Immagina Per Fangirls

9. My sweet neighbour (Thomas B. Sangster)

Immagina richiesto da @Miss_Mable❤
(scusa l'immenso ritardo)
Spero che ti possa piacere💕
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Fissavo il soffitto pieno di stelline luminose sovrappensiero.

Avevo sempre avuto una certa fobia per il buio e quella di attaccare adesivi fluorescenti per tutta la camera era stata più o meno una soluzione accettabile.

Anche se poteva essere considerata una cosa infantile.

Nonostante questo accendevo sempre la lampadina sul mio comodino.

Probabilmente non mi sarebbe mai passata quella paura.

In realtà non non avevo ben preciso il momento in cui mi resi davvero conto di aver paura dell'oscurità; probabilmente da bambina.

Quella notte non riuscivo per niente a dormire.

Odiavo l'insonnia, che, aggiunta alla fobia per il buio, erano la ricetta per una notte tremenda.

Non considerando poi che quella notte d'estate fu teatro di un violento temporale con annessi tuoni e fulmini.

Era tutto silenzioso, un silenzio surreale che veniva spezzato dal leggero rumore della pioggia che si scontrava con la finestra e, di tanto in tanto, si sentiva qualche tuono.

Sentivo le orecchie fischiare e captare ogni flebile rumore.

Provai a coprirmi con le coperte fino alla testa e chiusi gli occhi.

Cercai di immaginare qualcosa di bello, ad esempio i tanti fiori del mio giardino che adoro alla follia e di cui mi prendo cura.

Ma non ci riuscii, la mia mente tornava sempre sui soliti incubi e cose spaventose.

Nelle mie orecchie rimbombavano rumori terrificanti, come nei film horror, che, puntualmente, cercavo sempre di evitare almeno che qualcuno non mi obbligasse a guardarli.

Decisi di alzarmi e successivamente mi diressi in cucina a prepararmi una camomilla, cosí da provare a rilassarmi e a dormire.

Presi un pentolino, lo riempii di acqua e lo misi sul fuoco.

Quando l'acqua fu pronta, la versai in una tazza e inserii la bustina per l'infuso.

Ritornai in camera e accesi la tv nel mentre sorseggiavo la bevanda dolce e bollente nella tazza che avevo tra le mani.

Data l'ora purtroppo i programmi non erano il massimo per il mio interesse.

Alla fine capitai su un canale che stava trasmettendo una gara di cucina e, dopo aver avuto l'acquolina in bocca durante tutto l'episodio e, aver finito anche la camomilla, spensi la televisione e finalmente caddi, cullata, tra le braccia di Morfeo.

Quando mi svegliai il sole era alto e luminoso nel cielo così aprii la porta finestra che dava sul balconcino ed una piacevole aria fresca mi invase, facendomi venire voglia di rimanere lì.

Un forte rumore mi fece riaprire gli occhi, in strada si era fermato un camion dei traslochi e subito dietro c'era una macchina.

Dalla vettura vidi uscire un ragazzo all'incirca della mia età, era carino, molto carino.

La mia curiosità prese il sopravvento, mi vestii e scesi al piano inferiore.

Mia madre stava cucinando i pancakes e al solo sentire l'odore il mio stomaco brontolò.

"Ciao mamma, chi sono i nuovi vicini?"

Mia madre rise

"Ancora non li ho conosciuti e dato che mi sembra che tu voglia conoscerli, invitali qui a fare colazione"

Rimasi un attimo di sasso, non avrei certo voluto fare figuracce e la mia indole timida già si stava mettendo in un angolino a piangere.

Ma nonostante tutto la mia curiosità, questa volta, prevalse.

"Ringrazia la mia curiosità mamma"

Bofonchiai prima di avviarmi alla porta.

Rimasi per un buon quarto d'ora sulla soglia della porta, dietro ad una colonna a "spiare" i nuovi vicini.

Intanto facevo finta di accarezzare la mia gatta, Pimkie.

Volevo farmi un'idea su chi fossero, cosí avrei potuto agire di conseguenza.

Purtroppo il mio elaborato piano non ebbe successo, principalmente per colpa del simpaticissimo cane della suddetta famiglia che venne a ad abbaiare e a rincorrere Pimkie.

Cercai in tutti i modi di non farmi vedere ma purtroppo non funzionò, il ragazzo, attirato dall'abbaiare del suo cane venne nella mia direzione.

Volevo sembrare disinvolta quindi mi misi a terra davanti ai miei fiori facendo finta di sistemarli.