego aiutami" non riuscì nemmeno a parlare per quanto aveva pianto. Si sentì l'anima lacerata. Aveva sempre provato a parlargli, ma agli occhi di tutti era sempre risultata una pazza, perché non le aveva mai risposto. Lei chiedeva solo un piccolo segno, qualcosa che le permettesse di sapere che lui era sempre lì, che non l'aveva lasciata per davvero e che vegliava su di lei. "Thomas per favore" stavolta urlava, in preda agli spasmi, sbattè il pugno sul comodino, urlando, facendosi anche male, e alla fine la vide. Vide la foto incorniciata, posata sulla scrivania. Prima non era in quella posizione, l'aveva messa pochi minuti prima a faccia in giù, non volendo ricordare più niente, pregando, più per stanchezza che per volere, che le venisse cancellata la memoria. Pregando di dimenticarlo, cosí avrebbe fatto meno male, ma sapeva che non era quello che voleva. Non era quello che avrebbe voluto lui. Vide la foto rivolta al contrario. Si alzò di scatto e la afferrò, raffigurava lei e Thomas sulla spiaggia, la sera che si confessarono il loro amore e la sera in cui lui la fece sua. Fu il giorno più bello della sua vita.
Era ad un noiosissimo party sulla spiaggia, sapeva che si sarebbe annoiata, infondo era venuta soltanto perché il suo migliore amico Thomas ci andava, e anche perché voleva finalmente confessargli il suo amore.
Ripensare a quella sera le fece spuntare un piccolo accenno di sorriso sulle labbra bagnate dal pianto. Aveva annotato tutto su un diario, tanto per non dimenticare nemmeno un minimo dettaglio di quella sera e di quella notte indimenticabili. Voleva custodire per sempre le sensazioni che aveva provato e nemmeno il tempo glielo avrebbe impedito.
Passeggiava scalza sulla spiaggia umida, allontanandosi dal falò della festa e inspirando l'intenso aroma del mare, quel misto di salsedine e aria pura che niente avrebbe potuto eguagliare. I suoi capelli svolazzavano nella dolce e frizzante aria calda. Aveva un abitino bianco, un regalo di Thomas per il suo compleanno, e non trovò occasione migliore per indossarlo. Si erano dati appuntamento al molo, visto che la festa si sarebbe tenuta un po' più in là e a loro piaceva rimanere soli a condividere i loro pensieri e le loro emozioni
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Immagina Per Fangirls
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