Aspetta; il tuo piano è...!

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Marcus era spaventato dalla risatina di Fein; conoscendolo non significava nulla di buono.

Il castano stava camminando avanti e indietro per la piccola stanza, ogni tanto mormorando tra sé e sé.

- Prima di tutto... - Fein poi si rivolse al biondo - Perchè non vai a raccogliere informazioni dalle tue amichette al villaggio? Qualsiasi indizio ci può essere utile, e ricordati di ritirare anche i cristalli dal capovillaggio -

A quell'affermazione Marcus rimase sorpreso, non si aspettava che l'avrebbe mandato a fare le commissioni al posto suo.

- Eh? Credevo che... -

Il castano non lo lasciò continuare oltre e prendendolo per le spalle lo girò e lo spinse verso l'uscita.

- Su su, non c'è tempo da perdere! Ritroviamoci all'entrata del villaggio al calar del sole -

Senza lasciare che il biondo potesse dare una risposta, Fein lo sbattè fuori e chiuse la porta dietro di sé.

Marcus, che non aveva abbastanza validi motivi per rientrare decise di fare ciò che gli era stato chiesto, si fece dunque accompagnare da una delle due guardie all'esterno della caverna.

Nel frattempo Fein uscì dalla stanza e chiese alla guardia se era successo qualcosa di strano.

Allo sguardo interrogativo di quest'ultima si giustificò dicendo che era per avere più informazioni sui Lamberty. La guardia fu felicissima di rispondere.

Raccontò di come questa una volta era una miniera in cui estraevano metalli e altri minerali, quella sezione in cui si trovavano in quel momento venne completamente svuotata dei vari minerali e fu trasformata in una chiesetta quando la vecchia capitale di Pinher inviò la reliquia.

La miniera continò più in profondità in direzione dei Monti Erhinter, la catena montuosa che separa la regione di Pinher da Aila.

I primi incidenti incominciarono circa quattro mesi prima; alcuni carichi di metalli sparivano nel nulla e tutti pensavano che qualcuno li nascondesse per poi venderli al mercato nero. Inizialmente capitava una volta ogni tre settimane, però dopo un po' capitava quasi ogni tre giorni.

Ma queste sparizioni non erano il problema più grave. A quanto pare qualche minatore aveva aperto un muro per errore che collegava la miniera a un passaggio nella montagna piena di mostri e così furono costretti ad abbandonare i lavori sotto l'incessante attacco di questi.

Quelle poche guardie avevano cercato di ridurre i danni, ma i mostri erano troppo numerosi ed avevano perso anche qualche minatore.

Un paio di settimane fa si ritirarono verso la parte vecchia gli attacchi smisero, ma non appena mettevano piede vicino alla nuova sezione venivano attaccati.

Le guardie si limitarono così a difendere la reliquia. Sia le pattuglie che i turni di guardia erano stati creati per garantire una protezione ventiquattr'ore su ventiquattro alla chiesa. Sia gli abitanti del villaggio che le guardie temevano un'attacco lì.

Dopo aver ringraziato la guardia Fein esplorò la caverna.

Grazie alla sua memoria si ricordava bene la locazione delle trappole di cui era stato avvertito dalla guardia. Non gli aveva spiegato cosa fossero, ma gli aveva detto che erano a inervalli regolari e più concentrate nei punti di connessione con le nuove gallerie.

Fein si avventurò cautamente nelle nuove gallerie tenendo in mano una lanterna che la guardia era stata abbastanza gentile da prestare. Inizialmente erano molto larghe, ma più si addentrava e più si restringevano e più minerali era possibile vedere.

Però si parlava sempre di numeri esigui: infatti il mago non ne vide più di dieci lungo tutto il percorso.

Quando iniziò a sentire ringhi e altri suoni appartenenti a mostri optò per tornare indietro; aveva verificato che le parti più profonde della miniera si collegavano ai Monti Erhinter.

Soddisfatto delle sue scoperte uscì alla luce del sole.

Manca ancora un po' di tempo all'appuntamento, tanto vale rifornirsi di un po' di oggetti -

Fischiettando si diresse verso il villaggio.

Nel frattempo Marcus stava raccogliendo le informazioni più disparate.

Da frutta che cambiava colore a lasagne che sparivano magicamente nel nulla. Non sembrava che queste informazioni potessero servire a qualcosa, ma per accontentare il suo amico fece del suo meglio.

Quando il sole stava cominciando a calare si diresse verso la casa del capovillaggio.

Il vecchio Oborn era al settimo cielo di vedere il mago e gli consegnò una borsa piena di cristalli con un sorriso che solo lui poteva fare.

- Questi sono tutti i cristalli che sono riuscito a raccogliere, con questa borsa risiedono le speranze di tutti gli abitanti del villaggio. Dovete assolutamente liberarvi di quei mascalzoni -

Mentre dicieva ciò il capovillaggio non voleva mollare la presa sulla borsa e continuava e stringere le mani al biondo con fare amichevole. Anche troppo.

Marcus non era a suo agio attorno ad Oborn, gli dava sempre questa strana sensazione che non sapeva bene descrivere, ma di certo non era piacevole.

- Ce ne ricorderemo – cercò di tagliare corto il mago.

Ma il vecchio capovillaggio non voleva mollare la presa, sembrava che ne andasse della sua vita.

- Adesso è meglio che vada, meglio fare qualcosa prima che la situazione peggiori -

Il biondo con un sorriso forzato in volto fuggì dalla presa di Oborn e corse senza voltarsi indietro verso l'entrata del villaggio.

Quando arrivò trovò Fein che lo stava già aspettando ai cancelli.

- Scusa se ho fatto tardi, c'è stato un piccolo contrattempo -

Il castano buttò un'occhio sulla borsa piena di cristalli, poi guardò il suo amico.

- Non ti preoccupare, anch'io sono arrivato da poco – poi fece gesto di seguirlo fuori.

Mentre si allontanavano pian piano notò che Fein aveva una borsa che prima di separarsi non aveva.

- E quella borsa? - chiese sospettoso.

- Non preoccuparti, ci sono solo delle provviste. Allora, hai scoperto nulla? -

- Solo qualche pettegolezzo e che il capovillaggio è piuttosto appiccicoso – disse storzando il muso.

Si scambiarono velocemente le informazioni mentre proseguivano, poi notando che questa strada portava alle miniere Marcus chiese confuso al compagno dove stessero andando.

Fein rispose che la strada era più sicura se fossero passati dalle miniere e che sicuramente li avrebbe portati dai Lamberty.

Dopo qualche minuto di considerazione il biondo fece un'altra domanda all'amico.

- Cosa hai intenzione di fare? -

Era preoccupato per questo piano suicida.

Affrontare quei lama era impossibile a meno chè non trovavano un modo per rallentarli.

Passarono una pattuglia di guardie e li salutarono. Quando furono ben lontani Fein rispose.

- Non guardarmi in quel modo, non tenteremo qualcosa di impossibile come sconfiggere i lamberty -

- Eh? -

Marcus a quel punto era totalmente confuso: cosa avrebbero fatto se non eliminare i Lamberty?

Forse bloccare i cunicoli della nuova miniera, ma non sarebbe stato molto efficace dato che potrebbero arrivare direttamente dal Passo del Pellegrino.

Notando lo sguardo confuso dell'amico, Fein sorrise.

- Noi ruberemo la reliquia -

Dragon Rider: Alba RegisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora