Addestramento sul campo (parte 1)

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Nella stanza scura l'unica fonte di luce per il mago era una piccola candela, quasi del tutto consumata.

I suoi occhiali riflettevano il tremolio della fiammella, mentre la sua mano destra girava le pagine del grosso libro.

- Nulla, non c'è niente nemmeno qui -

Chiuse il libro per poi portare le mani al viso, come se stesse pregando. I suoi occhi seguivano la danza della fiamma mentre una miriade di pensieri giravano nella sua mente.

- Il Re Bianco... Se solo avessi qualche indizio in più potrei svelare questo mistero. Nonostante la Torre del Mago abbia una biblioteca rinomata non sono riuscito a trovare nulla nemmeno qui. C'è qualcosa che... -

Improvvisamente la porta si spalancò di colpo e per la sorpresa il mago cadde all'indietro dalla sedia, battendo la testa e rannicchiandosi per il dolore a terra.

- Ohi, ohi, Drake! Non dirmi che sei stato alzato tutta la notte di nuovo -

Alla porta c'era un biondino dagli occhi azzurri che strabuzzando gli occhi cercava il proprio amico.

- Wesdney, mi hai spaventato. Avresti dovuto bussare. E poi è ancora tardi, che ci fai ancora alzato? -

Il mago si alzò da terra, continuando a massaggiarsi la testa nella speranza di far passare il male.

- Tardi? È mattina là fuori, non come questo buco nel muro -

Wesdney fece cinque grandi passi e con un singolo gesto spalancò le finestre. I raggi del sole penetrarono nella stanza, innondandola di luce.

- Spero che tu non abbia dimenticato che oggi abbiamo l'addestramento in congiunta con l'Accademia del Cielo -

- Ehmm... Certo che noooo... -

- Dovresti cambiarti, non vorrai uscire conciato così, no? -

Drake diede un'occhiata ai propri vestiti, notando che indossava ancora il pigiama. Uscì dal suo studio e si diresse in camera per cambiarsi.

Indossò una maglia grigio scuro a maniche lunghe e larghe con un paio di gemelli d'argento a forma di esse, e un paio di pantaloni anch'essi grigio scuro e larghi. Sopra indossò un mantello nero nei cui bordi sono raffigurati dei simboli runici bianchi.

Si guardò velocemente allo specchio, i suoi capelli marrone scuro erano scompigliati e aveva delle borse sotto i suoi occhi neri, anche se con i suoi occhiali si notavano di meno. Si pettinò i capelli fino a farli diventare quasi perfettamente lisci ed in ordine.

In fretta e furia raggiunse l'atrio della torre, dove tutti gli altri maghi si erano già radunati e dopo che ebbero confermato che c'erano tutti, si avviarono verso le Gallerie di cristallo.

Le Gallerie di cristallo erano situate in una zona collinosa, dove una serie di intricati tunnel sotteranei si estendevano per qualche chilometro. Come dice il nome stesso in questi tunnel c'erano molti cristalli, che vengono comunemente usati come fonti di energia per gli incantesimi.

L'obbiettivo di quel giorno però era quello di una prova sul campo, per vedere come gli studenti delle due accademie se la cavavano.

Drake guardava fuori dalla finestra della carrozza, trainata da dei pennuti giganti gialli bipedi e dal becco arancione chiamati Kiklo, bestie specializzate nel traino dei mezzi di trasporto.

I vetri si erano condensati per la differenza di temperatura, ma la sua mente era altrove.

- Mio caro Drake, la tua mente è sempre altrove -

Wesdney gli mise in testa un cappello grigio scuro piatto e con i copri orecchi imbottiti di pelliccia, destandolo dai suoi pensieri.

Il castano però continuò ad ignorarlo, facendo finta di non averlo sentito.

Dragon Rider: Alba RegisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora